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Diamo i voti a team e piloti che hanno gareggiato nel GP di Monaco sul circuito di Montecarlo
GP MONACO Sulle stradine del Principato di Monaco Daniel Ricciardo non ha fatto sconti a nessuno: sempre primo in tutte le sessioni di prove libere, l'australiano ha spinto al massimo la sua Red Bull prima in qualifica, centrando la pole position, e poi in gara, rendendosi protagonista di una corsa semplicemente perfetta dalla partenza fino alla bandiera a scacchi. In questo modo Ricciardo ha centrato la sua seconda vittoria stagionale, la settima in carriera, con la quale ha regolato i conti con Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, rispettivamente secondo e terzo al traguardo... ma a posizioni invertite in classifica piloti.
DANIEL RICCIARDO Semplicemente perfetto: questo è il nostro commento al weekend monegasco vissuto da Daniel Ricciardo, che già a Shanghai aveva messo in luce il suo talento portando in prima posizione la sua Red Bull. Dopo quest'impresa l'australiano ha concesso il bis sulle strade di Montecarlo, centrando la sua settima affermazione in carriera dopo un weekend da protagonista assoluto in cui non ha mai avuto rivali. La sua vettura è cresciuta e ora può lottare con le migliori... ma al volante deve essersi anche un pilota di un certo calibro. E Ricciardo sicuramente ha dimostrato a Monaco di possedere questa qualità. Voto 10
MAX VERSTAPPEN Nel team Aston Martin Red Bull Racing il vero sconfitto è Max Verstappen: l'olandese è sempre rimasto in scia al compagno di squadra per tutto il weekend, ma un errore durante le qualifiche che lo ha portato a muro nella chicane delle Piscine (con relativo danneggiamento del cambio) lo ha costretto a partire dall'ultima posizione in griglia. Mettendo in gioco tutta la sua abilità di guida, Max si è reso protagonista di una furiosa rimonta fino al nono posto, dimostrando che anche in un circuito difficilissimo come quello di Montecarlo... un'impresa del genere è possibile. A maggior ragione per il fatto che è riuscito a firmare il giro veloce della corsa in 1'14''260. Chissà di cosa sarebbe stato capace se fosse partito davanti... Voto 9
SEBASTIAN VETTEL Fin dal venerdì di libere Sebastian Vettel era consapevole del fatto che la sua Ferrari non sarebbe stata all'altezza della Red Bull... ma in ogni caso il tedesco ci ha sempre provato a mettere le ruote davanti alla monoposto di Milton Keynes. In alcune occasioni sembrava che la sua SF71H potesse entrare in bagarre con la RB14, ma alla fine la decisione del pilota di Heppenheim è stata quella di “accontentarsi” di una medaglia d'argento che ora lo vede con soli 14 punti in meno rispetto al leader di classifica Lewis Hamilton. La lotta per il Mondiale? Tutto rimandato al Canada. Voto 8
KIMI RAIKKONEN L'anno scorso aveva centrato la pole position e, in gara, aveva ceduto una vittoria ampiamente alla sua portata al compagno di squadra Vettel... mentre quest'anno non è mai stato veramente della partita nemmeno per salire sul gradino più basso del podio. Kimi Raikkonen, a Montecarlo, ha faticato non poco a tenere il passo dei migliori, centrando un quarto posto decisamente amaro nei confronti delle sue ambizioni da pilota di punta che non vince addirittura dal 2013. In Canada cambierà qualcosa? Voto 7
LEWIS HAMILTON Se pensiamo che l'anno scorso aveva avuto un sacco di problemi prima in qualifica e poi in gara mentre quest'anno è salito sul gradino più basso del podio... per Hamilton questo risultato vale come una vittoria. Il circuito di Montecarlo, infatti, non va particolarmente a genio alla Mercedes, che con il suo passo a lungo ha faticato non poco a trovare il passo giusto. In ogni caso, il Campione del Mondo in carica rimane comunque leader di classifica con un discreto margine sul diretto inseguitore Sebastian Vettel. La lotta tra i due, però, non è finita, anzi! Il Canada, infatti, è molto vicino. Voto 8
VALTTERI BOTTAS Le difficoltà riscontrate dalla W09 EQ Power+ affidata a Lewis Hamilton sono state le stesse di quelle incontrate da Valtteri Bottas: il finlandese, infatti, non ha mai trovato il setup ottimale per interpretare al meglio il difficile circuito di Montecarlo, per cui il suo quinto posto va visto con l'ottica del “bicchiere mezzo pieno”. In Canada sicuramente andrà meglio. Voto 7
FORCE INDIA Ad ogni Gran Premio andiamo sempre a ricercare chi è stato il pilota “migliore degli altri”, vale a dire il primo a piazzarsi dietro ai big di Mercedes, Ferrari e Red Bull. A Monaco questo speciale “premio” è stato conquistato da Esteban Ocon, che si è comportato splendidamente con la sua Force India portandola al sesto posto sotto la bandiera a scacchi. Meno fortunato il suo compagno di squadra Sergio Perez, solamente 12esimo. Voto 8
RENAULT Rispetto alle ultime gare portate a termine, la Renault a Monaco non ha particolarmente brillato: Nico Hulkenberg, infatti, non è riuscito a fare meglio dell'ottavo posto, mentre il compagno di squadra Carlos Sainz Jr ha portato la sua RS18 in decima posizione, agguantando l'ultimo punto a disposizione in Top 10. Voto 7
McLAREN In casa McLaren il capitolo di Montecarlo deve essere dimenticato il prima possibile: solo Stoffel Vandoorne, infatti, ha portato al traguardo la MCL33 motorizzata Renault, anche se in una 14esima posizione che mal si addice alla monoposto di Woking. È andata peggio a Fernando Alonso, costretto al ritiro a causa della rottura del cambio quando era in bagarre con Pierre Gasly per la settima posizione. Voto 5
HAAS Gara da dimenticare anche per la Haas: le monoposto americane, dopo l'exploit dell'Australia, sono tornate a navigare nei bassifondi della classifica. A Montecarlo Kevin Magnussen non ha fatto meglio del 13esimo posto, mentre Romain Grosjean ha portato la VF-18 solamente in 15esima posizione. Voto 4
TORO ROSSO L'anno scorso tutti criticavano la scarsa affidabilità della power unit Honda, mentre nel 2018 i motori giapponesi stanno vivendo una nuova giovinezza. Come in Bahrain, anche a Montecarlo l'artefice è stato Pierre Gasly, bravo a portare la STR13 in un'ottimo settimo posto che fa sognare la scuderia faentina. Un'altra gara al di sotto delle aspettative, invece, per Brendon Hartley: il neozelandese, in realtà, stava facendo una corsa migliore delle ultime di cui è stato protagonista, ma a pochi giri dal termine i suoi sforzi sono stati vanificati per l'arrivo della Sauber di Charles Leclerc, che l'ha centrato alla chicane del Porto e l'ha costretto al ritiro. Voto 7
WILLIAMS Tutto da rifare, invece, per la Williams, che a Monaco ha creato più problemi che altro con i suoi piloti. Sergey Sirotkin ha dovuto scontare ben tre penalità di 10 secondi: la prima perchè non gli si era stata montata una gomma prima del via, poi per l'utilizzo da parte di un meccanico di un ventolino per raffreddare i radiatori della sua FW41 durante il pit-stop e infine per non aver rispettato il limite di velocità in corsia box. Lance Stroll, invece, è andato a tamponare la Sauber di Ericsson, finendo poi nel traffico e diventando una “chicane mobile” per tutti gli altri piloti che sopraggiungevano. Voto 3
SAUBER Dopo l'ottimo sesto posto di Leclerc in Azerbaijan, il pilota monegasco è rimasto vittima a Montecarlo di un problema a pochi giri dalla fine. Alla chicane del Porto, infatti, la sua Sauber C37 è rimasta senza freni ed è andata a centrare la Toro Rosso di Hartley, il che ha compromesso la gara di entrambi. Anche Marcus Ericsson è stato coinvolto in un incidente, per la precisione con la Williams di Stroll, ma alla fine lo svedese è riuscito ad arrivare al traguardo in una poco rassicurante 11esima posizione. Voto 5