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F1 2019

Alex Zanardi: "Leclerc utile a dare la sveglia a Vettel"


Avatar di Simone Valtieri , il 22/01/19

5 anni fa - Alex Zanardi ha parlato di Leclerc e del rientro di Kubica

Alex Zanardi: "Leclerc utile a dare la sveglia a Vettel"

Il campione bolognese Alex Zanardi ha parlato del neo-pilota della Ferrari Leclerc, ma anche di Kubica, dopo 7 anni di nuovo in F1

IN PISTA A DAYTONA Il campione paralimpico di handbike nonché affermato pilota, Alex Zanardi, è stato intervistato dal Corriere della Sera prima dell'imminente 24 ore di Daytona. Il bolognese ha colto l'occasione per spiegare le sue aspirazioni per l'imminente impegno in Florida, al quale parteciperà senza le sue protesi, con una speciale vettura dotata sia di pedali (per i suoi compagni di team) che di comandi al volante.

ZANNA SU LECLERC Ma Zanardi ha speso qualche parole anche per il neo pilota della Ferrari, Charles Leclerc, che dalla prossima stagione sarà titolare in rosso al fianco di Sebastian Vettel. "È una scelta molto positiva, utile anche per dare la sveglia a Vettel... non che il tedesco ne abbia bisogno" - ha spiegato l'emiliano - "Raikkonen è ancora un grande campione, ma serviva una verifica. Ben venga il grandissimo talento di Leclerc. Mi auguro però che Vettel resti il leader della squadra. Così ci saremmo tolti un dubbio, ovvero che negli ultimi tempi il problema della Ferrari non erano i piloti. Ora bisogna migliorare la macchina e limare gli errori per battere Hamilton che non sbaglia mai."

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ZANNA SU KUBICA Non poteva, infine, Zanardi, non avere a cuore la storia di Robert Kubica, come lui protagonista di uno sfortunato incidente che ha compromesso il suo futuro nelle quattro ruote, ma - sempre come lui - ancora in pista. Nel 2019 il pilota polacco guiderà una Williams, Alex gli invia i suoi auguri: "Lo stimo tantissimo, ha un talento smisurato, deve solo trovare la connessione tra le sue capacità di decidere di fare cose che altri non sanno fare, e il controllo del mezzo. Questo perché il suo fisico ha delle limitazioni ora che, com'è accaduto a me, gli impediscono di fare tutto quello che vorrebbe. Si chiama disabilità ma è una condizione piuttosto relativa. Non esiste uomo che sappia volare, però ci siamo grattati la testa, ci siamo fatti venire un’idea e oggi è normale prendere un aereo."


Pubblicato da Simone Valtieri, 22/01/2019
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