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Anteprima: Peugeot 1007


Avatar Redazionale , il 01/07/04

19 anni fa -

Due porte che scorrono, quattro soli posti, misure compatte e linea da monovolume: la Peugeot sfodera un coraggio da Leone e inventa un'auto fuori dagli schemi. Arriverà sulle nostre strade nella primavera del 2005.

DOPPIO ZERO

Questa volta la parola "nuova" meriterebbe di essere scritta a lettere cubitali. In fondo la 1007 questo aggettivo se lo stramerita sotto ogni punto di vista. A partire dal nome, che per la prima volta vede la Peugeot abbandonare lo schema classico delle tre cifre con lo zero centrale. Il suo raddoppio sarà comunque un'eccezione, non una nuova regola. Così dicono almeno i vertici della Casa, che non escludono comunque di fare ancora ricorso a questo sistema di numerazione in occasione del lancio di altre proposte particolari.

APRITI, SESAMO

E che la 1007 sia particolare lo si intuisce sin dal primo sguardo, sospesa com'è a cavallo tra il tradizionale segmento B e la nicchia delle piccole monovolume. Il suo elemento distintivo sono le grandi porte laterali scorrevoli ad azionamento elettrico, una soluzione unica nell'attuale panorama delle compatte a tre porte e ripresa pari pari dalla concept car Sésame del 2002.

ENTRATA LIBERA Questa scelta consente un'impareggiabile facilità d'accesso ai posti anteriori, attraverso un varco nella carrozzeria di ben 92 cm. Anche chi viaggia dietro non ha comunque di che lamentarsi: con i sedili che avanzano e il padiglione sopraelevato raggiungere i posti posteriori è ben più facile che in altre vetture di pari lunghezza.

BASTA PANCIA IN DENTRO I vantaggi maggiori si hanno però quando si parcheggia la 1007 accanto a un muro o a un'altra auto. Per salire e scendere, in questo caso non occorrono infatti contorsionismi e non serve assumere fattezze da sogliola. La porta si spalanca in poco spazio, restando aderentissima alla carrozzeria, grazie anche a un pannello interno liscio e privo di bracciolo.

HANNO PENSATO A TUTTO

Interessanti annotazioni si hanno poi sul fronte della sicurezza. Oltre i 5 km/h subentra un blocco che impedisce l'apertura accidentale della porta. La fase di chiusura si interrompe invece automaticamente ogni volta che il meccanismo incontra resistenza, impedendo danni agli arti dei passeggeri. Aprendo la portiera si evita poi di creare un ostacolo imprevisto per cicli e moto che sopraggiungono.

... O QUASI

Da questo punto di vista si può però sollevare un'obiezione: la portiera che si apre, se da un lato può rappresentare un ostacolo, dall'altro avvisa i mezzi che seguono che qualcuno sta per scendere, cosa che i pannelli scorrevoli della 1007 non fanno altrettanto bene. Attenzione, dunque, quando ci ritrova a scendere (o peggio ancora a fare scendere dei bambini) sul lato su cui transita il traffico: i mezzi in arrivo potrebbero non accorgersi del pericolo e transitare troppo vicino, con possibile rischio di investimento.

A COLPI DI RIGHELLO

Tornando alla linea, la coda colpisce per la sua originalità. Probabilmente è stata disegnata da qualcuno che stava ripensando a un vecchio compito in classe di geometria. Il portellone è squadrato mentre la fanaleria ha una forma triangolare che riprende quella dei cristalli posti a lato del lunotto. A solcare il tutto vi è infine una modanatura grigia perfettamente rettilinea, che fa da trait d'union tra i due binari lungo i quali scorrono le porte.

A BOCCA APERTA

Accanto alle trovate originali, nella 1007 non mancano comunque anche elementi stilistici che rimandano alle più recenti proposte Peugeot. L'ampia bocca che si spalanca nel frontale, i fari a mandorla dalla forma allungata e il montante posteriore che scende controvento sono un chiaro richiamo alla 407 station wagon vista a marzo a Ginevra.

AVANTI E INDIETRO

Lunga 3731 mm, larga 1686, alta 1610 e con un passo di 2315 (non è un caso che coincida con quello della Citroën C2: il pianale è lo stesso), la 1007 ha un abitacolo molto luminoso e spazioso. Questa sensazione viene esaltata dai vivacissimi rivestimenti Caméléo, ottenibili in dodici varianti di colore e sempre intercambiabili tra loro, essendo offerti in kit di 18 pezzi come accessorio after market. I sedili sono quattro, uno per ciascun passeggero, e possono essere reclinati, ripiegati e ribaltati a piacimento. Molto ampia è in particolare l'escursione delle due poltrone posteriori, che avanzano e arretrano lungo le guide per ben 23 cm in base alle esigenze di carico del momento.

PICCOLA SHERPA

Con i sedili completamente arretrati i passeggeri hanno un notevole spazio per sistemare le gambe e il volume utile del bagagliaio ammonta a 246 litri. Facendo viaggiare i passeggeri in posizione fetale, quest'ultimo sale invece a 416 litri, un valore eccellente per un'auto di questa lunghezza. Peccato solo che a complicare un po' le operazioni ci si metta una soglia di carico altina, di quelle che si maledicono quando si maneggiano colli troppo pesanti.

GAMMA ARTICOLATA

A comporre la famiglia 1007 sono attesi tre motori e tre diversi gradi di allestimento. Quanto ai primi, la motorizzazione d'accesso è il classico 1.4 a benzina da 75 CV, ottenibile sia con cambio manuale a 5 marce sia con cambio robotizzato 2 Tronic dotato di comandi al volante. Quest'ultimo è invece una scelta obbligata per chi opta per l'altro motore a benzina, il 1.600 da 110 CV. A completare il quadro vi è infine il piccolo 1.4 HDi da 70 CV, abbinato alla sola trasmissione manuale.

TRA SETTE CUSCINI

Anche se devono ancora essere definiti gli ultimi dettagli, la dotazione di serie della 1007 si annuncia piuttosto ricca per tutti e tre gli allestimenti. Oltre alle porte a comando elettrico, tutte le versioni dovrebbero disporre di sette airbag (frontali, laterali, a tendina e per le ginocchia del pilota), dell'Esp, dell'assistenza elettronica nelle frenate d'emergenza e del servosterzo elettrico. Tra gli optional di pregio si segnalano invece il tetto panoramico in cristallo e il radio telefono Gps con schermo a colori. Nessuna indiscrezione è infine ancora trapelata in materia di prezzi. Speriamo in bene....
Pubblicato da Paolo Sardi, 01/07/2004
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