Quanto è determinate la posizione in sella nella scelta di una moto? Ok, forse non sarà mai al primo posto, ma è uno degli aspetti che incidono maggiormente in fase d’acquisto. Pensate, fa la differenza in termini di feeling alla guida e tempi sul giro anche per i piloti. Con questo articolo facciamo un po’ di chiarezza sull’ergonomia e su come questa può rendere piacevole la nostra esperienza di guida.
- Cosa si intende per ergonomia in moto
- L’importanza di stare bene in sella: l’esperienza dei piloti
- Consigli per chi è alle prime armi: da dove partire
COSA SI INTENDE PER ERGONOMIA: LA SCIENZA DELLO STAR BENE IN SELLA
Quando si parla di ergonomia applicata alla motocicletta, non ci si riferisce soltanto al comfort, ma a un insieme di fattori che determinano il corretto rapporto tra corpo del motociclista e mezzo meccanico. In termini pratici, l’ergonomia riguarda la posizione della sella, l’altezza e l’inclinazione del manubrio e dei suoi comandi, la collocazione delle pedane e persino la forma del serbatoio.
Un’ergonomia ben studiata permette al pilota di mantenere una postura naturale, riducendo l’affaticamento muscolare e migliorando la capacità di controllo, soprattutto nei viaggi di lunga durata o nelle situazioni di guida più impegnative.
Diversi studi di ergonomia veicolare, come quelli condotti dal National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH) e dalle divisioni R&D delle case motociclistiche, evidenziano come la corretta postura riduca i rischi di dolori lombari, cervicali e problemi di circolazione agli arti inferiori.
QUANDO L’ERGONOMIA FA LA DIFFERENZA ANCHE TRA I PILOTI
Se siete appassionati di MotoGP vi ricorderete senz’altro del periodo di Jorge Lorenzo in Ducati. Il pluricampione spagnolo non riuscì a trovare la quadra con la sua Desmosedici fin quando dal reparto R&D della Casa di Borgo Panigale non gli misero a disposizione un serbatoio su sue indicazioni. Con questa modifica ergonomica la piega della sua stagione cambio… peccato che la separazione tra la squadra italiana e il campione spagnolo si era ormai compiuta. Di questo argomento ne ha parlato di recente anche “Il Bestia” Enea Bastianini nel podcast “Migbabol” condotto da Andrea Migno. Nella chiacchierata tra Enea e Mig in merito alle difficoltà riscontrate nel passaggio tra Ducati e KTM il riminese si sofferma proprio sull’aspetto dello star bene in sella per essere efficaci.
Un problema analogo lo ebbe anche Marco Melandri nel 2018, durante la primaRace of Championsorganizzata da Ducati. Il Ravennate – che non certo ascrivibile alla categoria dei corazzieri – con la Panigale V4 di serie non ci si trovava proprio, per lui le pedane erano decisamente troppo basse per averne il controllo ai massimi angoli di piega.
CHI COMINCIA SPESSO LA SOTTOVALUTA: COME REGOLARSI LA POSIZIONE IN SELLA AGLI INIZI
Il tema ergonomia si fa spinoso specialmente per i neofiti. Si tende a scegliere la moto seguendo criteri estetici, guardando la scheda tecnica o, ancora peggio, facendosi una cultura sui social. Esempio lampante di una moto consigliata male? Le Ducati Monster di vecchia generazione (fino alla821), prima moto di tante motocicliste solo perché dotata di sella bassa, senza considerale la posizione “sdraiata da sportiva old school e la “pesantezza” di molti comandi. La prima regola è sentirsi a proprio agio e comodi con tutti i comandi, come mi capita spesso di ripetere durante i corsi di guida. Ecco alcuni suggerimenti pratici per chi è alle prime armi:
- Verificare l’altezza della sella: i piedi devono poggiare a terra in modo sicuro, almeno con l’avampiede. Una sella troppo alta può creare insicurezza nelle manovre da fermo, specialmente con moto pesanti.
- Controllare la posizione delle braccia: il manubrio non deve costringere a stirarsi troppo in avanti né a chiudersi eccessivamente. Le braccia dovrebbero mantenere un angolo naturale, rilassato, con i comandi di freno anteriore e frizione che non obbligano i polsi a torsioni innaturali.
- Pedane e busto: le ginocchia non devono risultare troppo piegate e il busto non dovrebbe essere costretto a un’inclinazione innaturale. Ovviamente determinate tipologie di moto (come le supersportive) obbligano ad una posizione in sella più sacrificata in favore delle prestazioni.
- Fare prove su strada: non limitarsi a sedersi da fermo in concessionaria, ma richiedere un test ride. Solo guidando si capisce se la posizione è davvero confortevole.
- Personalizzare la moto: spesso bastano regolazioni semplici – leve freno e frizione, arretratori pedane, sella ribassata – per migliorare radicalmente l’ergonomia.