C'era fame di incentivi e il piatto è stato spazzolato senza neanche masticare. Chi ancora non avesse trovato posto a tavola, può sempre attendere il secondo turno. Quello degli... avanzi.
Spieghiamoci meglio. All'attivazione, mercoledì 22 ottobre 2025, della piattaforma web ministeriale per le prenotazioni dell'ecobonus auto elettriche, come da alcuni pronostici cittadini privati e microimprese hanno preso d'assalto il sistema e hanno puntualmente saturato la capacità del serbatoio di risorse.
In larga maggioranza in qualità di persone fisiche e non di società, nell'arco di 24 ore o poco più gli utenti - secondo quanto riferito da Sogei - avrebbero prenotato un totale di 55.680 voucher, esaurendo così tutti i 597 milioni di euro di fondi PNRR (ex fondi colonnine di ricarica).

Ciò, tuttavia, non necessariamente significa che gli incentivi siano un capitolo chiuso. Per una ragione meramente tecnica, ma decisiva.
La chiave risiede nella differenza tra la prenotazione del bonus, che coincide con l'ottenimento del voucher digitale, e l'effettivo utilizzo del buono sconto, in associazione a definitivo contratto di acquisto di un veicolo da finalizzarsi obbligatoriamente entro 30 giorni.
Autenticandosi tramite SPID o CIE, la piattaforma dovrebbe calcolare automaticamente l'eventuale presenza dei requisiti per accedere agli incentivi (ISEE inferiore a 40.000 euro, residenza in Area Urbana Funzionale). In assenza dei criteri minimi, vi sarà apparso così (vedi qui sotto) e ti sarà stato impedito di procedere.

Se tuttavia, per qualche ragione, una volta in concessionaria il diritto di ottenere l'ecobonus dovesse venire invalidato, l'importo corrispondente tornerebbe a riversarsi nel fondo originale, nuovamente a disposizione di altri beneficiari.
Senza contare che, per un motivo qualsiasi, il titolare di un voucher potrebbe, nell'intervallo dei 30 giorni, rinunciare spontaneamente all'acquisto. Come nel caso precedente, se inutilizzato il buono si annulla e il relativo importo torna in piattaforma.
Ecco perché ha senso sostenere che ottenere gli incentivi sia ancora possibile. Da ''ripescati'', ma possibile.
Per gli esclusi: la data da segnarsi in agenda è dunque quella del 21-22 novembre (22 ottobre + 30 giorni). La data della ''seconda chance''.
Se accade qualcosa prima, vi aggiorniamo noi.



