Logo MotorBox
Prova

Peugeot 308 RC Z


Avatar Redazionale , il 21/12/07

16 anni fa - Al volante del prototipo

La coupé ammirata al Salone di Francoforte e al Motor Show di Bologna scende dalla passerella e si concede per una prova su strada. Scattante e seducente, potrebbe, con qualche aggiustamento, diventare un giorno realtà.

PRIMO! Un po' sarà stata anche colpa del freddo ma devo ammettere che mi è venuto un brivido su per la schiena al momento di entrare nella 308 RC Z. In fondo non capita tutti i giorni di provare una concept car in esemplare unico, appena scesa dal piedistallo del Motor Show di Bologna e per realizzare la quale la Peugeot ha speso ben più di mezzo milione di euro! Un simile tarlo in testa è però ancora niente paragonato alla consapevolezza di essere il primo giornalista chiamato a inaugurare il tour europeo che porterà questo prototipo in giro per i vari Paesi! Con in testa questa idea, assieme all'autostima è salita anche la pressione: avessi fatto un patatrac, tutti gli altri sarebbero rimasti a bocca asciutta e probabilmente il Leone rampante sarebbe sceso dalle bandiere per sbranarmi, facendomi fare la fine del cristiano nel Colosseo...

SPALLATISSIMA A prescindere da costi, esclusività e primati, davanti alla308 RC Z è comunque impossibile restare indifferenti: sotto la luce del sole, ancor più che sotto quella dei riflettori, la linea è mozzafiato. Anche il frontale, che nei tratti somatici ricorda chiaramente quello delle 308 "vulgaris", diventa più grintoso grazie all'andamento più piatto del cofano motore e all'allargamento della carreggiata di 59 mm. Lo stretching fatto dalle ruote è più evidente nella zona posteriore, dove la carnosa nervatura sottoporta dà il la a parafanghi molto spallati.

TRAMA E ORDITO Il vero pezzo forte di questa concept è però chiaramente il tetto, che ha forme molto attillate e sfuggenti. Una somiglianza con la prima Audi TT è evidente ma ciò non toglie che la 308 RC Z abbia comunque fascino e personalità da vendere. A catturare l'attenzione è anche il contrasto che si crea tra il luccicare dell'alluminio dei montanti e il gioco di trama e ordito tipico del carbonio con cui è realizzato il cielo. Occorre invece picchiettare sul lunotto per rendersi conto che in policarbonato, soluzione scelta per abbassare il più possibile il baricentro e il peso, che alla fine si attesta a quota 1.200 kg.

HA DUE GOBBE La doppia gobbetta che fissa l'altezza massima della RC Z a 1.320 mm da terra non è solo coreografica. Una volta saliti (anzi si dovrebbe dire "scesi") a bordo è proprio nella nicchia sottostante che si va a incastrare la testa, con una traversa piazzata in modo inquietante a pochi centimetri dalla fronte. Inutile dire che una simile soluzione sarebbe bocciata in tronco per la produzione di serie ma per le concept, come in guerra e in amore, tutto è permesso. Lo stesso vale per fortuna anche per gli spettacolari sedili sportivi in pelle con occhielli in alluminio, il cui costo sarebbe probabilmente improponibile per una produzione in serie.

ATTO DI FEDE Un giro di chiave e il motore 1.600 THP, realizzato a quattro mani con BMW, prende vita. La sua estensione vocale è notevole e l'abitacolo è invaso da bassi cupi e profondi e da acuti squillanti in alto. E' qui che si sente maggiormente il lavoro degli ingegneri Peugeot che,intervenendo più che altro sulla centralina, hanno portato la potenza massima dai 175 cv iniziali a un massimo di 218. La scheda tecnica parla anche di un tempo di 7 secondi nel passaggio da 0 a 100, credibilissimo visti gli scatti felini di cui la RC Z è capace. Serve invece un atto di fede relativamente al dato della velocità di punta di 235 km/h, dato che nel giro fatto sono riuscito ad appoggiare la sesta giusto un paio di volte.

GIROTONDO Poco male, però, perché sulle tortuose strade attorno a San Giminiano, piuttosto che seviziare il pedale dell'acceleratore, è stato ben piùdivertente sfruttare l'appoggio offerto dalle gomme 245/40 calzate su cerchi da 19",. Pur essendo un semplice prototipo, costruito quindi senza il patema d'animo della rigidezza a ogni costo, la 308 RC Z non torce tanto e sfrutta bene le carreggiate oversize e il baricentro rasoterra. Qualche cigolio non manca, ma considerando che stiamo parlando di un mezzo realizzato artigianalmente questa Peugeot esce a testa alta anche dallo sconnesso, rivelandosi nervosa e reattiva come una sportiva Doc.

FORSE FORSE I due posti posteriori sono assolutamente inutilizzabili da essere umani, a prescindere da taglia ed età, ma ce n'è comunque abbastanza per pensare che una coupé ispirata a questa RC Z potrebbe avere i numeri per far bene anche sul mercato. E alla fine non è da escludere che un giorno qualcosa del genere possa finire davvero nel listino Peugeot. L'accoglienza piuttosto calorosa del pubblico e degli addetti ai lavori potrebbe infatti convincere i vertici della Casa a dare il via libera agli ingegneri.


Pubblicato da Paolo Sardi, 21/12/2007
Gallery
Vedi anche