Obiettivo: produrre in Europa 300.000 auto entro il 2029. Stabilimento in Spagna o in Ungheria (è ancora da determinare).
La strategia di globalizzazione di GWM, acronimo di Great Wall Motor, punta al Vecchio Continente senza indugi. È un ulteriore step di un piano iniziato ormai da alcuni anni con una gamma di modelli adatti al gusto e alle esigenze occidentali, commercializzati ora in nove Paesi europei, a cui si aggiungeranno nel 2026 anche Italia e Spagna.
GWMetamorphosis
Se penso all’ultimo modello Great Wall che ho provato, mi viene in mente un SUV rumoroso e spartano, che guidai con i finestrini semi-aperti per non respirare l’odore sgradevole di colle e plastiche del suo abitacolo.
Ma ''Time is changing'', come sostiene Parker Shi, presidente di GWM International. E per Parker, essere al passo con il cambiamento è una regola che GWM segue come l’ago di una bussola per indirizzare lo sviluppo futuro e raggiungere l’obiettivo di un milione di auto vendute all’estero entro il 2030.
Come quando GWM ha deciso, anni fa, di affiancare ai pickup nuovi modelli SUV, mentre gli altri Costruttori cinesi continuavano a essere focalizzati sulle berline.

L’anima della trasformazione da Great Wall Motor alla moderna GWM è Jianjun Wei, colui che ha rilevato l’azienda nel 1990 quando aveva appena compiuto 26 anni. È ingegnere, con una forte passione per i motori, per le auto e per le moto, ed è questa passione che ha guidato lo sviluppo di GWM partendo dalla piccola fabbrica che produceva pick up dall’abitacolo maleodorante a un moderno e importante produttore cinese di automobili.
Uno sviluppo che ha portato GWM a presentarsi al Guangzhou International Automobile Exhibition 2025, il Salone dell’auto di Canton, con una gamma completa e articolata di SUV e, ovviamente, pickup.
Euro strategie
Quello di GWM è un percorso differente, rispetto a quello di tanti marchi cinesi che insistono sulle classiche berline (spesso inguardabili: ne ho avuto conferma tra gli stand del Salone).
''La globalizzazione è possibile soltanto potendo offrire un ventaglio ampio di motorizzazioni e modelli'', sostiene sempre Parker Shi, ''per far fronte alle esigenze, e quindi alla domanda, di ogni singolo mercato''.
''Pensate all’Europa'', continua Parker, ''dove ogni Paese ha richieste differenti, dalla domanda di auto 100% elettriche della Norvegia e alla preferenza di termiche pure dell’Est Europa, passando per le auto elettrificate richieste in centro Europa''.

La strategia globale coinvolge in forma diretta anche l’Italia, pronta ad accogliere una sede italiana di GWM e una gamma di almeno cinque modelli entro il 2026, almeno sette entro il 2027.
La prima, entro metà 2026, sarà proprio una novità GWM presentata all’edizione 2025 del Salone di Guangzhou, la Ora 5 in versione SUV. Cui seguirà a stretto giro di posta Ora 5 Hatchback, mentre a inizio 2027 sarà la volta di Ora 5 Station Wagon.
A spasso per il Salone
Al Guangzhou International Automobile Exhibition 2025 mi aspettavo esercizi di design arditi nella maggior parte degli stand. Invece incontro tante berline anonime, tanti SUV spesso ''scopiazzati'' da modelli occidentali di successo come Jeep Wrangler e Land Rover Defender, alcune auto ricoperte di pelouche, tra cui anche una Mercedes CLA, e poche idee originali.

In questo, devo essere onesto, lo stand GWM è uno degli stand dove registro più modelli dallo stile personale.
Al Salone di Guangzhou, GWM fa sfoggio di tecnologia, da sistemi di trazione integrale intelligente a un V8 4.0 a benzina, che si vocifera potrà equipaggiare in futuro un’auto sportiva.
C’è anche una moto: non una moto qualsiasi, ma una moto con motore due litri boxer 8 cilindri e cambio DCT a 8 marce. Una concept? No, in Cina la Souo S2000 è in vendita dal 2024.

Ora 5. E poi?
Soffermiamoci su Ora 5 SUV, l'apripista: uno stile originale, ''ispirato dalla natura'', come dichiara il designer responsabile del progetto, l’inglese Andrew Dyson, come i fari ispirati da una goccia (o dalla Porsche 911?). Avrà ''un listino prezzi italiano'', mi anticipano.
Ora 5 SUV è la vera auto globale di GWM, pronta per affrontare ogni richiesta di mercato, disponibile sul mercato cinese con un motore a benzina ciclo Miller 1.5 turbo, declinato anche nella versione full hybrid e anche con propulsione 100% elettrica. È probabile che una offerta così articolata di motorizzazioni sarà disponibile anche in Italia.
Dopo Ora 5 SUV sarà un SUV Haval ad affrontare il mercato italiano. Forse, lo stesso SUV che in Cina si chiama Menglong, un modello lungo circa 4,8 metri dal design ispirato all’offroad, come Jeep Wrangler e Land Rover Defender, originale e piacevole, a cui potrebbe affiancarsi un altro SUV Haval dalle forme più consuete.

In Italia Haval Menglong, nome in codice B26, potrebbe arrivare a listino con due versioni elettrificate, full hybrid e plug-in hybrid.
To be continued...







