È arrivata sospesa sotto un elicottero come un gioiello rubato in fuga dalla scena del delitto. E se n'è andata dopo aver siglato il nuovo record quale auto di produzione più costosa mai venduta all’asta (escluse quelle benefiche).
Trattasi della Gordon Murray S1 LM telaio numero 1, battuta all’asta per 20.630.000 dollari - quasi 18 milioni di euro - alla serata di gala amfAR (fondazione per la ricerca contro l'AIDS) organizzata insieme al GP di Formula 1.

Un cliente, un viaggio
Per chi ha vinto l'asta, non c'è solamente l'auto in premio, ma un un’esperienza che ha il sapore di un pellegrinaggio nella testa di Gordon Murray. Il proprietario siederà con il Professore, gomito a gomito, per definire ogni dettaglio.
Poi guiderà con Dario Franchitti, quattro volte campione IndyCar e tre volte trionfatore alla Indy 500, per affinare insieme le caratteristiche di guida del veicolo.
Avrà quindi accesso al team, alle prove, ai dietro le quinte, prendendo parte alla nascita della sua auto, come un partner tecnico aggiunto.
E poi c’è quel libro da 500 pagine. Un tomo da collezione, fatto di schizzi originali, appunti di Murray, pensieri presi al volo. Un diario di bordo della gestazione di un miracolo meccanico.

Che cos'ha di così speciale
La S1 LM è la prima – e più rara – creazione della Gordon Murray Special Vehicles. Lo stile omaggia la McLaren F1 GTR vincitrice di Le Mans 1995 e la carrozzeria in fibra di carbonio veste una meccanica che fa letteralmente impazzire i puristi.
Il motore è un V12 aspirato da 4,3 litri, realizzato su misura e capace di 720 CV a 12.100 giri/min (sì, dodicimila). Scarica la potenza a terra attraverso un cambio manuale a sei marce e poggia su sospensioni ispirate al mondo delle competizioni e affinate per l'uso stradale.
Gli interni sono in “Naked Polish Carbon Fibre” e tutto, sulla S1 LM, incarna le famose “sette regole” di Gordon Murray: leggerezza, bellezza, purezza di guida, ingegneria come arte, esclusività, esperienza del cliente… e quel modo quasi romantico di intendere l’automobile.
Cinque esemplari. Solo cinque. Tutti già prenotati dallo stesso acquirente al momento della presentazione durante la Monterey Car Week 2025. Dell’identità del proprietario degli altri quattro telai non si sa nulla, ma di certo dopo questa'asta si può dire che abbia fatto un ottimo affare.








