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Prova

BMW R 1200 R


Avatar Redazionale , il 20/10/06

17 anni fa - Giù i chili su i cavalli

Il motore 1200 arriva a completare la gamma delle boxer BMW. La R si rinnova completamente fedele ai principi delle ultime bavaresi: meno peso e più potenza, in più in dote arriva una ulteriore iniezione di tecnologia. Sorprendentemente agile e intuitiva ha anche un gran bel motore.

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COME VA
Come un'abile seduttrice, la serie R1200 boxer arriva finalmente all'atto conclusivo del suo personalissimo strip-tease. Apparsa inizialmente nelle più pudiche versioni carenate, è da qualche giorno sul mercato nella versione nuda, chiamata come vuole la tradizione R. Rispetto alle sue omonime del passato, la nuova R volta però decisamente pagina, sottoponendosi a una dieta ferrea e presentandosi più in forma che mai.

GUANCIOTTE ADDIO Il suo fisico ha un'aria atletica e palestrata, senza un filo di grasso. L'emblema del rinnovamento è il serbatoio, chenon ha più le guanciotte paffute della precedente R 1150 R ma profondamente scavate. A rendere possibile la trasformazione è la sostituzione dei due radiatori laterali dell'olio con uno di maggiori dimensioni sistemato in basso, davanti al motore.


PANCIA IN DENTRO
Anche il resto della carrozzeria tira in dentro la pancia e mostra i muscoli. Fianchetti e codino hanno un aspetto più esile che in passato e il posteriore si solleva appena per dare più slancio all'insieme. Sul fronte opposto, il parafango perde la sua tipica gobba e guadagna un taglio più sfuggente, messo in risalto dalle due alette che convogliano l'aria verso il radiatore e fasciano i foderi della forcella.

EX NOVO Quest'ultima, neanche a dirlo, è di tipo Telelever e fa coppia fissa con il sistema Evo Paralever al posteriore. Il telaio è nel complesso inedito. La parte anteriore s'ispira a quella della sorellastra giramondo RT ma l'inclinazione della forcella (27,1°) e l'avancorsa (119,1 mm) sono specifiche per questa versione. Il traliccio posteriore è disegnato ex novo con l'obiettivo di ottenere forme più asciutte dare una mano a contenere il peso. Un risultato centrato in pieno, visto che sulla bilancia la R 1200 R ferma l'ago poco prima dei 200 kg, a quota 198.


A TUTTA FORZA
Dalla RT arriva anche il motore, appartenente all'ultima generazione di boxer. Le sue prestazioni sono molto superiori a quelle del vecchio 1150. La potenza aumenta del 28% e raggiunge i 109 cv a 7.500 giri. La coppia massima segna invece un + 17% e si attesta a 115 Nm a 6.000 giri. A fare da spalla al motore c'è il confermato cambio a sei marce, che ha però un rapporto di trasmissione secondario più corto e una sesta di potenza piuttosto che overdrive come sulla RT.

CHIP AL POTERE Sulla nuova R 1200 R l'elettronica assurge al ruolo di protagonista assoluta, con una serie di gadget high-tech degni di un'ammiraglia a quattro ruote. Questa BMW porta al debutto nel settore delle naked il controllo elettronico della trazione ASC. Il sistema sarà disponibile come optional a 350 euro a partire dai primi del 2007 e sarà comunque installabile a posteriori (e allo stesso prezzo) anche sugli esemplari immatricolati in precedenza. Il sistema impiega la ruota fonica dell'Abs (senza il quale non può quindi essere montato) per "leggere" le velocità delle due ruote e interviene tagliando i viveri al motore quando rileva che la posteriore viaggia più forte dell'anteriore.


TRE PER TRE
Un'altra chicca è il dispositivo RDC che vigila sulla pressione delle gomme e segnala eventuali perdite di pressione accendendo una spia sul cruscotto, gialla o rossa a seconda del livello d'allarme. Sulla R 1200 R non manca nemmeno la possibilità di montare la regolazione elettronica delle sospensioni ESA, sigla che sta appunto per Electronic Suspension Adjustment. Queste offrono al pilota la possibilità di scegliere tra tre programmi di gestione (Comfort, Normal e Sport) e tre livelli di carico (da solo, con passeggero e con passeggero e carico), per un totale di nove leggi di smorzamento, gestite dalla centralina elettronica.

SU MISURA La R 1200 R è già nelle concessionarie a un prezzo di 12.350 euro, comprensivi anche del costo del primo tagliando. E' però difficile resistere al canto delle sirene intonato dalle liste degli optional e degli accessori, capaci d'indurre in tentazione chiunque. Oltre ai dispositivi già citati, tra i più interessanti ci sono le immancabili borse laterali da 32 litri (di capacità identica, grazie alla sistemazione in basso dello scarico), il bauletto da 28 litri, un assortimento di parabrezzae le manopole riscaldabili. Per i globetrotter incalliti ci sono anche il computer di bordo e il navigatore satellitare.


COME VA
L'impressione di snellezza che dà la R1200 R non viene meno quando si cambia il punto di vista e si siede in sella. Gli incavi nei fianchi del serbatoio sono profondi e le ginocchia vi s'infilano comodamente. Anche la sella ha la parte anteriore stretta e lascia scendere bene le gambe verso terra, permettendo a tutti di poggiare saldamente i piedi per terra. Per chi, per un verso o per l'altro, è fuori misura, a Monaco offrono comunque soluzioni, con selle alternative, più alta o più bassa di 30 mm rispetto agli 800 del modello base.

SUI GENERIS A far sembrare ancor più esile la R 1200 R provvede una strumentazione molto compatta, dal look minimalista ma comunque in grado di fornire tutte le informazioni necessarie. Completa il ponte di comando un manubrio ben sagomato, che porta il guidatore a caricare appena il peso sull'avantreno, e sul manubrio sono sistemati i tipici blocchetti elettrici BMW, con le frecce non raggruppate in un unico interruttore.


MAI IN CRISI
I 198 kg dichiarati dalla Casa sembrano un dato credibilissimo, vista la disinvoltura con cui la R 1200 R si lascia manovrare anche nelle inversioni a U fatte a passo d'uomo. Complice anche il baricentro basso, la maneggevolezza è eccellente e candida la naked bavarese al ruolo di compagna ideale anche di chi usa la moto quotidianamente nel traffico del tragitto casa-ufficio. Al salire della velocità l'incantesimo non si spezza e la sensazione di grande equilibrio non viene mai meno. Curve lente, tornanti, misto veloce, cambi di direzione: nulla riesce a mandare in crisi la ciclistica di questa BMW, che non si tira indietro nemmeno se le si mette fretta e si munge un po' la manopola del gas.

STIRA E AMMIRA Le sospensioni ESA, montate sull'esemplare fornito per la prova, meritano un plauso incondizionato. Con i tre programmi e le tre situazioni di carico impostabili è praticamente impossibile non trovare un assetto soddisfacente. La strada sembra sia stata bombardata a tappeto, con buche o ondulazioni? Basta scegliere la funzione Comfort e la R 1200 R si trasforma in un ferro da stiro che leviga tutto e rende sopportabili anche tappe autostradali più lunghe del solito. In questi casi si apprezza anche l'efficienza del parabrezza fornito in opzione, che toglie dal busto una buona parte dell'aria anche quando ci si avvicina ai 200 km/h.


GIUSTA VIA DI MEZZO
Quando invece l'asfalto è liscio come un biliardo, le curve incalzano e la guida si fa più aggressiva, è meglio selezionare la funzione Sport, che irrigidisce le sospensioni e ne controlla severamente i movimenti tanto in frenata e quanto in accelerazione. Casi estremi a parte, la modalità Normal si dimostra comunque un buon compromesso e se, dopo un po', ci si stufa di giocare con il pulsantino ESA, si può lasciare stabilmente impostata questa funzione intermedia senza grandi rimpianti.

IN GRAN FORMA Avere una ciclistica a punto è importante per R 1200 R, anche perché il motore è decisamente arzillo e con la sua vivacità manderebbe alle corde un telaio meno a punto. Il boxer attacca a spingere con forza da subito e si produce in un progressione costante e imperiosa. Dal minimo fino all'intervento del limitatore non ci sono picchi o vuoti evidenti che sporchino la pulizia dell'erogazione. Il cambio dà un'ulteriore mano a rendere brillanti le riprese, con i suoi rapporti accorciati, anche se presta il fianco a qualche critica per quanto riguarda la fluidità d'azione.


PICCOLI NEI
E' questa una delle poche critiche che si possono muovere alla R 1200 R, assieme al feeling non eccezionale offerto al limite e sullo sconnesso dal pedale del freno posteriore, affiancato comunque da una coppia di dischi anteriori da 320 mm potenti e affidabili. Nel complesso questa BMW è una moto che si presta bene a un impiego a 360°, a suo agio in città come su un passo alpino e su un'autobahn tedesca. Certo, come al solito il suo prezzo non è popolare ma a ricordare ancora una volta l'ottima tenuta del valore da parte delle BMW usate si rischia di diventare noiosi.


Pubblicato da Paolo Sardi, 20/10/2006
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