Energica Motor Company potrebbe arricchire il libro della sua storia 100% elettrica con un nuovo capitolo. Il titolo? La resurrezione. Grazie al recente sostegno finanziario proveniente dall’Asia, è stato proprio il n°1 dell’azienda emiliana – Stefano Benatti – ad anticipare quale sarà il futuro attraverso un videomessaggio sui canali social di Energica.
Un passato fatto di innovazione e sfide (quasi) impossibili.
Quella di Energica è – nonostante il difficile periodo appena trascorso, che ne ha sancito il fallimento – è comunque una storia di eccellenza italiana e innovazione, che sul suo percorso ha trovato gli ostacoli di un pubblico non incline ad approcciare con la stessa facilità del passaggio da cabina telefonica allo smartphone, quello della transizione dai combustibili fossili verso la mobilità elettrica.
I prossimi passi annunciati da Energica
In un messaggio pubblicato sul profilo Instagram ufficiale, Benatti ha delineato la strategia per riportare in vita il marchio, grazie all’iniezione di fondi provenienti da investitori a Singapore nelle casse di Energica. Come si evince dal video, il percorso sarà tortuoso e tutt’altro che semplice, richiederà pazienza e qualche sacrificio anche a chi, in passato, ha acquistato le moto elettriche italiane, come laEva Ribelleche ho potuto raccontarvi qualche anno fa.
Di seguito vi riassumiamo i passi citati dal CEO Stefano Benatti:
- Ripresa della produzione di ricambi per tutti i modelli già in circolazione, così da garantire assistenza e continuità ai clienti attuali.
- Ritorno alla produzione dei modelli esistenti, con una squadra di tecnici in Italia già esperti della gamma Energica. Tra questi: Ego+, Eva Ribelle, EsseEsse9 e Experia.
- Ricostruzione della rete di concessionari nei mercati più importanti, come base per eventuali espansioni future.
- Riconquistare la fiducia dei clienti attraverso azioni concrete, evitando promesse non mantenute.
Un approccio più cauto e realistico
Il tono del CEO appare misurato: non grandi proclami o obiettivi irrealistici, ma un piano graduale e mirato. L’azienda vuole dimostrare serietà dopo le difficoltà passate.
Tuttavia, il contesto è molto diverso rispetto agli anni della prima ascesa di Energica. Negli Stati Uniti, ad esempio, uno dei mercati principali per Energica, le incertezze legate ai dazi potrebbero rappresentare un ostacolo importante per la diffusione delle moto italiane e anche in Europa la spinta verso la transizione totalmente elettrica sta subendo dei rallentamenti.