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Editoriale

GMA T.50: il video del test di Gordon Murray fa riflettere


Avatar di Emanuele Colombo , il 21/03/21

3 anni fa - Il video di Gordon Murray che guida la T.50 è rivelatore

Gordon Murray alla guida della T.50: commento al video
Gordon Murray guida la sua GMA T.50 sulla pista di Top Gear. Ecco quali elementi possiamo dedurre dal video

DEBUTTO IN SOCIETÀ Solo una passeggiata: i pochi giri di pista che Gordon Murray si è concesso a bordo della sua nuova GMA T.50 sulla pista di Dunsfold, usata anche dalla trasmissione Top Gear, hanno l'aria di una semplice passeggiata. A documentare l'evento, il video che vedete qui sotto, tratto dal canale YouTube della Gordon Murray Automotive (GMA, appunto), che mostra i primi giri di pista dell'erede della leggendaria McLaren F1 con al volante l'ingegnere che l'ha progettata.

L'ISPIRAZIONE È CHIARA Anche se sul cofano non vedremo mai il badge della McLaren, è assolutamente evidente la parentela concettuale tra la GMA T.50 e la F1 del 1993. Al netto di fari ora più grandi e di un'aerodinamica delle fiancate decisamente differente, la silhouette è molto simile, così come tutto il layout meccanico: dal motore V12 aspirato collegato a un cambio rigorosamente manuale fino ai tre posti in abitacolo, con quello del pilota in posizione centrale e avanzata rispetto agli altri due. Non vi è notizia, per ora, del vano motore foderato d'oro che tanto aveva caratterizzato la F1, per la cronaca (qui tutte le caratteristiche e il rendering video della GMA T.50).

LIMITATO E GIÀ SGOMMA Il prototipo XP2 della T.50, come sappiamo dal video qui sopra, è stato testato con motore limitato a 3.000 giri: un'inezia, per un propulsore destinato a superare i 12.000 giri minuto. E stupisce che già con questa immane limitazione all'erogazione, come lo stesso Murray stigmatizza, la reattività sia ''folle''. Tale da innescare accenni di pattinamento delle gomme già a livelli di coppia e potenza molto più bassi di quelli che gli saranno propri.

CHE COSA CI ASPETTA C'è la concreta possibiltà che la T.50 diventi un'auto semplicemente terrificante. Un attrezzo per piloti d'esperienza e non per semplici gentlemen driver dal portafogli gonfio. Del resto, anche la vecchia McLaren F1 era così: è quanto si evince dallo spassoso confronto tra lo storico conduttore di Top Gear Jeremy Clarkson e Tiff Needel, che potete rivedere nel video qui sotto. Clarkson, ricordiamolo, è un giornalista dal piede pesante, ma solo Tiff, che pure è stato co-conduttore di Top Gear e della trasmissione rivale Fifth Gear, ha un vero palmarés agonistiico: con all'attivo un podio alla 24 ore di LeMans a coronamento di una lunga attività e il record mondiale di velocità per auto di produzione, fatto segnare proprio al volante della McLaren F1.  

ALTA DA TERRA Nel corso dello showdown un incalzante Clarkson fa dire a Needel che la McLaren F1 era un'auto un po' scorbutica, ma Tiff precisa che è anche la migliore che potesse finire nelle mani di un pilota d'esperienza. Riguardo i video dell'epoca e non posso fare a meno di notare che la McLaren F1 aveva un'altezza da terra fuori dal comune e un coricamento laterale molto accentuato per una supercar. La nuova T.50, che ancora non abbiamo visto davvero impegnata, condivide l'elevata luce a terra.

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AERODINAMICA RIVOLUZIONARIA Sappiamo già che per l'uso in pista ci sarà una versione specifica della T.50, dedicata a Niky Lauda, ma sappiamo che anche la T.50 avrà nell'aerodinamica uno dei suoi tanti assi nella manica: di certo il più originale. Ispirata alla monoposto Brabham-Alfa Romeo del 1978, anch'essa progettata da Murray, la T.50 ha una ventola che aspira aria dal sottoscocca per aumentare l'effetto ventosa in modo indipendente dalla velocità dell'auto. E l'aria soffiata dietro la coda abbassa la resistenza aerodinamica per cogliere la massima velocità.

DUE ASPETTI CRITICI Tutto ciò è innovativo e meraviglioso, ma perché un sottoscocca funzioni bene dal punto di vista aerodinamico ci sono due aspetti molto importanti. Il primo è che dovrebbe essere il più possibile vicino all'asfalto, così da guidare al meglio il flusso dell'aria dal frontale all'estrattore, limitando al massimo le perdite di pressione ai lati dell'auto (per sigillarli, in Formula 1, per un certo periodo si sono usate le famose minigonne mobili). Il secondo aspetto è che il parallelismo tra fondo dell'auto e terreno va mantenuto il più possibile.

Gordon Murray T.50: come funziona l'aerodinamica Gordon Murray T.50: come funziona l'aerodinamica

IPOTESI SULL'ASSETTO L'altezza da terra della T.50, come abbiamo visto almeno in questa fase di sviluppo, sembra rilevante. E visto che Murray non ha mai perso di vista l'aspetto pratico è probabile che non cercherà per la versione più stradale un assetto che rischierebbe di far spanciare la vettura sulle rampe dei garage o sui dossi di rallentamento. Viceversa è probabile che definirà un assetto molto più resistente al rollio di quanto visto sulla McLaren F1, per evitare di creare scompensi al carico aerodinamico proprio quando questo serve di più e cioé nelle curve ad alta velocità.

SPERIAMO SIA ROTONDO! Altro aspetto che mi ha fatto riflettere guardando il video è il volante adottato sul prototipo, che sembra una di quelle cloche già viste in Formula 1 e scelta da Elon Musk per le nuove generazioni di Tesla Model S e Model X. Come già esposto nell'articolo sulle auto elettriche americane, un volante del genere difficilmente verrebbe omologato per la circolazione stradale, ma se anche fosse, sarebbe scomodissimo da impiegare sulle strade normali. In parcheggio, chiaramente, ma anche sulle strade di montagna, dove molti tornanti richiedono di spostare le mani sulla corona rispetto alla posizione 9,15, che con una simile cloche risulterebbe invece obbligata. Visto che la T.50 stradale nasce per l'appunto come auto da impiegare principalmente su strada, speriamo che Murray scelga per lei un bel volante rotondo come l'aveva anche la McLaren F1.

PAROLA DI GORDON ''L'auto era reattiva, agile e gratificante da guidare'', commenta Murray a proposito del suo primo test drive. ''È stata un'esperienza fantastica essere di nuovo seduto al centro dell'auto, con un'ottima visibilità a 360°, e posso immaginare quanto i proprietari l'apprezzeranno. Ovviamente, ci sono ancora molte miglia di test da completare e molti altri prototipi da costruire. Ma con lo sviluppo della T.50 siamo dove volevamo essere''. La nuova supercar T.50 sarà la più incentrata sul guidatore mai costruita, promette l'Ingegnere. Sarà alimentato dal motore V12 da strada aspirato più leggero e dai regimi di rotazione più elevati al mondo, per 663 CV di potenza. Pesa solo 986 kg, un terzo in meno della maggior parte delle altre supercar e presenta l'aerodinamica più avanzata ed efficace mai vista su un'auto da strada. Ne verranno realizzate solo 100 e le prime consegne ai clienti inizieranno nel 2022.


Pubblicato da Emanuele Colombo, 21/03/2021
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