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Saab 9-4X Biopower


Avatar Redazionale , il 30/01/08

16 anni fa - La crossover della riscossa svedese

A Detroit era esposta come prototipo ma il destino di questa crossover è quello di finire dritta e filata in catena di montaggio. Sarà un passo importante nell'espansione della gamma Saab, che annuncia un'offensiva a tutto campo.

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AUTARCHIA Questa volta alla Saab hanno deciso di fare di testa loro. Dopo aver proposto la 9-2X, clone della vecchia Subaru Impreza Compact Wagon, e la 9-7X, gemella diversa della Chevrolet Trailblazer, hanno convinto i vertici della GM a dare un po' di carta bianca agli ingegneri scandinavi. La 9-4X Bio Power Concept si può dire dunque tutta farina del sacco della Casa svedese.

UNA FACCIA, UNA RAZZA E che questa crossover abbia ben impressi i geni Saab nel Dna appare evidente sin dal primo sguardo. Il frontale è chiaramente ispirato a quello dell'Aero-X, apparsa a Ginevra nel 2006 come show-car ma rivelatasi con il tempo una specie di manifesto programmatico per lo stile della Casa. I fari hanno una caratteristica forma un po' a lama di coltello, così come il lunotto, chesi protende verso i montanti posteriori inclinati ricordando la 9-5 familiare. Per il resto la carrozzeria sfoggia un look acqua e sapone, senza troppi fronzoli.

PRONTI AL DECOLLO L'abitacolo, a quattro posti, è sulla stessa lunghezza d'onda ed evolve quelle che sono le soluzioni classiche Saab, con un'impostazione della plancia in stile aeronautico. Il pilota è come avvolto dai comandi, l'illuminazione degli strumenti è verde e il tachimetro ricorda vagamente un altimetro. Sopra la testa c'è un tetto panoramico in cristallo, mentre nella zona posteriore grande attenzione è prestata alla flessibilità di carico, specie per chi è appassionato di montagna. Partner tradizionale della Salomon, azienda leader nel settore degli sport invernali, la Saab mostra sulla 9-4X un inedito sistema per il trasporto dell'attrezzatura da sci nell'abitacolo, con un comparto in alluminio e un vano riscaldato.

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ONNIVORO Il nome lungo una quaresima già svela che l'alimentazione preferita della 9-4X è a base di bioetanolo, anzi E85, per la precisione. Il motore due litri turbo è però di bocca buona e non fa lo schizzinoso nemmeno se gli si dà normale benzina senza piombo. A renderlo onnivoro è la centralina, che regola distribuzione e accensione in base al carburante impiegato. Quando si disseta con la sua bevanda preferita, però il motore gira meglio ed eroga 300 cv, contro i 245 di quando va a benzina. La coppia massima invece varia dai 400 Nm ai 353.

MISSIS X La presenza della X è invece sinonimo di trazione integrale permanente XWD, da leggersi Cross Wheel Drive. Fiore all'occhiello di questo sistema è il differenziale posteriore a slittamento limitato e controllo elettronico eLSD. Contrariamente a quanto farebbe supporre la sigla, non ha effetti allucinogeni bensì ripartisce la forza motrice in modo attivo tra le due ruote posteriori, lavorando a braccetto anche con il controllo della stabilità.

DOUBLE FACE Ciò permette di giocare d'anticipo sulle perdite di aderenza e di migliorare la guidabilità. In tal senso un ruolo importante lo gioca anche la possibilità di selezionare due diversi programmi di gestione della vettura, Sport e Comfort. Scegliendo il primo si ottiene un assetto più rigido, si alza il regime di cambiata della trasmissione automatica a sei marce, si rendono più pronte le risposte dello sterzo e dell'acceleratore e si invia d'ufficio più coppia alle ruote posteriori. La 9-4X è destinata a non restare una semplice concept. Il suo futuro nella produzione di serie è già scritto. Alla Saab hanno infatti intenzione di espandere la loro presenta in tutti i settori e quello delle crossover è un passaggio fondamentale.


Pubblicato da Paolo Sardi, 30/01/2008
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