Kawasaki, dopo anni di assenza dai listini, ha scelto EICMA per svelare la nuova Z1100, affiancata dalla versione SE. Le immagini e le prime informazioni ci raccontano di un progetto rinfrescato dal punto di vista tecnologico, ma non mancano nemmeno i punti di contatto con il (glorioso) passato della Z1000, per la gioia dei tanti appassionati rimasti orfani per una decade o quasi. In questo articolo faremo chiarezza su cosa è davvero nuovo e cosa è ancora in comune tra le due maxi naked di Akashi, confrontando dati tecnici, dotazioni, ciclistica, elettronica, design e funzionalità, per offrire una panoramica completa.
Evoluzione del motore: dal 1043 al 1099 cc, più coppia e tecnologia
Architettura e incremento di cubatura
Il cambio di nome è dovuto all’incremento di cilindrata, il cuore pulsante della nuova Z1100 è ovviamente un quattro cilindri in linea, ora cresciuto fino a 1.099 cc, lo stesso che spinge le nuove Ninja e la Versys di ultima generazione. Rispetto al 1043 cc della Z1000, la nuova unità guadagna 56 cc grazie all’allungamento della corsa da 56 a 59 mm, mantenendo inalterato l’alesaggio di 77 mm. Il rapporto di compressione resta a 11,8:1, segno di una continuità progettuale che però si arricchisce di interventi mirati su camme, molle valvola e pistoni.
Queste modifiche, unite a condotti di aspirazione ridisegnati e a un volano di massa superiore, sono pensate per offrire, stando a quanto afferma Kawasaki nella nota di presentazione, una risposta più corposa ai medi regimi. Il risultato è una potenza massima di 136 CV a 9.000 giri/min e una coppia di 113 Nm a 7.600 giri/min, valori leggermente inferiori in termini di cavalli rispetto ai 142 CV della Z1000.
Ottimizzazione della trasmissione e scarico
Un’altra novità di rilievo riguarda la trasmissione: la quinta e la sesta marcia sono state allungate, favorendo comfort e consumi nei trasferimenti autostradali, senza penalizzare la reattività nei tratti guidati. Il sistema di scarico adotta uno schema 4-2-1 con pre-camera, soluzione che contribuisce sia all’estetica aggressiva sia alla centralizzazione delle masse.
Erogazione e carattere
Il nuovo motore, dunque, rinuncia a qualche cavallo in alto, in favore di una curva di coppia più piena e lineare, con una spinta vigorosa già dai medi regimi, ma non è tutto. Infatti, un’altra grande differenza sta nella presenza del ride by wire che, come abbiamo già visto nel confronto diretto tra Z900 ‘24 e Z900 ‘25, rende l’erogazione più fluida e precisa, oltre che personalizzabile nella risposta del gas grazie ai power mode dedicati.
Ciclistica e telaio: affinata, non stravolta
Telaio in alluminio e geometrie aggiornate
Dal punto di vista dell’impostazione ciclistica le differenze (o le evoluzioni, in base a come la si vuol leggere) sono più marginali.La base ciclistica della Z1100infattiresta fedele al telaio a doppia trave in alluminio, soluzione già adottata dalla Z1000. Tuttavia, l’interasse cresce leggermente fino a 1.440 mm (contro i 1.435 mm della Z1000), mentre la lunghezza totale arriva a 2.055 mm, la larghezza a 825 mm e l’altezza a 1.085 mm. L’avancorsa resta a 101 mm, mantenendo un equilibrio tra agilità e stabilità.
Sospensioni: Showa SFF-BP e Öhlins per la SE
All’anteriore, ora come allora, troviamo una forcella rovesciata Showa SFF-BP da 41 mm, completamente regolabile in compressione, estensione e precarico, con un’escursione di 120 mm. Al posteriore, la Z1100 monta un monoammortizzatore orizzontale con schema horizontal back-link, anch’esso regolabile e con escursione di 136 mm. A fare la differenza è laversione SE – al tempo non presente - che si distingue per l’adozione di un mono Öhlins S46 con precarico regolabile tramite piggy back.
Freni: da Tokiko a Nissin o Brembo, con l’aiuto della tecniologia
Il comparto frenante della Z1100 standard prevede pinze monoblocco radiali a quattro pistoncini su dischi da 310 mm all’anteriore e un disco posteriore da 260 mm con pinza a singolo pistoncino. La SE, invece, adotta un impianto Brembo con pinze monoblocco ad attacco radiale, dischi dedicati e tubazioni in treccia d’acciaio, per una frenata ancora più potente, modulabile e resistente all’affaticamento.
L’upgrade dei freni rappresenta una delle differenze più marcate tra le due versioni, grazie all’ABS di ultima generazione, abbinato al sistema KIBS (Kawasaki Intelligent anti-lock Brake System), che garantisce maggior sicurezza rispetto alla Z1000 nelle frenate più decise e in condizioni di aderenza precaria.
Elettronica e aiuti alla guida: è rivoluzione digitale
La vera rivoluzione della Z1100 rispetto alla Z1000 è rappresentata dal pacchetto elettronico. Se la Z1000 era celebre per la sua essenzialità meccanica e la quasi totale assenza di aiuti alla guida, la Z1100 può contare su un pacchetto di aiuti alla guida decisamente al passo con i tempi
Al centro del sistema troviamo una piattaforma inerziale IMU a 6 assi, che abilita funzioni come il già citato KCMF (Kawasaki Cornering Management Function), al quale si aggiungono il KTRC (Kawasaki Traction Control), il KIBS (ABS cornering), il launch control e la gestione integrata delle modalità di guida. Il controllo di trazione è regolabile su tre livelli, mentre l’ABS lavora in sinergia con l’IMU per garantire la massima sicurezza anche in curva.
Ride-by-Wire, Power Modes e Quickshifter

L’introduzione delle valvole a farfalla elettroniche (ETV) consente, oltre alla gestione delle mappe motore, anche l’introduzione di gadget utili come il cruise control e il quickshifter bidirezionale (KQS), di serie su entrambe le versioni di Z1100.
Questa dotazione permette alla Z1100 di essere una moto più versatile e sicura, senza rinunciare al piacere di guida tipico delle maxi naked Made in Akashi.
Ovviamente, tutta questa tecnologia non poteva essere gestita dal vecchio strumento misto analogicoi/digitale, al suo posto è stato introdotto un display TFT a colori da 5 pollici, completamente digitale, che integra navigazione turn-by-turn, connettività smartphone tramite l’app Kawasaki Rideology e comandi vocali. Tutte le informazioni sono visualizzabili in modo chiaro e intuitivo, con la possibilità di personalizzare le schermate e accedere a funzioni avanzate come la diagnostica remota e la gestione delle notifiche.
Design e funzionalità: dove cambia e dove conserva
Linee Aggressive e Dettagli Funzionali
Il design della Z1100 rappresenta l’evoluzione più matura del concetto Sugomi, introdotto nel 2014 con la Z1000, seppur questo non sia stato stravolto. Insomma, tranne per poche modifiche si può dire che la Z1100 e la Z1000 siano praticamente gemelle… o quasi.
Ergonomia e Comfort
La posizione di guida è stata rivista: il manubrio è avanzato di 13 mm e allargato di 22 mm rispetto alla Z1000, migliorando la reattività e il controllo, senza sacrificare il comfort nei lunghi trasferimenti.L’altezza sella resta a 815 mm, valore che rappresenta un buon compromesso per la maggior parte dei motociclisti. La larghezza maggiorata del manubrio e la nuova posizione avanzata favoriscono una postura più naturale e un controllo superiore.
Tabella Comparativa: Dati Tecnici Ufficiali Z1000 vs Z1100
Caratteristica | Kawasaki Z1000 (2017-20) | Kawasaki Z1100 (2026) | Kawasaki Z1100 SE (2026) |
|---|---|---|---|
| Motore | 4L, 1043 cc, DOHC, 16V | 4L, 1099 cc, DOHC, 16V | 4L, 1099 cc, DOHC, 16V |
| Alesaggio x corsa | 77 x 56 mm | 77 x 59 mm | 77 x 59 mm |
| Rapporto di compressione | 11,8:1 | 11,8:1 | 11,8:1 |
| Potenza max | 142 CV @ 10.000 rpm | 136 CV @ 9.000 rpm | 136 CV @ 9.000 rpm |
| Coppia max | 111 Nm @ 7.300 rpm | 113 Nm @ 7.600 rpm | 113 Nm @ 7.600 rpm |
| Cambio | 6 marce | 6 marce | 6 marce |
| Trasmissione | Catena | Catena | Catena |
| Frizione | Multidisco in olio | Multidisco in olio | Multidisco in olio |
| Telaio | Doppia trave alluminio | Doppia trave alluminio | Doppia trave alluminio |
| Sospensione ant. | Forcella 41 mm, reg. | Showa SFF-BP 41 mm, reg. | Showa SFF-BP 41 mm, reg. |
| Sospensione post. | Monoamm. orizz. | Mono orizz. back-link | Öhlins S46, reg. remota |
| Freni ant. | Doppio disco 310 mm, Nissin | Doppio disco 310 mm, monoblocco | Doppio disco 310 mm, Brembo radiali |
| Freni post. | Disco 250 mm | Disco 260 mm | Disco 260 mm |
| Pneumatici | 120/70ZR17 – 190/50ZR17 | 120/70ZR17 – 190/50ZR17 | 120/70ZR17 – 190/50ZR17 |
| Peso in ordine di marcia | 221 kg | 221 kg | 221 kg |
| Altezza sella | 815 mm | 815 mm | 815 mm |
| Lunghezza x larghezza x altezza | 2045 x 790 x 1055 mm | 2055 x 825 x 1085 mm | 2055 x 825 x 1085 mm |
| Interasse | 1435 mm | 1440 mm | 1440 mm |
| Capacità serbatoio | 17 l | 17 l | 17 l |
| Strumentazione | Analogico/Digitale | TFT 5” a colori, nav, conn. | TFT 5” a colori, nav, conn. |
| Elettronica | ABS | ABS, KIBS, KTRC, KCMF, IMU, quickshifter, cruise control, riding mode | Come Z1100, settaggi ottimizzati |
| Prezzo indicativo (Italia) | 12.790 € (2019) | 11.990 € (2026) | 13.790 € (2026) |
La tabella mette in evidenza come la Z1100, pur mantenendo lo stesso peso della Z1000, offra una dotazione elettronica e ciclistica nettamente superiore, con la SE che si distingue per componenti premium. La potenza massima è leggermente inferiore, ma la coppia e la distribuzione della stessa sono ottimizzate per una guida più efficace e appagante.
Conclusioni: La Nuova Era della Z
La Kawasaki Z1100 rappresenta un salto generazionale rispetto alla Z1000, perde qualche cavallo e non “stravolge” la ricetta, ma forse è proprio questo il suo bello: torna sul mercato per soddisfare le sue “vedove”. Vince il DNA della famiglia Z, con un occhio al futuro e alla tecnologia.
Per i possessori di Z1000, la nuova Z1100 rappresenta un’evoluzione naturale, ma anche una scelta che richiede di abbracciare la rivoluzione digitale e le nuove logiche di gestione elettronica.






