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Anteprima:

Rénault Mégane R26.R


Avatar di Luca Cereda , il 27/07/08

15 anni fa - Si spoglia dei pezzi superflui per andare più veloce

Si spoglia dei pezzi superflui per andare più veloce, e non solo in pista. La nuova versione sportiva della Mégane tradisce una vocazione "da sparo" ma è omologata per viaggiare anche su strada. Un piacere risservato a pochi privilegiati...

DA SPARO Se siete del tipo "vivo la mia vita un quarto di miglia alla volta", gustatevi la gallery perché c'è pane per i vostri denti. Citare il nerboruto e spavaldo Dominic Torretto - alias Vin Diesel in "Fast and Furious"- è fin troppo spontaneo di fronte alla Mégane R26.R, senza prendere troppo sul serio il resto della citazione, però: "non mi importa di nient'altro...per quei dieci secondi sono libero". La pista sarà pure l'habitat naturale di un'auto così, ma Renault l'ha omologata anche per la strada. Maneggiare con cautela, dunque.

DIETA FORZATA Costruita sulla base della Mégane F1 Team R26, la novizia si farà conoscere come la sorellaccia estrema. Per divertirsi di più non ne fa una questione di cavalli, che sono gli stessi della sorella (230) racchiusi in un duemila turbo abbinato un cambio manuale a sei marce. Molto, invece, dipende dal peso. Dato che, tra le due, la nuova arrivata vanta la silhouette più pistaiola, tolti quei 123 chili di troppo con una dieta fatta di molte rinunce. Niente sedili posteriori, né clima automatico, né airbag (tranne quello del passeggero). Un cofano in carbonio e altre componenti alleggerite completano l'opera fino a raggiungere il peso forma.

TROVA IL PARTICOLARE Giocare a chi trova per primo il dettaglio sportivo potrebbe risultare ben poco soddisfacente: i cerchi rossi da 18 pollici si vedono perfino in mezzo alla nebbia della bassa padana a novembre. Ti avvicini un po' e scopri anche le grafiche, o il nuovo spoiler e il doppio scarico in titanio. Appoggiando il naso per guardare dentro al finestrino, si scopre il resto del settaggio da pista: sedili sportivi con cinture a sei punti, roll-bar (optional) e volante scamosciato. Guantino alla mano, e giù di gas.

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MANCA SOLO IL NOS Per capire in quanto tempo brucia il quarto di miglio accapigliatevi voi con le conversioni e l'aritmetica. Sappiate che potete contare su un'escalation da 0-100 km/h in 6 secondi netti (mezzo secondo in meno della F1 Team R26) e che ce ne vogliono 25,9 per coprire il primo chilometro di pista. La coppia massima, invece, tocca i 310 Nm ed è disponibile, per la maggior parte, in un ampio range di giri (tra i 2000 e i 6000). Dalla delizia alla croce, la parola passa alle voci più ingloriose: consumi da 11,7 chilometri con un litro nel ciclo misto ed emissioni di pochissimo sotto la soglia dei 200 grammi di CO2/km.

ARCOBALENO La tavolozza dei colori propone sette varianti, tante. Pochi, invece, gli esemplari finiti nella rete di vendita, rigorosamente numerati da 1 a 450, tutti prodotti nello stabilimento di Dieppe (Francia), dove Rénault fabbrica i modelli della gamma Sport. Ma proprio da lì rimbalza una notizia che ha per noi il sapore della cicuta: non arriverà in Italia. Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Spagna e Germania si spartiranno la serie limitata dopo la presentazione al Salone di Londra.


Pubblicato da Luca Cereda, 27/07/2008
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