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24 Ore Daytona

24h Daytona: Zanardi ci pensa: "potrei fare le curve con una mano sola"


Avatar di Simone  Dellisanti , il 21/01/19

5 anni fa - Zanardi non si sente un fenomeno ma per noi lo è

24h Daytona: Zanardi ci pensa: "per essere più veloce potrei fare le curve con una mano"

Alex Zanardi: ecco le sue parole prima della 24 Ore di Daytona 2019 in programma questo weekend

IN PREPARAZIONE Che Alex Zanardi sia un grande campione, sia fuori che dentro la pista, lo sappiamo tutti. Però il due volte vincitore della Formula CART nel 1997 e nel 1998, nonché campione di paraciclismo alle Olimpiadi, non si sente tale, anzi. Prima di scendere in pista per animare la 24 Ore di Daytona in compagnia di John Edwards, Jesse Krohn e Chaz Mostert al volante della BMW M8 GTE numero 24 preparata dal team Rahal-Lettermann, il nostro Alex ha dichiarato: “I comandi speciali che userò per guidare qui nascono da lontano. Li ho già utilizzati nel DTM a Misano e devo dire che è stato molto utile per me poterli provare prima di questa grande sfida. Già nel 2015 partecipai a una gara di durata, era la 24 Ore di Spa ma il mio limite era la resistenza fisica e facevo fatica a guidare per lungo tempo con le protesi. Fu proprio in quel momento che capì come ci fosse la necessita di guidare senza le protesi e quando ho provato il prototipo ho avuto subito ottime sensazioni. Ora devo trovare il modo per essere più veloce”.

COME ANDARE PIU' VELOCI? Quindi il problema della resistenza, per Alex, è stato risolto. Ma come migliorare il tempo sul giro singolo?Posso essere più veloce migliorando la mia tecnica e ‘torturandomi’ un po’ di più: magari impostare la curva anche con una mano sola visto l'ingombro del prototipo (impostare una curva con una sola mano, con una BMW M8 GTE da 500 CV…solo Zanardi potrebbe considerare il fatto di guidare con una sola mano come una strategia per essere più veloce! Dettagli…) mi sento prontissimo e sto bene a livello fisico nonostante i miei 52 anni e non scherzo se vi dico che mi sento meglio oggi rispetto a quando ne avevo 25. Nelle prove ho fatto tre stint doppi, cioè ho guidato ogni volta per due ore di fila. A Spa lo avevo fatto una sola volta e ne ero uscito bollito”.

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UN UOMO, PRIMA DI TUTTO Ma Zanardi non vuole sentir parlare di una vittoria nelle 24 Ore di Daytona e vuole “restare con i piedi per terra. Mi danno del fenomeno perché accendo la macchina e ed esco dai box ma i fenomeni sono altri. Voglio solo essere una risorsa per la mia squadra”.


Pubblicato da Simone Dellisanti, 21/01/2019
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