La battaglia all’inquinamento è un tema sempre molto “caldo”, come fare in modo che la nostra impronta sia meno dannosa sul pianeta? Attraverso divieti alla circolazione (per fortunaprorogato ancora per un annoquello folle di Milano), con tecnologie complesse comel’idrogenoo la tanto antipatica propulsione elettrica? Niente di tutto ciò… meglio una porzione di patatine fritte. Dietro alla mia provocazione c’è l’idea di Alex Jennison, universitario canadese che in sella alla sua Harley-Davidson a biogasolio copriranno 1.600 km sulla West Coast per dimostrare che il ''riciclo'' è meglio dell'elettrico.
I BIO COMBUSTIBILI DA SFRUTTARE
La storia di Alex Jennison è di quelle dei ragazzini prodigio: a 13 anni elettrificava il suo skate-board per poter spingere la nonna in carrozzina… Un genio. Futuro scritto e carriera alla University of British Columbia in Canada. Lì i campus sono delle vere e proprie città, mica come da noi, e proprio andando ai corsi ecco l’idea: dimostrare che il riciclo di oli esausti (provenienti dalle caffetterie e dalle mense dei fast food) e altre componenti organiche è meglio che devastare e scarnificare il pianeta alla ricerca di cobalto e altre terre rare per dare vita alle batterie.
LA RACCOLTA FONDI E IL VIAGGIO: 1.600 KM CON BIO CARBURANTI
Jennison e i suoi compagni di corso hanno usato il loro campus come “banco prova” dell’idea, convertendo a biocarburanti i mezzi di servizio dell’università: “È su questo che io e il mio gruppo abbiamo lavorato all'UBC per 15 mesi. Abbiamo sviluppato una tecnologia biodiesel compatibile con i climi freddi per i 400 veicoli della nostra università, riducendo le emissioni di CO2 del 74%, e l'ho installata su una motocicletta diesel personalizzata come prova di fattibilità su strada.
La prova di fattibilità consiste in un viaggio di 1.600 km lungo la West Coast tutti alimentati da biogasolio, passando per i più prestigiosi atenei americani lungo il tragitto con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema altri campus, ma anche per le concessionarie del Bar&Shield.
LA MOTO SU MISURA CON MOTORE… DA TRATTORE
Spesso quando parliamo delle Harley e dei loro bicilindrici a V elogiamo la loro coppia vigorosa, da trattore. Ecco, mai come in questo caso, la spinta è veramente da trattore, dato che al posto dell’iconico motore a V di una Softail del 1998, Jenninson e i suoi colleghi hanno optato per un motore a gasolio a 3 cilindri proveniente da un trattore Kubota. Qui sotto trovate un video del “primo vagito” del Frankenstein.
Il viaggio, supportato da una raccolta fondi, sta avendo luogo proprio in questi giorni, se la storia vi ha incuriosito seguitelo pure sui social, dove non mancano aggiornamenti.