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Renault Koleos


Avatar Redazionale , il 12/05/08

15 anni fa - A due o quattro ruote motrici

Avanti la prossima! Anche la Renault segue altri marchi generalisti e si butta nella mischia del segmento di Suv e affini. Lo fa con una crossover pensata in Francia, sviluppata in Giappone e costruita in Corea, che arriverà a giugno con versioni a due e quattro ruote motrici e prezzi a partire da 22.950 euro.

CROSSOVER Ma quale Suv e Suv?! Alla Renault sono convinti che la formula giusta per far breccia nel cuore della clientela sia ormai quella della crossover. E così, al momento di debuttare nel settore delle auto che strizzano l'occhio all'avventura, alla Régie hanno deciso che la loro Koleos non doveva tirare fuori troppo gli artigli... ehm.. i tasselli dalle ruote. D'altronde un esempio da seguire i francesi l'avevano proprio sotto gli occhi, quello della "cugina" Nissan Qashqai.

GIOCHI SENZA FRONTIERE Bollare però la Koleos come un suo clone sarebbe però affrettato e sbagliato. La crossover francese nasce infatti da un progetto Renault, che è stato poi sviluppato in Giapponeda Nissan, la cui esperienza in materia di 4x4 è un patrimonio a dir poco importante. A completare un quadretto da giochi senza frontiere c'è anche la Corea. Già, perché è qui che la Koleos è prodotta negli stabilimenti della Samsung, colosso industriale che a quelle latitudini non si accontenta di vendere telefonini ed elettrodomestici per dedicarsi anche alle quattro ruote. Tanto che la parente più stretta della Koleos può essere considerata proprio la Samsung QM5, a tutti gli effetti gemella della nuova Renault.

MANIGLIE DELL'AMORE Proprio per la necessità di schizzare una linea buona un po' per tutte le latitudini, i designer si sono trovati le mani legate e alla fine hanno partorito forme non proprio slanciate, che faticano a far scattare il colpo di fulmine. Il frontale è piuttosto tondeggiante, ma, pur rinunciando alle geometrie ormai tradizionali per Renault, mantiene lo stesso uno spiccato family feeling con il resto della gamma. La fiancata è invece caratterizzata dalla forma paffuta dei passaruota e dalla presenza di una "maniglia dell'amore" a livello del sottoporta.

LATO B Nella parte alta, le superfici vetrate sono piuttosto estese, complice la notevole inclinazione del parabrezza e del lunotto. Quest'ultimo si apre semplicemente con la sua cornice, mentre per accedere al bagagliaio occorre sbloccare una pratica ribaltina capace di sopportare anche un peso di 200 kg. Il taglio della coda è verticale e aiuta a contenere la lunghezza in 452 cm, con l'altezza e la larghezza che ammontano rispettivamente 171 e 185 cm. Un "lato B" così importante regala alla Koleos una capacità di carico degna di una monovolume, pari a 450 dmc in configurazione cinque posti e a 1.380 con l'abitacolo matrimoniale. Lo spazio a bordo non manca nemmeno per i passeggeri, accolti in un ambiente dalle forme molto pulite e dotato anche di un mare di piccoli vani portaoggetti per un totale di 70 litri.

DONAZIONE DI ORGANI Siccome c'è anche chi si accontenta di un'auto che abbia solo il look da esploratrice e non l'indole, questa Renault è proposta in versioni anche a due ruote motrici, ovviamente anteriori, oltre che a quattro. In questo caso, il sistema di trasmissione, ricalca a tutti gli effetti l'ultima generazione della trazione integrale All mode 4x4i della Nissan X-Trail. Grazie ad un tasto sul mobiletto centrale, permette discegliere tra la trazione anteriore, quella integrale full-time con ripartizione automatica della coppia tra le ruote anteriori e posteriori e quella integrale part-time, che divide in modo equo e fisso fifty-fifty la coppia motrice tra le ruote davanti e quelle dietro. E frutto di un collage sono anche il pianale e le sospensioni anteriori pseudo McPherson e posteriori multilink, a loro volta del ramo giapponese del gruppo ma abbinate a molle e ammortizzatori specifici per Renault.

PER TUTTI I GUSTI La gamma Koleos ruota attorno a un motore a benzina e a uno a gasolio, quest'ultimo declinato però in due diversi livelli di potenza. Quanto al primo, è un quattro cilindri da 2,5 litri da 170 cv e 226 Nm abbinato a un cambio manuale a sei marce di origine Nissan, capace di scattare da 0 a 100 in poco più di 9 secondi, di superare i 185 km/h e di percorrere oltre 10 km con litro di verde. Il turbodiesel ha la versione più tranquilla dotata di 150 cv e 320 Nm di coppia, con velocità comprese tra i 173 e i 180 km/h, con percorrenze medie tra i 12 e i 14 km/litro, a seconda della trazione e della presenza del cambio manuale o automatico Proactive. La variante da 175 cv e 360 Nm tocca invece i 189 km/h, con un passaggio 0-100 in 9,9 secondi e sorseggiando un litro in media ogni 12,6 km.

UN TIPO... DYNAMIQUE Gli allestimenti previsti sono due. Quello base è abbinato alla sola trazione anteriore, al motore 2.5 a benzina e al diesel da 150 cv, nell'ordine a 22.950 e 24.950 euro. Della sua dotazione di serie fanno parte già i cerchi in lega da 17 pollici, la chiave elettronica, il climatizzatore, i fendinebbia, la radio CD e il controllo elettronico della stabilità. L'allestimento più ricco si chiama Dynamique ed è riservato alle versioni integrali. Qui i prezzi partono dai 25.950 euro della 2.5 per arrivare ai 30.200 euro della Koleos dCi 175 cv o della Koleos dCi 150 cv Proactive, passando per i 27.950 della dCi 150 cv a cambio manuale, indicata come probabile best-seller. A giustificare la differenza di prezzo, oltre al sistema All mode 4x4i, ci sono anche, tra le altre cose, i sensori di parcheggio, quello pioggia e quello crepuscolare, il cruise control, le barre sul tetto, uno stereo più raffinato e il clima che diventa automatico bizona. Per chi non si accontenta c'è infine il Luxe Pack, che per altri 3.250 euro mette sul piatto per esempio i fari bixeno con lavafari, i sedili rivestiti in pelle e riscaldabili e il tetto panoramico apribile in cristallo.

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COME VUOLE LA TRADIZIONE La Koleos ha l'aspetto di una Renault Doc, almeno a giudicare dal posto di guida. La plancia ha la parte superiore molto estesa e ospita componentistica ben nota a chi ha familiarità con le auto della Régie. La qualità appaga tanto la vista quanto il tatto, con plastiche di buona qualità assemblate in modo preciso. Assieme ai pregi, a fare da ritornello c'è anche il volante un po' troppo inclinato in avanti, una consuetudine piuttosto diffusa tra i modelli della Casa. Questo è comunque l'unico neo di un posto di guida altrimenti ottimo e capace divestire i piloti di tutte le taglie.

BELVEDERE La posizione rialzata e l'ampiezza delle superfici vetrate garantiscono una buona visibilità, che mette una pezza al taglio alto della coda e alla forma spiovente del muso, sulla carta due caratteristiche che dovrebbero penalizzare le manovre al millimetro. Gira e rigira, invece, la Koleos si muove con disinvoltura anche negli spazi stretti della città o dei sentieri più impervi. La maneggevolezza è quindi buona ma è con il salire della velocità che si apprezza quello che è il pregio maggiore della crossover francese, ovvero il comfort di marcia.

SILENZIO, SI VIAGGIA L'abitacolo è insonorizzato alla grande, con un parabrezza acustico e con abbondante uso di isolante nella parte bassa; né la rumorosità meccanica né i fruscii aerodinamici arrivano a turbare la quiete dei timpani. Il resto lo fa un assetto indovinato, con sospensioni che lavorano molto bene. La taratura delle molle e degli ammortizzatori è capace di far passare la Koleos come una specie di tappeto volante sulle sconnessioni di ogni tipo. E ciò non vale solo sull'asfalto ma anche nel fuoristrada, nel quale questa Renault mostra doti insospettabili, almeno nelle versioni a trazione integrale disponibili alla presentazione. La Koleos si arrampica svelta, digerisce bene anche pietre e solchi e supera senza grande fatica anche i twist, grazie ad angoli di attacco e di uscita di 27 e 31 gradi.

DIESEL, PER FORZA Che si muova su un sentiero pietroso o su un'arteria a scorrimento veloce, la scelta più furba rimane quella della motorizzazione due litri a gasolio, che Renault ha presentato nella versione più potente, quella da 175 cv. Recentemente provato sotto il cofano della Laguna GT, qui conferma le sue ottime doti, sopportando bene il lieve aumento di peso e la peggiore aerodinamica. Le doti migliori restano l'elasticità e la fluidità, che permettono di affrontare i passaggi off-road più delicati con un filo di gas o di affrontare un sorpasso senza dover per forza scalare, a patto di non essere però in sesta. L'ultimo rapporto è infatti un po' lungo e favorisce i bassi consumi penalizzando leggermente la vivacità in ripresa. In ogni caso, pur se era non presente al momento della prova, c'è da scommettere che la variante da 150 cv (già testata in altri contesti) rappresenti una scelta già valida, probabilmente la migliore dal punto di vista del rapporto prezzo/rendimento.

FLEMMA OLIMPICA Tutto sommato un po' freddino è in giudizio invece relativo al 2.5 a benzina. Il suo limite sta nella carenza di tiro ai bassi regimi, ben avvertibile a prescindere dal confronto impari con il fratello a gasolio. Il quattro cilindri di origine Nissan dà il meglio solo se s'insiste con l'acceleratore, mentre se viene trattato con un piede felpato risponde con flemma eccessiva. Usando le maniere forti, le prestazioni assolute sono al vertice della gamma ma non è certo questo l'uso tipico di un'auto come la Koleos.

TALE E QUALE Qualunque che sia il motore preferito, il telaio non si trova mai in difficoltà. Gli inserimenti in curva non sono fulminei ma comunque rotondi e graduali, ai comandi di uno sterzo piuttosto sincero. Il posteriore segue bene le traiettorie senza avere il fiato corto. L'altezza del baricentro si fa sentire solo nei rapidi cambi di direzione ma i livelli di guidabilità di una wagon o di una monovolume non sono affatto lontani.


Pubblicato da Paolo Sardi, 12/05/2008
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