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Prova

Moto Guzzi 1200 Sport


Avatar Redazionale , il 18/10/06

17 anni fa - Una Guzzi piu' sportiva.

Sportività mista ad eleganza sono le credenziali di questa nuova Guzzi nata per attirare un pubblico che vuole qualcosa di più grintoso rispetto alla Breva. Una Guzzi con cui è anche possibile divertirsi ad affrontare qualche piega con piglio sportivo. Il motore piace per l'erogazione grintosa ai medi; buoni freni e ciclistica morbida ma "sana" fanno il resto. La posizione di guida, però, è strana.

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COM'È
Se fosse ancora in listino la concorrente ideale per questa Sport 1200 sarebbe la BMW R 1150 Rockster. In Guzzi hanno, infatti, riproposto in salsa italiana la ricetta già proposta a suo tempo dai bavaresi. Prendete una Breva aggiungete un pizzico di grinta, tanto nero e una posizione di guida più sportiveggiante ed ecco fatta la Sport, seconda moto della gamma Guzzi a montare il nuovo V2 da 1151 cc che ha esordito sulla Norge.

GUZZI PEPATA Insomma una Guzzi al pepe nero che, secondo i tecnici di Mandello, dovrebbe attirare quei clienti più sportivi che oltre al turismo o al giretto al lago, amano di tanto in tanto fare anche qualche piega. È chiaramente una sportiva in linea con la filosofia Guzzi, quindi non certo estrema come si può intuire dalle dimensioni della sella e dalla posizione delle pedane. Con lei si può anche viaggiare piazzando un bel paio di borse laterali e buttandosi in autostrada (tra l'altro anche grazie al piccolo cupolino protegge anche meglio della nudissima Breva) a macinare chilometri. Inoltre la Sport mantiene tutte le caratteristiche care al marchio di Mandello, come la trasmissione a cardano CARC.


I SOLITI NOTI
Insomma è il motore che tutti conosciamo che però è in continua evoluzione. I tecnici Guzzi hanno lavorato ancora sul V2 per trovare altra vivacità. Il bicilindrico ad aria aste e bilancieri pare avere, infatti, ancora molto da dire anche sul fronte delle prestazioni, anche perchémai come in questi ultimi tempi è stato aggiornato ed evoluto.

PIÙ CAVALLI Nuove lavorazioni ai condotti, nuove geometrie delle testate hanno portato ad una potenza adeguata alla sportività della moto. Oltre 95 cv a 7800 giri non sono certo male (dopo tutto è la stessa potenza di una Monster S2R 1000...) ma è soprattutto la coppia il punto forte di questo V2 annunciato per oltre 100 Nm a 6000 giri. Anche i rapporti cambiano, rispetto alla Norge si allungano un po' consentendo alla 1200 Sport di passare i 220 orari di velocità massima.


KIT SPORTIVI
Previsti anche due kit di potenziamento, lo Step 1 (scarico e centralina) e lo Step 2 (teste ad alta compressione, scarico e centralina) con cui si possono raggiungere i 100 cv tondi con un aumento consistente della coppia ai medi.

FRENI DA SPECIAL Per sottolineare la sportività del prodotto in Guzzi hanno tolto di mezzo il cavalletto centrale e ci hanno dato dentro con il nero e non hanno lesinato in particolari quasi da special, come i dischi Braking a margherita da 320 o addirittura gli steli forcella (da 45 mm) con riporto nero in DLC per migliorare la scorrevolezza.

SI REGOLA Entrambe le sospensioni sono regolabili, ma non troppo. Niente precarico molla per la forcella che però vanta la regolazione separata dell'idraulica (compressione in uno stelo, ritorno nell'altro) mentre l'ammortizzatore (azionato da leveraggio progressivo) si regola nel precarico molla e nel ritorno idraulico.


SCARICO PICCOLO
A dare un ulteriore tocco di aggressività il silenziatore. Quello cromato di Breva cede il passo ad un nuovo scarico molto più compatto (davvero piccolo vista l'omologazione Euro 3) e con un terminale in carbonio.

CUPOLINO E COPRISELLA Il faro è lo stesso della Breva ma sulla Sport spuntano anche un cupolino di taglio sportivo ed un guscio coprisella che trasforma la moto in monoposto, mentre il manubrio rialzato della Breva è rimpiazzato da uno più basso e sportivo in alluminio a sezione biconica. Tutto il resto è uguale alla Breva, pedane, serbatoio da 24 litri, faro e componentistica. L'abbondare del nero rende però la Sport certamente più aggressiva e interessante per un pubblico come il nostro. È già disponibile ad un prezzo di 12.190 € franco concessionario, circa 1000 € in più per la versione con ABS.


COME VA
Quando si sale sulla Sport 1200 per la prima volta si resta perplessi. Per essere una sportiva la posizione è un po' strana, la sella è bassa le pedane avanzate e il manubrio, larghissimo, appare molto lontano costringendo a distendersi fin troppo per raggiungere le manopole. Una posizione a cui occorre di sicuro fare l'abitudine, perché un po' lontana dai canoni attuali e poco intuitiva e che tuttavia alla lunga non è scomoda.

PISTAIOLA PER CASO La moto è stata presentata sull'autodromo di Franciacorta, una "forzatura" voluta da Guzzi per dimostrare la sportività della nuova 1200 Sport che certamente non fa della guida in pista il suo obbiettivo principale. La nuova Guzzi va piuttosto considerare una bella sportiva stradale con cui poter guidare brillantemente sulle strade di montagna godendo di una ciclistica sana e della bella spinta ai medi regimi offerta dal suo V2.


MOTORE
VIVACE Motore che va detto funziona davvero molto bene, la maggiore brillantezza rispetto al 1100 montato su Breva e Griso appare evidente. Il 1200 è lesto a prendere i giri e, soprattutto, pare essere esente dal fastidioso "buco" d'erogazione che appartiene alla sorella più turistica. Elastico, scende fino a sotto i 2500 giri in sesta, riprende senza fare un plissè e dà il meglio di sé tra i 3.500 e i 7.000 giri indicati, regime oltre cui non conviene insistere perché la spinta si esaurisce e non si fa strada.

CAMBIO SI, TRASMISSIONE NO Meglio far scorrere la moto con una marcia in più che insistere con la marcia corta e in questo la Guzzi è aiutata da un buon cambio che nemmeno nell'uso stressato in pista ha mostrato il fianco a critiche. Qui siamo davvero milioni di anni avanti rispetto ai cambi Guzzi di solo tre anni fa. Peccato che la Sport non abbia annullato anche il gioco di trasmissione, nell'apri chiudi il ritardo della risposta era e resta piuttosto fastidioso.


DIVERTENTE
La pista certo non è il suo habitat, tuttavia la Guzzi si è rivelata divertente da condurre anche tra i cordoli. Soprattutto una volta che siamo intervenuti sull'assetto, in modo consistente. I primi turni, infatti, si sono svolti con l'assetto standard stradale, decisamente troppo morbido per una guida sportiva. La Guzzi non è una piuma e in questa configurazione non gradiva la guida aggressiva scomponendosi fin troppo. Oltretutto le pedane fin troppo basse (non essendoci più il cavalletto centrale tocca a loro ad essere consumate) raschiavano a terra troppo presto togliendo in parte il piacere di guida. Insomma, sulle prime la Guzzi pativa un po' la pista mostrando tutta la sua indole stradale.

PIÙ RIGIDA È MEGLIO Nel pomeriggio invece, grazie anche al prezioso aiuto di Gianfranco Guareschi, che in pochi giri ha trovato un assetto ben più sostenuto, ci siamo divertiti parecchio di più. Le pedane restavano basse ma l'assetto più rigido consentiva di guidare con maggiore grinta anche se comunque la guida rotonda resta la prediletta della naked Guzzi. Davvero un altro mondo con questo assetto il che ha dimostrato che, pur restando una moto stradale, la 1200 Sport consente volendo (basta un cacciavite) di andare davvero a fare quattro pieghe tra i cordoli (Guareschi è arrivato a girare in 56.9). In tutto questo è anche supportata da un impianto frenante di ottimo livello. I dischi Braking non fanno solo scena e assieme alle pinze assiali della Brembo funzionano molto bene reggendo anche parecchi giri di pista senza allungare troppo il comando.


KIT GODURIOSO
Qualche giro con la versione Kit Step 2 ha poi messo in mostra cosa si può fare con un motore Guzzi. Dai due silenziatori sovrapposti esce un sound davvero appagante, ma soprattutto la 1200 S in questa configurazione offre una bella dose di vivacità in più. Coppia soprattutto, che si avverte quando vai a richiamare il gas (che aveva un po' di gioco) e ti lanci in rettilineo. Il V2 pompato è parecchio grintoso anche se l'allungo si esaurisce in fretta, più o meno allo stesso regime del motore "tappato" per cui anche in questo caso, prima si mette il rapporto superiore e meglio è tanto di kgm ce n'è sempre d'avanzo. La Sport è una Breva meno prammatica e più emozionale, resta una valida moto da strada con cui viaggiare e divertirsi in perfetto stile Guzzi. Per le corse c'è tempo.


Pubblicato da Stefano Cordara, 18/10/2006
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