Quanto a incentivi all'acquisto di un'auto nuova nel 2025, pareva che gli italiani si dovessero mettere il cuore in pace. Almeno, limitatamente ad incentivi nazionali: in alcune Regioni, sono già in vigore forme di aiuti locali.
Poi, il colpo di scena. Sì a nuovi sussidi pubblici.
Sì, ma non ti montare la testa. È ancora tutto in alto mare, anche se navigando online ti fai l'idea che un nuovo giro di ecobonus sia ormai dietro l'angolo. Non è così. E allora com'è?
Nuovi incentivi per ogni tipologia di auto o solo per una categoria, tipo le auto 100% elettriche? E se sì, da quando? E a quanto ammonta questo benedetto bonus? La cifra nel titolo è inventata o...?
Proviamo a fare il punto. Non è escluso che questa prima ondata di indiscrezioni anticipi fatti concreti.
Fondi PNRR dalle colonnine alle auto elettriche
Accadde un giorno, e precisamente il giorno lunedì 19 maggio 2025, che la cosiddetta Cabina di Regia del cosiddetto PNRR (il famoso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) si radunò a Palazzo Chigi e deliberò per una revisione tecnica del Piano stesso, approvando in sostanza una proposta formulata alla Commissione Europea il 21 marzo scorso.
Tra le modifiche apportate al PNRR (eccoci al dunque) sembra figuri anche il travaso di risorse dal fondo destinato all'installazione di 20.500 nuove colonnine di ricarica pubbliche, fondo in larga parte inutilizzato a causa di una domanda più debole delle aspettative, a una nuova piattaforma rivolta a privati e aziende e finalizzata a sostenere l'acquisto di auto e nuove (e veicoli commerciali).
Un totale di 597 milioni di euro, recita un documento della Cabina di Regia, dovranno essere “immediatamente reimpiegati in un nuovo programma di rottamazione e rinnovo del parco veicolare che promuove la sostituzione di veicoli a combustione interna con veicoli a zero emissioni, con incentivi più vantaggiosi per le fasce di reddito più basse”.
I nuovi incentivi auto in cifre
Le informazioni ufficiali si fermano qui, d'ora in avanti sono solo ipotesi.
Decodificando le dichiarazioni del Governo, il nuovo ecobonus erogherebbe aiuti pubblici esclusivamente a chi acquistasse un'auto 100% elettrica, a fronte della rottamazione di un modello termico, benzina o Diesel.
Ma ad esempio non si conosce, dell'eventuale veicolo da rottamare, un limite alla classe di emissioni (Euro 2, Euro 3, etc.).
Stando a quanto riferisce La Repubblica, a quanto pare una delle fonti meglio informate, il nuovo piano da circa 600 milioni di euro si prefigge il turnover di 39.000 veicoli entro il 30 giugno 2026: fuori 39 mila auto Diesel e benzina, dentro altrettante EV.
Sempre secondo il quotidiano capitolino, sull'esempio del 2024 l'ammontare dei singoli sussidi verrebbe modulato anche in base all'ISEE del destinatario:
- fino a 11.000 euro con ISEE inferiore a 30.000 euro;
- fino a 9.000 euro con ISEE inferiore a 40.000 euro.
Non si conosce, invece, un ipotetico tetto massimo del prezzo di listino, né se gli aiuti saranno in qualche forma estesi anche a veicoli ibridi, magari con una preferenza per le ibride plug-in (non sembra).
Né, infine, da quando scatterebbe il piano. Entro il 2025 o nel 2026?
Trapela invece l'intenzione di allargare la platea degli incentivi dalle autovetture per trasporto persone (categoria M1) ai veicoli commerciali (categorie N1 ed N2), sempre a propulsione elettrica: a microimprese e professionisti, almeno così pare, un bonus fino al 30% del prezzo di listino e di importo massimo di 20.000 euro.
Tutte cifre da prendere con le pinze. Riaggiorniamoci il prima possibile.