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Prova

Peugeot 207 CC


Avatar Redazionale , il 16/02/07

17 anni fa - La prima CC diventa grande

Lasciata l'aria sbarazzina, la faccia acqua e sapone e il vestitino da teenager della 206 CC, la 207 CC assume un'aria più vissuta, da signora bene che ha messo su qualche chilo. E' più elegante, più matura, più leziosa. La bocca spalancata le toglie un po' di classe per lasciare spazio all'aggressività, ma così vuole le nuova linea Peugeot.

COM'E' E' più grande della 206 e si vede subito. E chi l'acquista dovrà rinunciare a un pochino di quella spontaneità e freschezza che aveva in più la 206 CC. In cambio però troverà coccole e carezze ad accoglierlo come mai prima d'ora. La 207 CC si imborghesisce rispetto alla 206 CC ma guadagna in eleganza, oltre che nel comfort. Insomma, più macchina e meno trottolino amoroso.

IN TOPLESS E' MEGLIO Le dimensioni sono praticamente le stesse della berlina: 4,037 metri di lunghezza, 2,54 di larghezza e 1,397m in altezza. In pratica è 7,5 cm più bassa della berlina, in modo da dare più enfasi alla linea da coupé. Il passo è di 2,54 metri e c'è da tener conto dello spazio tolto dal vano che raccoglie il tetto. La linea è più filante anche della berlina, il parabrezza molto più inclinato e lungo (arriva quasi a metà abitacolo) e la linea a cuneo porta più sportività, soprattutto senza tetto, la sua condizione più fascinosa.

CODA IMPORTANTE Davanti, la bocca larga delle Peugeot attuali schiaccia un po' il muso mentre la linea bassa e filante del parabrezza attenua la faccia da pugile che si ritroverebbe. Le parti più riuscite sono così fiancata e coda. La prima con i passaruota posteriori muscolosi, i fianchi scavati e la modanatura laterale fanno tanto sportiva pura; la coda con due fari di dimensioni maxi su un baule tondeggiante limitato in basso da un baffone scuro integrato nel paraurti dà invece importanza al posteriore.

SI VESTE DA SOLA Questa volta il tetto si apre e chiude in modo completamente automatico, senza che si debba intervenire manualmente per fissarlo come avveniva con la 206. Pensa a tutto un pulsante sul tunnel centrale, che in 25 secondi lo apre e lo chiude. Anche se si è in movimento fino a 10 km/h di velocità. Prima scendono i vetri poi il tetto si chiude o si apre. Il pulsante va tenuto schiacciato per tutto il tempo.

TETTO PESANTE Il tetto è diviso in due parti come sulla 206 CC e scompare nel baule protetto da un cofano che si apre per farlo entrare (o uscire). Il tetto da solo pesa 40 chili e altrettanti li pesa la copertura posteriore. Lo spostamento di pesi che si provoca passando dall'aperto al chiuso e viceversa porta quindi a variazioni di assetto importanti ai fini della guida. Altri rinforzi per compensare l'assenza del tetto sono stati effettuati sul tunnel centrale, sui longheroni, sui montanti e sul pavimento posteriore.

NIENTE RAFFREDDORE Debellato anche il rischio raffreddore quando si passa da coupé a cabrio: in questo caso il climatizzatore "sente" che entra aria fredda (o calda) e si comporta di conseguenza per cercare di mantenere inalterato il livello di temperature scelto. Nel caso poi l'aria esterna non sia "gradevole" si può sempre ricorrere al profumatore ambientale per diffondere fragranze che portano benefici indiscussi al senso olfattivo.

MOTORI Tre i motori disponibili: due a benzina e uno diesel, tutti con la stessa cilindrata: 1.6 litri. I due benzina hanno potenze da 120 a 150 cv mentre 110 cv sono quelli del motore a gasolio. Tutti a 16 valvole, tutti accoppiati con un cambio manuale a cinque rapporti e solo il 1.6 benzina da 110cv disponibile anche con un automatico a quattro rapporti Tiptronic system Porsche. E tutti Euro 4.

1.6 BENZINA 120 CV E' la novità del momento, secondo motore nato dalla collaborazione Peugeot-Citroën-Bmw e al debutto su una Peugeot.La coppia di 160 Nm è disponibile a 4.250 giri, ma 140 Nm sono già pronti all'uso sin dai 2.000 giri e rimangono tali anche nei regimi più alti, fino a 6.000 giri. Tutto ciò grazie a un doppio sistema di fasatura variabile, uno che agisce sull'albero a camme di aspirazione e di scarico, l'altro sull'alzata variabile delle valvole derivata dal concetto Valvetronic Bmw (permette di regolare l'alzata massima delle valvole in funzione del tipo di guida del pilota). Si ottiene così il massimo di coppia e potenza associandole a consumi (6,5 litri/100 km con il cambio manuale) ed emissioni ridotte. In questo modo la potenza del motore non è più regolata dalla valvola a farfalla, ma dalla posizione dell'acceleratore che manda indicazioni al sistema. La velocità massima è di 200 km/h (195 con l'automatico) e il tempo di accelerazione 0-100 Km/h di 10,7 sec (12,6 con il Tiptronic).

1.6 BENZINA THP 150 CV Il debutto per lui c'è già stato con la 207 berlina. THP sta per Turbo High Pressare e associato alla iniezione diretta di benzina consente una grande versatilità d'uso e prestazioni elevatesu una vettura come la 207 CC. La potenza massima si raggiunge a 5.800 giri, ma la coppia massima di 240 Nm è già disponibile a 1.400 giri e rimane piatta fino a 3.800 giri. Meglio del diesel 1.6 HDi, il terzo motore del gruppo. Le percorrenze medie sono intorno ai 13,8 km/l, la velocità massima di 210 km/h e il tempo nel 0-100 km/h di 8,6 secondi.

1.6 HDi FAP 110 CV E' il più rispettoso dell'ambiente dei tre e con un CO2 combinato di 136 g/km rientra nei limiti per gli ecoincentivi alla rottamazione. La potenza massima è disponibile a 4.000 giri, e la coppia di 240 Nm a partire da 1.750 giri (valore che può arrivare a 260 Nm con la funzione overboost). La coppia resta alta per un ampio numero di giri e a 3.750 è ancora sopra i 200 Nm. Prestazioni ottenute grazie a un turbo a geometria variabile e a un sistema di iniezione diretta. La velocità massima raggiunge i 193 km/h con consumi che sono i migliori in assoluto di tutta l'offerta di motori (19 km/l di percorrenza), mentre il tempo nel 0-100 km/h è di 10,9 sec.

DOPPIO CARATTERE Due gli assetti definiti per la 207 CC, uno per tipo di motorizzazione: più morbida per la versione diesel, più sportiva per il motore benzina. Sul perché di tale scelta non c'è un motivo particolare se non quello che la sportività si lega di più ai motori a benzina mentre il maggiore comfort di viaggio è tipico dei diesel.

ALLESTIMENTI Due le versioni offerte: Tecno e Féline, la più lussuosa. In comune hanno già di serie Esp, rollbar attivi posteriori cromati, airbag ginocchia conducente, airbag laterali anteriori testa e torace, accensione automatica fari, alzacristalli elettrici, cassetto portaoggetti refrigerato, chiusura centralizzata, climatizzatore, computer di bordo, sedili anteriori regolabili in altezza, servosterzo elettrico,tetto apribile elettrico, fendinebbia, modanature laterali nere, parabrezza oscurato, tappo carburante in tinta carrozzeria, terminale di scarico cromato, retrovisori elettrici riscaldati e in tinta carrozzeria, vetri laterali posteriori oscurati. Difficile a questo punto dire cosa manchi.

PER CHI NON SI ACCONTENTA La Féline ha in più di serie i cerchi in lega da 17", il climatizzatore automatico bi-zona, controllo pressione pneumatici, il pack Sport (paraurti con presa d'aria maggiorata in tinta alluminio, volante e cambio in pelle, pedaliera traforata in alluminio, cruscotto a cinque quadranti con sfondo bianco e bordi cromati) e radio con comandi al volante.

PREZZI Si parte dai 18.950 euro chiavi in mano della Tecno 1.6 benzina 120 cv per arrivare ai 20.300 della Féline con lo stesso motore e ai21.400 se c'è anche il cambio automatico. La 1.6 150 cv è invece solo Féline e costa 21.300 euro. Chi propende per il diesel può scegliere tra laTecno a 21.200 euro e la Féline a 22.500 euro. La vernice metallizzata costa in più 370 euro, l'interno in pelle 1.100 euro in più, mentre il pack comfort sia per Tecno sia per Féline (regolatore e limitatore velocità, accensione automatica fari, retrovisori ribaltabili, park system) costa 500 euro in più per entrambe.

COME VA La sensazione di avere a che fare con un'auto più importante di prima, cresciuta nei contenuti oltre che nelle dimensioni, è immediata. Soprattutto se vista da dietro, con una coda ben fatta, vistosa, curata. Una signora macchina, ricca di novità tecniche e anche di qualità, soprattutto nelle versioni top. L'impatto con il nuovo mondo della 207 CC è immediato: dalla plancia elegante, rivestita di plastiche e materiali pregiati, alla dotazione di accessori.

SEMPRE A POSTO La posizione di guida bassa, da sportivetta, gli strumenti a sfondo bianco ben raccolti davanti al pilota e la consolle centrale tutto sommato tradizionale ma curata, sono tipici di una vettura che punto molto sul look sportivo-elegante, quello giusto per non sentirsi fuori luogo in nessuna occasione, e che in più richiama su di sé gli sguardi degli altri.

DIETRO LA TENDINA Il parabrezza molto curvo e allungato verso l'interno arriva quasi a sfiorare la testa di pilota e passeggero senza però toccarla, a differenza della 206 che incombeva sulla fronte ogni volta che si toccava i freno. D'obbligo la retina frangivento (optional). Senza retina si spettina anche una messa in piega mentre con la protezione montata l'aria che penetra si riduce molto e tutt'al più sfiora i capelli delle persone più alte. Resta lo spessore dei due montanti che infastidiscono un pochino nelle curve più strette, ma è un dazio che tutte le nuove cabrio devono ormai pagare.

FORTUNA/SFORTUNA Dietro ci sono due sedili di fortuna quasi inutilizzabili per degli adulti se non in casi di emergenza (appunto) e per brevi tratti. Lo spazio diventa utile per appoggiare borse e giacche visto che nel baule, con la 207 CC in versione cabrio, lo spazio disponibile è sufficiente a sistemare due trolley misura minima. I vani portaoggetti e le tasche laterali aiutano abbastanza a mantenere in ordine l'abitacolo mentrenelle versioni con aria condizionata il cassetto portaoggetti permette di tenere in fresco Una bottiglia d'acqua di 1,5 litri.

DUE CUORI E UNA CAPOTE All'Interno il comfort è da vettura elegante (almeno per le versioni in prova) con un impianto di condizionamento bi-zona magari superfluo visti gli spazi interni ma efficace quando si viaggia scoperti nelle stagioni più fredde. Spazio ideale comunque per coppie da due cuori e una capote, con i sedili ravvicinati e comodi anche nella versione Sport, la possibilità di allungare a piacere le gambe (tanto dietro non c'è nessuno) e una insonorizzazione che consente di colloquiare o ascoltare musica a volumi contenuti. Salvo che sul pavé.

PROVA DEL PAVE' Le sospensioni sono tarate sul rigidino sportivo e sui fondi stradali sconnessi la "comunicazione" strada-abitacolo è piuttosto diretta. In particolare con la versione Sport benzina, dove il trattamento su molle e ammortizzatori ha reso più evidente la differenza. Leruote da 17" poi e gli pneumatici ribassati non aiutano nell'intento di ammorbidire i viaggi. Anzi. La prova del nove è il pavé dove ci si rende subito conto della diversità sia di trattamento diesel-benzina, sia berlina-CC.

SCARPE GROSSE In compenso la tenuta di strada è ottima, lo sterzo preciso anche se molto leggero ai bassi. La 207 CC si comporta bene anche nei percorsi più tortuosi offrendo un rollio contenuto e una torsione del telaio più che sufficiente per il tipo di vettura. I cerchi da 17" non aiuteranno nel comfort ma portano una migliore tenuta di strada. Soprattutto quando si viaggia con il tetto nel baule. In caso di necessità ci pensa l'Esp a intervenire molto sollecitamente.

PIU' SPAZIO Il comportamento migliora molto ovviamente in versione coupé. I pesi sono meglio distribuiti e le torsioni molto più contenute, vicine a quelle della berlina. Sulla CC in compenso aumenta lo spazio per i bagagli ma non lo spazio in altezza e un eventuale passeggero posteriore sarebbe obbligato a una posizione fetale piuttosto scomoda.

1.6 THP 150 CV Motorino a benzina dell'ultima generazione che ben si abbina con il carattere della 207 CC: brillante ma senza essere nervoso. La progressione è dolce, continua, senza vuoti o strappi. E lo è sin dai regimi più bassi considerando che il valore massimo della coppia è disponibile sin dai 1400 giri: sui percorsi misti ci si può quasi dimenticare del cambio. La velocità sale quasi senza farlo notare ed è facile ritrovarsi a numeri da ritiro patente mentre la rumorosità è contenuta, e anche a senza tetto il suono cupo non disturba.

GIOCHI DI MANO Il cambio a cinque marce è ben rapportato, ma una marcia in più non avrebbe disturbato, soprattutto in autostrada, dove oltre a far risparmiare benzina avrebbe anche contribuito a ridurre la rumorosità del motore, costretto a girare alto se si vuole mantenere una velocità di crociera sostenuta. Non possiamo dire nulla invece del benzina da 120 cv non disponibile al momento della prova. Ne parleremo più avanti.

1.6 HDi 110 CV Questa soluzione non è più così scontata come un tempo, soprattutto alla luce delle nuove prestazioni dei benzina. Certo i consumi inferiori sono ancora una bella prerogativa, ma su una vettura come questa viene spontanea la domanda se valga la pena dover sopportare una rumorosità superiore e prestazioni inferiori. 110 cv consentono spunti notevoli e riprese pronte, ma nel misto i 1.750 giri per disporre di tutta la coppia sono tanti e costringono a lavorare molto di cambio. Anche la differenza di assetto rispetto al 150cv benzina si nota subito ed evidenzia una vocazione più da viaggiatrice tranquilla che da vorace mangiatrice di asfalto.


Pubblicato da Gilberto Milano, 16/02/2007
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