Stagnazione, con finestra vista crisi. E con tre chiavi di lettura.
A ottobre 2025, dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla mano, il mercato italiano dell’auto totalizza 125.826 immatricolazioni, con una variazione negativa del -0,6% rispetto a ottobre 2024, che aveva totalizzato 126.543 unità.
Nei primi 10 mesi del 2025 i volumi complessivi si attestano a 1.293.366 unità, con un calo del -2,7% rispetto a quelli di gennaio-ottobre 2024.
Se confrontate con il 2019, le immatricolazioni del solo mese di ottobre risultano in calo del 20% mentre le immatricolazioni dei primi dieci mesi dell’anno risultano inferiori del -20,4% rispetto ai volumi pre-pandemia.
Passando in rassegna i numeri assoluti e relativi del mese di ottobre, catturano l'attenzione almeno tre fenomeni.
1. Dov'è l'effetto incentivi?
Con 6.331 unità immatricolate, la categoria delle auto elettriche fa segnare un incremento tendenziale del +25,0%.
Un risultato positivo, ma chi si fosse aspettato un vero e proprio boom di EV dovuto agli incentivi, ha fatto male i conti: a ottobre si sono raccolti gli ordini, ma in larghissima parte le registrazioni non sono ancora avvenute.

Quindi, a grandi linee, sono novembre e dicembre i mesi in cui assisteremo all'impennata di immatricolato full electric.
2. Piede sul ''gas'' in vista del sorpasso
Ottobre evidenzia il consolidamento della performance di vendita delle vetture a GPL, che rappresentano il 9,6% dell'immatricolato nel mese e il 9,3% nel cumulato da inizio anno.
Si tratta di quote ormai analoghe a quelle che ormai totalizzano le vetture Diesel (9,3% nel mese e 9,8% a gennaio-ottobre 2025), sempre più ostacolate dalle istituzioni e dall'offerta di mercato via via più ristretta.

Entro fine anno, con ogni probabilità, il sorpasso storico del GPL sul Diesel sarà completo.
3. Sinificazione in corso
Terzo elemento degno di nota è il notevole incremento registrato dalle vendite di autovetture di marchi cinesi, pari al 7,9% nei primi dieci mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (4,6%).
Modelli come MG ZS sono ormai stabilmente in Top 10, mentre guadagna quote anche BYD Seal U DM-i.

Quella della penetrazione dei brand made in China è una tendenza in costante ascesa e destinata a consolidarsi: quando i primi Costruttori cinesi inizieranno a produrre in UE, evitando così di essere sottoposti ai dazi, praticheranno prezzi più bassi e miglioreranno ulteriormente il loro indice competitivo.
Infine, una pura curiosità: per la prima volta dopo anni, Dacia Sandero scende dal podio. Con 4.029 unità vendute è solo quarta, dopo Fiat Panda (7.846), Toyota Yaris Cross (4.189) e Jeep Avenger (4.046). A completare la Top 5 è Citroen C3 (3.028).



