COME VA Quattro secondi da semaforo a semaforo? Gimkane tra le auto come se si fosse al circo? Scordatevi tutto questo, la Star invoglia a un'andatura da parata, anche se la sua
agilità è a livello di uno svelto cinquantino, anzi anche di più, e volendo si "slaloma" nel traffico come con un monopattino.
ELETTRICO? C'E' MA… Giriamo la chiave e… diamo la classica scalciata. Ebbene sì, l'avviamento elettrico c'è (e funziona) ma noi ce ne siamo quasi dimenticati.
Perché per entrare nella parte fino in fondo non ci si può sottrarre alla classica sequenza: ruoto il rubinetto - tiro l'aria - avvio con una pedata. Tutto viene automatico, anche
il dimenticarsi del magico pulsantino sul manubrio che qui quasi non serve, tanto il nuovo motore 4 tempi LML non manca mai un colpo.
GESTI GLAMOUR E poi dare la pedata fa molto "figo", rientra nella gestualità classica e anche un po' snob di chi ama un mezzo del genere. Così come ci rientra il classico
"clack" (con conseguente balzello in avanti) dell'innesto della prima marcia. Insomma, con la Star si torna indietro nel tempo.
SOTTO LA SELLA NULLA Anche nei confronti della praticità, perché lo spazio a disposizione dei bagagli è limitato. Sotto la sella c'è solo spazio per il serbatoio. In
compenso il bauletto dietro lo scudo è abbastanza capiente e la pedana, spaziosa, consente di ospitare anche la borsa della spesa, la valigetta 24 ore ma anche oggetti più
voluminosi (basterebbe andare in India per capire che uno scooter può praticamente trasportare di tutto).
VOGLIA DI ANDARE La Star è uno di quei mezzi che inculcano nel proprietario la voglia di passeggiare. Una volta in sella viene voglia di caracollare senza meta, che si tratti di
città, campagna o lungomare (con l'immancabile asciugamano sulla sella). Curioso constatare come il motore 4 tempi abbia mantenuto un comportamento del tutto simile al due tempi che eravamo
abituati a trovare sotto la lamiera di questo scooter. Inerzie in accelerazione e decelerazione sono praticamente uguali e solo il rumore di scarico e aspirazione è diverso e molto
sommesso.
VOGLIA DI PASSEGGIO Anche le prestazioni sono del tutto simili, l'andatura concessa dal motore è tutt'altro che frenetica (al massimo di vedono i 105 all'ora) ma
alla fine è proprio questo che si apprezza di più, l'immergersi in una dimensione parallela dove il mondo sembra girare più adagio.
QUATTRO MONOMARCE Non è automatica la Star, ma è come se lo fosse, perché l'erogazione della coppia del suo mono è uno dei suoi punti di forza. Dopo 20 metri si è
già in quarta, poi è come se si guidasse un monomarcia perché il motore sa riprendere da regimi assolutamente bassi. In città la Star consente di guizzare nel traffico
come uno scooterino, l'agilità è assoluta, fin esagerata viene da dire, perché appoggiata sulle sue ruote da dieci pollici. La LML ha una reattività cui non siamo più
abituati. Quando ci si lancia lascia spazio al nervosismo, la sensazione è quella di correre su un filo. E se andate in tangenziale occhio alle scie, la Star è una tipa sensibile ai colpi
di vento.
PESO A DESTRA Inoltre occorre fare un po' l'abitudine allo "sbilanciamento" del mezzo. Chi in passato ha sempre guidato Vespa manco se ne accorge, ma avere motore,
sospensione e freno tutte a destra porta la LML a "tirare" sempre un po' da quella parte. In più, il motore 4T ha anche un peso maggiore per cui l'effetto è aumentato. Di fatto, curvando a
destra si ha una discesa in piega più rapida che curvando a sinistra.
FASCINO SOPRA A TUTTO A chi compra una LML, comunque, di tutto questo interessa poco o niente. Troppo affascinato dal mezzo in sé e da movimenti rituali come l'inserimento
delle marce o la frenata a pedale. Certo, un po' di precisione in più al comando farebbe piacere perché il cambio è preciso solo quando si va con calma. Altrimenti la
"sfollata" è sempre in agguato.
FRENATA IPERBOLICA Così come ci piacerebbe avere una modulabilità maggiore del freno posteriore che sulla Star in prova aveva una frenata "iperbolica", ovvero partiva
frenando poco e poi un millimetro di corsa dopo, arrivava facilmente, troppo facilmente, al bloccaggio. L'anteriore in compenso è molto efficace anche se la corsa è cortissima,
questo anche a causa del tubo in treccia metallica che non stona certo su una sportiva, ma qui sembra un po' fuori luogo. La leva è un po' lontana dal manubrio e
anche un po' alta. Vabbé, stiamo entrando nel pignolo… e soprattutto ci stiamo scordando di quanto poco frenavano gli scooter con il tamburo…
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