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Tutto sulla Opel Insignia


Avatar Redazionale , il 24/07/08

15 anni fa - Forme scultoree, trazione integrale e bit ovunque

Dopo anteprime parziali e mimetiche ecco la nuova Insignia di Casa Opel. Forme scultoree, motori diesel e benzina, trazione integrale. Il tutto condito con bit sparsi ovunque per sicurezza, sospensioni e piacere di guida. Dai concessionari a Gennaio 2009.

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CALATA DALL'ALTO Le idee originali si diffondono. Avevamo lasciato il cielo di Torino con la Lamborghini Reventón sospesa sopra il Lingotto ed ecco che Opel appende all'elicottero la Insignia. Questa volta lo sfondo è quello del London Bridge. Per omaggiare il Salone dei motori inglese e la berlina del nuovo corso. Dopo tre generazioni Vectra, e con la foto dell'Ascona appesa in soffitta, si cambia. La nuova tre volumi media si ingrandisce, mette su forme scultoree e affusolate e punta decisa sul glamour.

ADDIO VECTRA Quasi una coupé a quattro porte. Perché per piacere e vendere, anche nel segmento "tranquillo" delle berline da famiglia bisogna emozionare. La rivoluzione nel nome si accompagna ad unnetto salto stilistico. L'ultima generazione Vectra, berlina che nella sua storia non è mai stata particolarmente originale, negli ultimi anni aveva puntato sull'understatement al punto di passare inosservata. Invece le linee disegnate da Mark Adams per l'Insignia sono emozionali e suadenti. Forme levigate con tagli secchi e spigoli vivi si alternano a tocchi leziosi, come le luci diurne al led che disegnano due parentesi all'estremità degli occhi anteriori.

CROMATISSIMA Il muso anteriore affusolato viene tagliato dai gruppi ottici e si risolve in una mascherona pronunciata che solca il cofano fino al parabrezza. Tutto l'insieme sembra armonico, unico tratto discutibile l'eccesso di cromatura della calandra anteriore. Dove campeggia anche il blitz Opel ristilizzato. Le ruote, quasi agli angoli estremi con sbalzi ridotti, sono lontane dall'immaginario d'auto tranquilla e più vicini a contesti muscolari. Il CX di 0,27 è di tutto rispetto come lunghezza (483cm) e passo (273cm) che un tempo sarebbero stati associate alle ammiraglie.

ARCO DECRESCENTE L'arco disegnato dal padiglioneaccompagna la discesa sul bauletto appena accennato. Lezione Lexus che ha tracciato una scuola seguita ormai da molti. Esiste anche la versione 5 porte hatchback ma in Italia viene tradizionalmente ignorata e non si capisce il perchè. Abbandonato il format Signum. La linea di cintura alta schiaccia la parte vetrata verso il tetto, con un rapporto superfici chiuse-trasparenti assimilabile ad un coupé. Peraltro si vocifera di una versione GTC a tre porte in rampa di lancio.

FATTI GUARDARE Anche la vista da dietro regala un insieme convincente, quasi da pin-up con fari trapezoidali,spoiler pronunciato e chiusura appuntita nel mezzo. Le forme metalliche posteriori trovano l'unica concessione ai gusti della vecchia borghesia nella striscia cromata che, come all'anteriore, si fonde con il marchio del casato. Non mancano le due bocche da fuoco, una per lato, che sbucano appena sotto il paraurti.

FORMA E SOSTANZA Fin qui le forme. Ma l'associazione dell'immagine Opel con l'emozione non sembra esser andata a discapito della tradizionale sostanza. Accompagnata sulla carta da una ricchezza di contenuti meccanici e anche tecnologici. Tanto che pilota e passeggeri potranno contare su un abitacolo dall'aria ricercata, vicino per ricerca e accoppiamenti dei materiali ad ambientazioni luxury o sportive, con una plancia raccolta e schermo LCD in bella vista. Una nota per tutte, la cromia cangiante che da bianca diventa rossa soffusa e accompagna il quadro strumenti in base alle regolazioni delle sospensioni.

REGOLABILE Atmosfera ed effetti speciali ma anche postura da Accademia e dotazioni da ammiraglia. Perchè in casa Opel non hanno trascurato i dettagli che contano, dedicando particolare attenzione alle sedute: punto cruciale per una berlina macinachilometri o che comunque deve accompagnare con piacere gli sopiti. Gli schienali anteriori sono più spessi di 2 cm rispetto alla precedente generazione, sono stati studiati con esperti di ergonomia e consentono ampie regolazioni non solo in altezza ma anche per il lombare.

VENTILATA Non manca la ventilazione interna agli schienali: addio camicie con alone e niente invidia per Amministratori Delegati in limousine. E nella versione Sport anche il piano di seduta può essere allungabile in base ai gusti. Non mancano le attenzioni pure per il divano posteriore, particolarmente avvolgente con 4 centimetri aggiuntivi per allungare le gambe e soprattutto comprensivo di airbag laterali, al debutto su una Opel.

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TECNOLOGIA TUTTA MIA Il piatto si fa ricco alla voce hi-tech. Non manca l'utile e il dilettevole. Prese Usb e interfaccia del sistema multimediale in grado di gestire la libreria di iPod e lettori Mp3. Navigatore, ESP, ABS sistema di regolazione delle sospensioni,clima, freno a mano elettronico, sensore pioggia e trazione integrale fanno parte della lista tra dotazione di serie e opzionale.

TERZO OCCHIO Non mancano le primizie, anche in questo una tecnologia simile si trova a livelli Luxury (la prevede la Serie 7 rinnovata di BMW ad esempio). Il guidatore dell'Insignia potrà contare su una telecamera che legge (30 fotogrammi al secondo) i limiti di velocità e i cambi di corsia e li riporta per il guidatore, avvertendolo, sulla plancia. Elettronica e meccanica si uniscono sempre di più anche su auto per persone normali andando a sfiorare i confini della meccatronica.

LIMO DA GUIDARE Anche su una berlina destinata a guidatori "normali" come la Insignia non mancano i tastini magici per dipingere le classiche tre personalità (comfort, normale e sport). Le regolazioni vanno a incidere non solo su tarature delle sospensioni, ma anche su risposta sterzo cambio e acceleratore, interagendo se del caso con i fari adattivi bixeno di ultima generazione (che interpretano anche il tipo di strada, di guida e luminosità ambientale per autoregolarsi). Una berlina dalla tripla personalità.

TRADIZIONALI Alla fine le uniche note di normalità vengono dalle scelte motoristiche. Che si articolano in una serie di motori benzina e gasolio per tutti i gusti e per tutte le abitudini. Si parte con l'1,6 litri a verde da 115 cavalli (coppia 155 Nm), si prosegue con l'1,8 litri da 140 cavalli (coppia 175 Nm). La motorizzazione di punta diventa il due litri turbo da 220 cavalli, disponibile anche con cambio automatico in alternativa al manuale a sei marce.

A GASOLIO Mentre la trazione integrale Adaptive 4x4 inizialmente disponibile solo per i benzina al top, arriverà anche per il motore a gasolio più prestante. Ovvero il due litri da 160 cavalli e 350 Nm di coppia. Entry level diesel rimane la versione da 130 cavalli e 300 Nm di coppia. Su entrambe le versioni si può avere il manuale a sei marce o in opzione l'automatico. La raffinatezza tecnologica non significa comunque rimedio a doti telaistiche poco curate.

ALEGGERITA Tanto per fare un esempio le sospensioni (McPherson davanti e multilink al posteriore) utilizzano alluminio in quantità e particolare cura è stata posta nell'isolamento. La barra stabilizzatrice cava è funzionale alla riduzione delle masse non sospese, che tanto incidono sul comportamento stradale, mentre le bussole isolate idraulicamente isolano al tempo stesso da vibrazioni e fastidi chi guida.

DUE ALLESTIMENTI Non si conoscono ancora i prezzi, mente Opel ha confermato che in Italia saranno disponibili due allestimenti. La versione standard (Insignia) prevede fra l'altro cerchi da 17 pollici, clima monotona e cruise control. Mentre la Cosmo aggiunge clima bizona, riscaldamento del liquido lavavetri per sgelare il parabrezza d'inverno, volante in pelle cerchi da 18 pollici e sensori di parcheggio. Per molte delle diavolerie elettroniche citate bisognerà mettere mano al portafogli.

A ME GLI OCCHI L'Insignia è un auto importante per Opel. Dovrà vedersela con rivali toste come la Mondeo e provare a sconfinare nell'alta società. La posta in gioco sono volumi di vendita importanti sul mercato europeo e forse una partita improvvisamente riaperta nei confronti dei Suv, che sembravano gli unici mezzi in grado di emozionare i clienti. Complice il caro-benzina e il dilagare delle nicchie, fatte di crossover e coupé, tornare alla buona vecchia berlina potrebbe essere la vera scelta alternativa. Da gennaio 2009 sulle strade.


Pubblicato da Luca Pezzoni, 24/07/2008
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