Non è affatto un sogno futuristico, l'idrogeno. Già esiste la tecnologia, già esistono i modelli. Come nuovo Hyundai Nexo, giunto alla terza generazione (noi provammo la seconda).
Peccato solo che, nel nostro Paese, trovare una stazione di rifornimento sia un po’ come avvistare un unicorno: possibile, ma serve fortuna.

Ora regolarmente ordinabile anche in Italia, il SUV fuel cell coreano si presenta con un design completamente rinnovato, linee più pulite e quel nuovo stile Art of Steel che punta tutto su superfici scolpite e dettagli tech ben in vista.
Dentro, l’atmosfera è da lounge moderna: doppio display curvo da 12,3 pollici, materiali sostenibili e più spazio per chi viaggia. Il comfort è da prima della classe, l’aria è da astronave e la silenziosità è totale.

La parte migliore, però, è sotto pelle: la nuova architettura a celle a combustibile permette un’autonomia da 826 km, e con un pieno da appena cinque minuti si torna subito in strada.
La spinta è fluida, silenziosa, con quei 204 cavalli che non cercano di stupire, ma di rendere tutto naturale e rilassato. Una guida elettrica senza ansia da colonnina, insomma. A patto di trovarne una che eroghi idrogeno.

Due gli allestimenti disponibili: Business da 72.600 euro, già completa e ben accessoriata, e XClass da 80.500 euro, più ricca, più curata e con qualche vezzo premium in più come l’audio Bang & Olufsen e i sedili ventilati.
Tecnologia ce n’è quanta ne vuoi: riconoscimento vocale evoluto, chiave digitale, assistenti alla guida di ultima generazione.
Tutto molto hi-tech, tutto molto ''Hyundai 4.0''. Resta solo un piccolo dettaglio: se non abiti nei pressi di Bolzano o Mestre, Nexo lo condanni a patire la fame.





