Come è
Rispetto alla precedente generazione, le misure non cambiano (452 x 177 cm). Ma a occhio, Volvo S40 sembra più lunga. Il naso si abbassa allungando la V del cofano verso terra, le fiancate sono rese più importanti da minigonne robuste che in realtà esistevano anche prima, ma erano scure e meno visibili. In coda, infine, il paraurti si arrampica un poco più in alto lungo i montanti, rubando spazio alle luci e rendendo la vista più sportiva. All'interno il solito, imbattibile, stile sobrio ed elegante di ogni Volvo, con la consolle centrale piatta e ben organizzata. Sensibili alle critiche passate sulla mancanza di vani portaoggetti, gli svedesi si sono messi al lavoro e hanno scavato le portiere, ricavando due ampie tasche e riattrezzando completamente il tunnel centrale.
Come va
Alla guida, la S40 rimane la confortevole berlina sportiva di sempre. Massima la comodità, con sospensioni morbide quel giusto per lisciare la strada, ma anche per tenerla ben stretta quando si corre, senza contraccolpi o reazioni strane. La S40 va bene proprio in ogni circostanza: abitabile per esigenze famigliari, divertente da guidare quando si ha fretta. In campo acustico, poche concorrenti si possono avvicinare: anche viaggiando a briglie sciolte e oltrepassando di slancio i limiti autostradali, si continua a conversare amabilmente come in soggiorno. Ma il comfort della piccola Volvo è fatto anche di facilità di guida, di semplicità nel richiamare qualsiasi comando, di agilità in ogni condizione. Nel traffico di città, come nei sorpassi sulle superstrade.