Logo MotorBox
Prova

Peugeot 207 THP


Avatar di Mario Cornicchia , il 17/10/06

17 anni fa - Avanti, a tutta forza!

Primo frutto dell'accordo PSA-BMW, un leoncino veloce nello scatto e agile in ogni situazione, sportivo nelle prestazioni ma confortevole nella guida. Un solo allestimento: Féline, naturalmente.

COM'E' Anche se il nome, 207 1.6 THP, Turbo High Pressure, lascia pensare alla supersportiva di famiglia, l'aspetto riporta subito alla sua vera natura. Unico segno particolare sono i cerchi da 17 pollici con suole P Zero Nero taglia 205/45, ma la 207 THP non ha fronzoli sportivi a sporcarne la linea. La differenza con le altre 207 sta nella sostanza, nel nuovo motore e nell'adeguamento del telaio alle nuove prestazioni. Chissà, forse il ruolo di arrabbiata della famiglia sarà affidato alla versione più potente dello stesso motore, nella versione 175 cavalli adottato dalla Mini Cooper S, che arriverà nel prossimo futuro.

BELLA COPPIA Il segreto della 206 THP sta sotto il cofano, primo frutto della collaborazione tra il gruppo PSA, Peugeot Citroën, con BMW. Due aziendine che di motori se ne intendono parecchio, produttori entrambi di famiglie a gasolio tra le migliori in commercio. Il risultato è un millesei sedici valvole con iniezione diretta di benzina, fasatura variabile e turbo Twin Scroll.

TWIN SCROLL È lo stesso motore adottato dalla nuova Mini Cooper S, per l'occasione portato nella potenza a 150 cavalli. L'erogazione della coppia, come per la Mini, rimane da fenomeno. 240Nm tra 1400 e 3500 giri, con 156Nm a 1000 giri e 208Nm a 5000. Il trucco sta nel sistema Twin Scroll, con due condotti separati, uno per ogni coppia di cilindri al posto del solito quattro-in-uno, per spingere la turbina riducendo la contropressione dei gas di scarico a basso numero di giri per migliorare la risposta del turbo appena si sfiora l'acceleratore.

APPOGGIO ADEGUATO A tanta generosità d'animo del gioiellino in alluminio, i tecnici che si occupano dei telai hanno fornito una barra trasversale posteriore più rigida del 12,5 % rispetto a quella adottata dalla 207 1.6HDI, ammortizzatori con logiche differenti e freni ventilati misura 283x26mm all'anteriore e dischi pieni 249x9mm al posteriore.

SOLO FELINA L'allestimento disponibile è soltanto Féline, il più completo, con airbag a tendina, climatizzatore automatico bi-zona, parabrezza atermico, computer di bordo, ESP, fendinebbia, indicatore di perdita pressione delle gomme e sensori posteggio anteriori e posteriori. Il prezzo della 207 1.6 THP è fissato in 18.800 euro.

COME VA Come tutte le 207, anche la versione THP trasmette una piacevole sensazione di solidità e di ben costruito, anche al primo colpo d'occhio. All'interno, bei materiali e un bello stile non fanno rimpiangere auto di categorie più impegnative, nel prezzo e nelle dimensioni. La posizione di guida, malgrado la regolazione in altezza e profondità del volante, è un poco corta di gambe e lunga di braccia, ma si trova comunque un buon compromesso, adatto anche a lunghi viaggi.

TURBO SEMPRE Il motore Twin Scroll è davvero un piccolo fenomeno anche in versione depotenziata rispetto a quello della Mini Cooper S. L'effetto turbo è inesistente, se non nella potenza e nella spinta disponibile appena si preme sul gas. Incertezze, mai. E non si esaurisce a metà corsa dell'ago del contagiri come accade con i turbodiesel, la spinta dura imperterrita fino alla zona rossa. Forse il marketing ha pensato di tenersi il sei marce per differenziare meglio la futura versione più potente del Twin Scroll, ma anche la THP da 150 cavalli si sarebbe trovata meglio con il sei marce. Non tanto per le prestazioni, con il cinque marce che si abbina bene alle prestazioni del motore, quanto per limitare il numero di giri soprattutto nei viaggi in autostrada dove la 207, auto strutturalmente molto silenziosa, diventa un poco rumorosa se ci si spinge un poco oltre i limiti.

AGGRAPPATA Il lavoro dei signori del telaio merita una lode. Non troppo rigida, la 207 THP non si lascia scomporre nemmeno da una bufera, e nemmeno impegnandosi a fondo su strade non proprio lisce come biliardi. Si butta in curva senza accennare minimamente ad allargare la traiettoria e si lascia tirare verso l'interno anche se si dà fondo alle riserve di potenza in piena curva, e nemmeno se sul punto di corda si trova un dosso insidioso. Il limite di velocità in curva è molto alto, pari al margine di sicurezza in caso di errore. Anche i freni si comportano bene, potenti, facili da dosare e difficili da affaticare.


Pubblicato da M.A. Corniche, 17/10/2006
Gallery
Vedi anche