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MotoGP 2019

MotoGP Giappone 2019, le pagelle di Motegi


Avatar di Simone Valtieri , il 21/10/19

4 anni fa - Ecco i voti ai piloti MotoGP dopo il GP di Giappone a Motegi

MotoGP Giappone 2019, le pagelle di Motegi

Diamo i voti dopo il Gran Premio di Giappone al Motegi Twin Ring, 16° tappa del Motomondiale 2019, classe MotoGP

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PAGELLE GIAPPONESI Il mondiale non ha più nulla da raccontare a livello di titoli, con Marquez - scusate - la Honda che ha vinto il titolo costruttori dopo la vittoria del Gran Premio del Giappone. Le gare però (tolta la prima posizione) sono spesso incertissime, al di là della costante Marc, e la lotta al terzo posto iridato è stretta in un fazzoletto con quattro piloti in 13 punti. A Motegi di questi, due hanno fatto una gran gara, Vinales e Quartararo, uno una prova discreta, Rins, l'altro l'ennesimo GP sottotono, Petrucci. In tutto questo si inserisce la prestazione perfetta di Dovizioso e quelle ancora una volta insufficienti di Rossi e Lorenzo. Andiamo a vedere nel dettaglio le pagelle della prima gara del trittico asiatico.

MARC MARQUEZ Cosa altro dire di Marc? In gare come queste prende il massimo a prescindere. Non sbaglia niente, parte in pole, scatta bene, va in fuga e nel finale gestisce anche i problemi di consumo che lo lasciano a piedi nel giro di rientro. Non c'è un solo appunto da fargli, tranne che rischia di rendere la MotoGP un po' noiosa. VOTO 10

FABIO QUARTARARO Rookie of the year, nessuno l'avrebbe mai detto dopo i test invernali. Bagnaia sembrava una spanna sopra, Mir e Oliveira più esperti. E invece Fabietto è esploso deflagrante nel firmamento della MotoGP, una supernova inattesa che sembra a oggi essere l'unico in grado, in un futuro non troppo lontano, di dare fastidio a re Marquez. In questo GP ci riprova e raccoglie il sesto podio dell'anno nonché il quarto secondo posto. E non è nemmeno escluso dalla lotta al terzo posto iridato, lontano appena 13 punti da Rins e Mav. VOTO 9

ANDREA DOVIZIOSO Nel mondo dei se e dei ma in Giappone ha vinto il Dovi. Peccato che siamo nel mondo reale e le gare durano il giusto, non un giro in più. Con il senno di poi si può dire che bastava partire qualche casella in griglia più avanti per restare in scia ai primi e beffarli nel finale, invece non è avvenuto. Resta una gara in progressione veramente consistente, con una gomma che più migliorava e più veniva assecondata da un arrembante Dovizioso. Un giro in più e Quartararo e Marquez sarebbero stati battuti. Ma come detto, le gare durano il giusto. VOTO 9

MAVERICK VINALES Generosissimo, il pilota spagnolo che ce la mette veramente tutta per superare Dovizioso, ma la Yamaha paga troppo in rettilineo alla Ducati (e alla Honda). Molla solo nel finale dopo aver dato tutto, ma non si può fargliene una colpa. Il podio sfugge per poco, però di buono c'è l'aver raggiunto in terza piazza Rins. E ora ci sono tre gare in cui giocarsi un mini campionato con il connazionale della Suzuki per salire sul podio iridato, sempre con un occhio alle spalle all'imprevedibile Quartararo. VOTO 8

CAL CRUTCHLOW Una bella prestazione per il britannico, che grazie a una gara accorta e in progressione è riuscito persino a beffare Morbidelli sul traguardo. Gli serviva un weekend così, dimostra di essere il secondo miglior hondista dopo Marquez, e fossimo in Honda ci penseremmo a dargli il posto nel team ufficiale. VOTO 7,5

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FRANCO MORBIDELLI La bella incompiuta del Morbido. In qualifica aveva fatto meglio del compagno Quartararo, e in prova aveva mostrato un passo devastante. In gara invece qualcosa non ha funzionato. Ha lottato per il podio fino a quando ha potuto, poi è calato chiedendo troppo alla sua gomma posteriore. Peccato anche per la beffa di essere stato passato sulla linea del traguardo da Crutchlow. Un weekend positivo ma che lascia con un po' di amaro in bocca. VOTO 7

ALEX RINS La terza piazza iridata è a rischio, e sebbene le ultime tre gare saranno molto più confacenti alla sua Suzuki, deve inventarsi qualcosa per contrastare un Vinales da qualche gara in gran spolvero. In qualifica poteva fare meglio, in gara non è stato aiutato dalle caratteristiche della sua moto, che potrà fare molto di più già a Phillip Island. Una gara nella norma, senza infamia e senza lode. VOTO 6

DANILO PETRUCCI Basta guardare la gara di Andrea Dovizioso per capire che le potenzialità la moto ce l'aveva. Danilo è partito appaiato al compagno ma oltre a essere scattato peggio, non è riuscito a fare la differenza nel finale, battagliando con Rossi e raccogliendo un Miller ormai alle corde. Poteva e doveva fare di più, il terzo posto iridato conquistato meritatamente nelle prime gare sta scivolando via. VOTO 5

JACK MILLER La pagella di Jack potrebbe scriverla tranquillamente Morbidelli nella lucida analisi fornita nel dopo gara. Nelle fasi iniziali di gara poteva risparmiarsi un po', andare al traino e poi giocarsela nel finale, invece è stato sin da subito troppo aggressivo, rischiando peraltro di stendere il pilota italiano. E dopo una brillante qualifica ha vanificato la bella partenza cercando vanamente di restare in terza posizione a ogni costo. E così la sua gomma finisce e lui scivola ai margini della top ten. VOTO 5

VALENTINO ROSSI Sbaglia le qualifiche, sbaglia la partenza e non è stato in grado nelle ultime occasioni di guidare la M1 come fanno gli altri tre piloti della Yamaha, cosa che invece nel passato recente era avvenuta. Ha cambiato componenti, capotecnico e modo di frenare ma non è servito. Sta cercando una strada ma non l'ha ancora trovata, e poi la caduta. Un weekend da aggiungere alle cose da cancellare. VOTO 4

JORGE LORENZO La giustificazione della forma fisica non regge più. Jorge è un fenomeno, ma non è risucito ancora a venire a capo della RC213V e nessuno stavolta gli farà serbatoi personalizzati o è pronto a cambiare l'impostazion di una moto che quest'anno ha vinto 10 gare e due titoli mondiali. Il suo futuro in Honda è incerto, ha bisogno probabilmente di ripartire da zero e altrove. 40" da Marquez, 30" da Cal e 3" da un Nakagami senza una spalla la dicono tutta. VOTO 2


Pubblicato da Simone Valtieri, 21/10/2019
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