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Kia Sorento 2010


Avatar Redazionale , il 05/11/09

14 anni fa - La Suv coreana Sorento torna sulla retta via asfaltata, rinunciando al telaio a longheroni e convertendosi alla trazione anteriore, in alternativa a quella integrale.

La Suv coreana Kia Sorento 2010 torna sulla retta via asfaltata, rinunciando al telaio a longheroni e convertendosi alla trazione anteriore, in alternativa a quella integrale. Sarà nelle concessionarie a dicembre, a prezzi compresi tra i 27.950 e i 36.150 euro.

SEGRETO DI PULCINELLA Costruire prodotti in linea con le richieste del mercato e proporli con il giusto rapporto qualità/prezzo. E' di una banalità disarmante il "segreto" del successo del Gruppo Hyundai-Kia, che, zitto zitto, sta scalando posizioni nella classifica dei più importanti costruttori mondiali. Negli ultimi tempi questi coreani si sono permessi il lusso di fare le scarpe niente meno che alla Ford, scalzandola dalla quarta posizione e avvicinandosi quindi a un passo dal podio dei marchi best-seller.

BRAVI, BIS Anche le nuova Sorento 2010 potrebbe dare una mano a continuare l'ascesa, visto che s'inserisce con gran tempismo sul mercato delle Suv seguendo la moda del momento, che vuole mezzi sempre più stradali. La prima serie, lanciata nel 2002, è stata forse la prima coreana ambita anche come status symbol, tanto che nelle annate migliori il tempo di consegna arrivava anche a sfiorare l'anno. Ora la seconda generazione punta di nuovo a fare bene, anche se, realisticamente, nessuno della Casa spera di arrivare a una simile lista d'attesa, almeno in Italia.

TAGLIO DIVERSO Il tutto perché oggi vanno per la maggiore mezzi di dimensioni leggermente più compatte. Dal canto suo la Sorento ha in ogni caso i numeri per piacere. La carrozzeria è nuova di zecca, con una sagoma un po' più filante rispetto al passato. La lunghezza e la larghezza aumentano rispettivamente di una decina e di un paio di centimetri, attestandosi a 469 e 189 cm, mentre l'altezza è l'unico valore che diminuisce (di 6 cm buoni), fermandosi a quota 171 cm. Misure a parte, la linea si fa più ricercata e a dare continuità con la prima generazione c'è giusto un largo impiego di tratti tesi. Il frontale, in particolare, sfoggia un look moderno, con i fari e la mascherina che danno vita a una specie di sorriso.

ANCHE IN SETTE Tra i segni particolari meritano poi una menzione i passaruota carnosi e i sottoporta scavati. Lì in basso, il passo rimane tutto sommato invariato, con i suoi 270 cm. Nonostante ciò gli ingegneri coreani sono riusciti a trovare spazio per un'eventuale terza fila di sedili, che fa salire a sette posti la capienza della Sorento. Anche così configurata, la Suv coreana conserva un bagagliaio da 258 litri. Quando si viaggia in cinque il volume utile al tetto raggiunge i 1.047 litri, mentre se a bordo si è in due lo spazio disponibile tocca i 2.053 litri.

BADA AL SODO L'interno è disegnato senza grandi colpi di testa, con forme semplici e lineari. Il mobiletto centrale è ben raccordato alla plancia e domina la scena senza però risultare invadente. Complice la nuova strumentazione composta da tre elementi circolari, l'insieme ha un'aria importante, capace di appagare la vista più che il tatto. Sotto questo profilo in Kia hanno puntato su materiali di qualità buona seppur non eccelsa. Le plastiche sono spesse ma rigide, non all'altezza degli schiumati della miglior concorrenza nonostante gli assemblaggi appaiano molto curati.

TUTTA D'UN PEZZO La grande svolta della nuova Sorento è però nascosta alla vista e consiste nell'abbandono del telaio a longheroni e traverse, tipico delle fuoristrada vecchia maniera. Al suo posto è impiegata una struttura monoscocca, concettualmente non diversa da quella delle normali berline tutte casa e ufficio. Stesso discorso anche per le sospensioni, anteriori tipo McPherson e posteriori multilink.

ANCHE BIFUEL Riflettori puntati anche sotto il cofano, dove si trova una gamma di motori rivista da cima a fondo. Il best-seller sarà sicuramente un inedito 2.2 turbodiesel CRDi con turbina a geometria variabile da 197 cv a 3.800 giri e ben 421 Nm a 1.800 (436 per la versione a cambio automatico). A fargli da spalla ci sarà un 2.4 a benzina da 174 cv a 6.000 giri e 225 Nm a 3.750 giri, che nei primi mesi del 2010 sarà declinato in una variante EcoSuv, con alimentazione bifuel, benzina-GPL.

IMBARAZZO DELLA SCELTA I motori diesel e benzina sono abbinabili a un cambio manuale o automatico sequenziale, sempre e comunque a sei marce. Inoltre, e qui sta l'altra grossa novità del nuovo modello, sono previste alternative anche sul fronte della trazione. La nuova Sorento  si può ordinare infatti con la sola trazione anteriore oppure con quella integrale permanente con sistema Torque On Demand. In questo caso la centralina privilegia comunque di norma le ruote davanti, destinando loro tutta la forza motrice in rettilineo, pronta però ad aggiustare il tiro in caso di necessità. Il pilota ha comunque la possibilità di bloccare la ripartizione con un rapporto 50-50 tra i due assi, ma solo sotto i 40 km/h.

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SEMPRE RICCA Due sono anche i livelli di allestimento previsti, Active e Active Class. Quest'ultimo è riservato alla turbodiesel 4WD e ha di serie di tutto, compresi i rivestimenti in pelle, il tetto apribile panoramico in cristallo, i cerchi in lega da 18", la telecamera posteriore di assistenza al parcheggio, il sedile di guida regolabile elettricamente. Anche con la versione "base" Active, comunque, non ci si sforza molto ad accontentarsi. Dell'equipaggiamento standard fanno parte tra le altre cose i sensori di parcheggio posteriori, il clima bizona, cerchi in lega da 17" e impianto stereo.

FACCIAMO I CONTI Quanto ai prezzi, le cifre sono molto interessanti: la Sorento d'accesso, la 2.4 2WD Active, costa infatti 27.950 euro. Per il motore a gasolio occorre stanziare 2.500 euro in più. Il sovrapprezzo per passare alla trazione integrale è invece di 2.000 euro. La versione top CRDi 4WD Active Class costa 36.150 euro. Nel listino degli optional si segnalano la terza fila di sedili con climatizzatore posteriore supplementare a 700 euro e il cambio automatico, che viene 1.500 euro per le Active e 2.000 per la Active Class, qui in combinazione con la chiave elettronica Smart Key e l'avviamento a pulsante. Manca invece per ora un navigatore integrato, che arriverà solo nel corso del 2010.

ALLA GIUSTA ALTEZZA Il primo importante passo avanti rispetto al passato la Kia Sorento 2010 lo fa vedere subito, al momento di salire a bordo. L'accessibilità migliora - e anche di molto - grazie al pavimento più basso, che permette di accomodarsi a bordo senza rispolverare i fondamentali di salto in alto. La seduta è comunque a portata di natica e ci si siede in posizione piuttosto panoramica. Con una plancia non particolarmente alta, la visibilità anteriore è buona, mentre dietro la presenza dei sensori di parcheggio è un bell'aiuto. In ogni caso la Sorento si muove con discreta agilità anche negli spazi angusti mettendo il pilota subito a suo agio. Gli ingombri esterni restano entro limiti ragionevoli e il diametro di sterzata è piuttosto contenuto, tanto che si può invertire la rotta senza affanno.

SILENZIO, SI VIAGGIA I passeggeri della Kia Sorento si sentono a loro volta trattati in guanti bianchi, grazie a una buona disponibilità di spazio in tutte le direzioni. Anche se si è più alti della media, ci sono centimetri a sufficienza per muovere un po' le gambe e il padiglione non incombe sulla testa. A completare il quadro positivo c'è anche l'ottimo isolamento acustico dell'abitacolo. Vetri spessi 4 mm e abbondante uso di materiale fonoassorbente tengono i decibel molesti lontani dai timpani.

FA LA DURA Gli angoli della bocca piegano invece un po' all'ingiù quando s'incontrano tratti sconnessi. Le sospensioni filtrano bene gli avvallamenti ma non fanno altrettanto quando le ruote incontrano le buche più secche. I tecnici coreani hanno preferito rinunciare a un pelo di comfort per non sacrificare il piacere e la sicurezza di guida. In fondo, con un baricentro altino e una massa sempre superiore alle 1,7 tonnellate, montare molle soffici come quelle dei materassi di Giorgio Mastrota non sarebbe stata una scelta furba.

UN PO' DI GALATEO Con un assetto quasi sportiveggiante, la Sorento si lascia guidare con disinvoltura a patto di non affrontare le svolte con eccessiva irruenza. Trattata con dolcezza la Suv coreana esegue gli ordini diligentemente e allarga appena la linea impostata se si viaggia al di sopra dei limiti (del Codice e fisici del mezzo). In questo senso, la presenza della trazione integrale aiuta a tenere meglio la traiettoria quando l'aderenza inizia a venir meno, dando più scorrevolezza all'azione.

A TUTTA FORZA L'assetto permette di sfruttare bene la vivacità del motore turbodiesel, che si dimostra vivace e brillante a ogni regime. La coppia disponibile è tanta anche attorno ai 1.500 giri e la spinta resta decisa anche una volta che la lancetta del contagiri si avvicina a quota 4.000. Per tutte le versioni, 2 o 4WD, a cambio manuale o automatico, la velocità massima è sempre di 190 km/h ma più che il valore assoluto colpisce la naturalezza con cui si viaggia a passo autostradale. La pratica 0-100 viene sbrigata nella peggiore delle ipotesi in 10 secondi netti, mentre la percorrenza media dichiarata non scende sotto i 13,5 km/litro anche per la versione a sette posti automatica.

CHI FA DA SE'… La curva di erogazione sostanziosa permette di scegliere a cuor leggero proprio la trasmissione automatica, nonostante quest'ultima non sia un fulmine di guerra in fatto di rapidità nelle cambiate. Un po' di ritardo si avverte anche nelle scalate quando di affonda il piede sull'acceleratore, mentre il quadro migliora un po' quando ci si dà al fai da te e si usa la funzione sequenziale, giocando con la leva.


Pubblicato da Paolo Sardi, 05/11/2009
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