Logo MotorBox
Prova

Peugeot 1007


Avatar di Mario Cornicchia , il 06/04/05

19 anni fa - Pratica, funzionale, ben fatta.

Per riconfigurare il cubo magico non è più necessario rompersi il capo, è sufficiente un telecomando. Pratica, funzionale, ben fatta e irreprensibile sulla strada, la 1007 ha motori pressoché astemi ma poco vivaci.

COM'E' Una scelta coraggiosa quella di Peugeot, ma intelligente: per la 1007 ha smontato le portiere scorrevoli di una monovolume e le ha montate su un cubetto da 373 centimetri di lunghezza massima. Una scelta che fa la differenza rispetto alle altre piccole cittadine, per stile e praticità.

DOPPIO ZERO
Le porte scorrevoli costringono la 1007 a una forma, disegnata da Pininfarina, un poco cubica ma per questo originale e gradevole, tanto da meritarsi il doppio zero che firmerà da ora in poi tutte le Peugeot fuori dagli schemi. Il frontale è indubbiamente Peugeot e la coda ha un aspetto hi-tech, con un profilo color alluminio che la taglia orizzontalmente continuando la guida su cui scorre la porta lateralmente. Il lunotto continua fin sui lati, come per la sorella maggiore 407 SW e sulle portiere la maniglia pare rubata a quella di un frigorifero anni 50, forte e pratica nella presa.

ALI BABA'
Il sistema Sesame (che originalità...) è completamente automatico. Le portiere scorrono al tocco del telecomando, delle maniglie o dei pulsanti posti all'interno dell'abitacolo. Il movimento si può bloccare premendo di nuovo sul pulsante e inverte la rotta automaticamente quando trova ostacoli sulla sua strada come gambe e braccia.

BOCCA LARGA
Le porte Sesame aprono un varco di 92 centimetri. Mezza fiancata si squarcia per avere facile accesso alle quattro poltroncine separate che offre l'abitacolo della 1007: salire ai posti posteriori è più agevole che entrare in una cabina del telefono, con i sedili anteriori che si ribaltano e scorrono in avanti.

SPAZI STRETTI
Le portiere scorrevoli sono insuperabili per salire in auto con le mani ingombre di pacchi o borse, o per posteggiare in spazi ristretti: quando sono aperte, si affiancano al parafango posteriore senza eccedere dagli ingombri degli specchi. Viene da chiedersi come mai sul telecomando non sia disponibile anche l'apertura comandata del portellone.

SU MISURA
L'abitacolo si può configurare alla bisogna, con strumenti già visti ma sempre efficaci. Lo schienale del sedile anteriore si piega in avanti mettendo a disposizione un tavolinetto o spazio supplementare per caricare anche una bici. I sedili posteriori scorrono, si piegano e si ribaltano in avanti singolarmente offrendo la possibilità di modulare lo spazio a disposizione per persone e bagagli.

TU E CAMELEO
Facile come fare una torta con i kit per casalinghe sfaticate. Dell'abitacolo si può cambiare anche lo stile: cambiare faccia all'interno della 1007 è un gioco da ragazzi e Peugeot fornisce 12 kit per casalinghe fantasiose o per inguaribili esteti. Con 250 euro (ma uno extra è di serie con la 1007) si possono cambiare diciotto parti: la parte interna dei sedili aprendo una zip (comodo anche per lavarli...), i tappetini delle vaschette sopra la plancia, i coperchi dei vani a lato dei sedili posteriori, i pannelli delle portiere e le cornici delle bocchette. Et voilà, la 1007 cambia arredamento e la scelta offre dettagli kitch come dettagli decisamente chic.

POCHI VANI
Da una piccola originale come la 1007, sarebbe lecito aspettarsi anche qualche ideuzza geniale e innovativa anche per l'interno, più da monovolume. Peugeot ha utilizzato soluzioni collaudate per i vani portaoggetti, con due comode tasche di fianco ai sedili anteriori, due gavoncini a fianco dei posti posteriori, due vaschette sopra la pancia e piccoli spazi sul tunnel centrale e cassetti sotto i sedili anteriori.

MOTORI
Tre i motori disponibili, due a benzina e uno gasolio. 1.4 e 16V si nutrono di benzina verde con, rispettivamente, 75 e 110 cavalli, 118Nm a 3300 giri e 147Nm a 4000 giri. Alla pompa del gasolio si abbevera invece un 1.4 HDI da 70 cavalli e 160 Nm a 2000 giri. Al cambio manuale a cinque marce i motori a benzina possono preferire una versione assistita del cambio a cinque marce, il cambio 2 Tronic, con alette al volante per la cambiata manuale sequenziale.

LA GAMMA
La regola del tre è applicata anche agli allestimenti: Happy, Trendy e Sporty, con una dotazione di base che comprende ben sette airbag (incluso quello per le ginocchia del pilota: la 1007 merita il massimo dei voti nelle prove di crash EuroNCap), Abs, Esp, climatizzatore manuale, retrovisori esterni regolabili e riscaldabili elettricamente e sedile guida regolabile in altezza. Per aggiudicarsi la magia delle porte di Ali Baba' non è necessario ricorrere ai 40 ladroni: il prezzo base, per una 1007 1.4 Happy, è di 14.600 euro, 1100 euro in più per la Trendy (aggiunge, tra l'altro, autoradio con Cd, alzacristalli automatici, cerchi da 15 pollici, climatizzatore automatico, fendinebbia e accensione automatica per tergicristalli e luci) e altri 550 euro per la Sporty. La 1007 1.4 HDI parte da 16.000 euro.

COME VA
Le porte della 1007 sono comode anche se si va di fretta, veloci quanto si potrebbe essere se si dovessero aprire manualmente. Le si trova già aperte quando ci si avvicina per salire a bordo e ci si può allontanare lasciando completare la chiusura al sistema automatico, per poi bloccare le serrature con un ulteriore tocco al telecomando.

SUA ALTEZZA Alta, forse anche più del necessario, la 1007 offre un ingresso degno di un palazzo di inizio 900, di quelli dove si entrava in carrozza. Si sale, per raggiungere la posizione di guida più alta della media delle berline, ma senza fatica, come entrare in ascensore. L'accesso ampio, poi, consente di lanciare borse e pacchi sui sedili posteriori senza contorsionismi e anche il fido Fido può salire dietro d'un balzo.

PLEN AIR A porte aperte, la sensazione è strana per un'auto, fa pensare a un elicottero da combattimento o al furgone del latte dei film made in USA. Andando contro il Codice della Strada, si può anche viaggiare a porte aperte, con un cicalino e una spia che avvisano del pericolo. Qualcuno, al mare, lo troverà comodo...

TENUTA STAGNA Le porte si chiudono avvicinandosi al sedile come portelli a tenuta stagna e l'idea di lasciarci le dita in mezzo non fa piacere. Ovviamente il sistema della 1007 è munito di sensori di sicurezza per evitare di ghigliottinare arti dimenticati lungo il suo percorso: sensibili soprattutto a colpi secchi piuttosto che a una resistenza passiva, costringono la porta a invertire la marcia. A porta chiusa, inizia la caccia alla cintura di sicurezza, con l'attacco piuttosto arretrato data la larghezza delle porte ma, una volta abituati a cercarla in basso, e non all'altezza della spalla, si trova il legaccio salvavita senza problemi ed evitando spalle lussate.

EFFETTO SMART Diciamolo pure, i geni di DaimlerChrysler si sono lasciati sfuggire una occasione d'oro: invece di pensare alla ForFour che si sta rivelando un vero flop, avrebbero dovuto pensare a una grande Smart, una Smart più abitabile ma altrettanto originale. Ci ha pensato Peugeot, con un'auto dalla formula inconfondibile e dalle funzionalità senza concorrenti. E anche al volante della 1007 si riproduce l'effetto Smart, con la sensazione di essere al volante di un'auto più grande, facendo pensare a una SUV o a una monovolume. Merito della posizione di guida più alta della media e di una plancia importante, non certo da utilitaria.

TANTO SPAZIO Anche lo spazio a disposizione a bordo fa la sua parte nel trasmettere la sensazione di essere al volante di una grande auto. I quattro posti sono veri e anche i due posteriori ospitano senza problemi e comodamente gli overcento, nel senso di chilogrammi. I più alti, perfino fuorimisura, non hanno problemi di abitabilità in altezza, anche ai posti posteriori. Pensata per le signore, con la posizione di guida alta, la 1007 si adatta bene anche a chi ama guidare più sdraiato con il sedile che si abbassa bene e il volante regolabile in altezza e profondità con buona escursione.

MOLTO SILENZIO La 1007 è confortevole e le gigaportiere superano a pieni voti la prova: la tenuta aerodinamica è perfetta e non si avverte il minimo cigolio o sfregamento, con i due portelloni ben attaccati alla carrozzeria. Meno piacevole è la necessaria mancanza del bracciolo sulle portiere piatte piatte, appoggio ma anche appiglio che sulla 1007 manca. Il comfort acustico è da berlina media, con pochi fruscii aerodinamici e l'abitacolo ben isolato dalla strada e dal motore per una piccola.

VINAVIL Se a prima vista la 1007, corta e alta, può lasciare perplessi sulle sue doti di stabilità, alla prova dei fatti si rivela incollata a terra e sempre ben parallela alla strada, senza sdraiarsi all'esterno della curva. È anche molto reattiva ai comandi del servosterzo elettrico (ben tarato, preciso e mai troppo leggero): si sterza e lei gira, senza ritardi e senza puntare verso l'esterno della curva, anche se si guida un po' allegri.

A GASOLIO Della famiglia HDI anche il piccolo 1.4 eredita la piacevole propensione a essere sempre disponibile. Con il motore a gasolio, la 1007 è molto agile e piacevole da guidare e il rumore del motore si avverte poco e non è assolutamente sgradevole. Non è molto potente in rapporto al peso della 1007, superiore a 11 quintali, e le doti di accelerazione e ripresa non sono proprio da sportiva: prima di procedere a un sorpasso, meglio pensarci bene. Peugeot promette in cambio consumi da motoretta, con quasi 20 km/litro nel traffico urbano, e poco meno se si decide di fare una gita fuori porta.

A BENZINA Cambia la dotazione di cavalli tra i due motori a benzina, ma il carattere cambia poco. Anche se sulla scheda tecnica promettono, soprattutto il millesei, molto di più rispetto al piccolo HDI, in realtà non offrono prestazioni molto differenti nella guida. Hanno più spinta quando si tirano le marce e i sorpassi sono un poco più facili, ma sono meno agili e piacevoli e il rumore è più fastidioso, con una rombosità che riempie l'abitacolo e che diventa fastidiosa nei viaggi.

2 MEGLIO CHE ONE Il cambio 2 Tronic, manuale assistito, può essere un buon investimento per rendere la guida nel traffico meno stressante. Ha due logiche di funzionamento, manuale e automatico. Se si sceglie la modalità manuale, si cambiano le marce tirando le alette simil F1 montate dietro il volante o muovendo la leva avanti o indietro. Se si sceglie la modalità automatica si ha sempre la possibilità di scegliere la marcia con le alette o con la leva, utile a scalare per un sorpasso o per aiutare i freni. Il 2 Tronic è molto veloce nelle cambiate manuali e ha ancora un poco di ritardo in quelle automatiche.


Pubblicato da M.A. Corniche, 06/04/2005
Gallery
Vedi anche