Fulmine a ciel sereno, o meglio ancora: un fulmine, prima che salti la corrente. Se pensavi che l’elettrico fosse la strada obbligata, beh, preparati a un plot twist degno di un finale di stagione di serie TV.
Coprotagonista della avvincente saga globale (no: occidentale) sulla de-elettrificazione selvaggia, Ford ora decide di cancellare la versione completamente elettrica del suo best seller USA, il pickup F-150 Lightning (''Fulmine'').

La produzione del truck 100% EV viene interrotta e (sorpresa?) il futuro ritorno del modello sarà in formato “range extender”. In pratica, F-150 elettrico ritornerà, sì, ma con un'iniezione di benzina nelle vene.
La strategia rispecchierebbe sia l'esigenza di ricalibrare l'offerta in risposta a una domanda più tiepida del previsto, sia quella di liberarsi degli elevati costi di produzione.
E non finisce qui: Ford avrebbe cancellato altri progetti EV, inclusi un furgone elettrico destinato al mercato europeo, potenziale erede di E-Transit, sia un van per il mercato nordamericano. Ripiegando sui motori ibridi.
Il dietrofront Ford non è certo un’anomalia isolata: è una tessera del grande mosaico della “de-elettrificazione” dell’industria auto.
Negli USA, l’adozione di EV sta rallentando in parte per la diminuzione degli incentivi, in parte perché molti clienti, semplicemente, preferiscono veicoli più economici e pratici.

Tutto questo mentre in Europa anche le istituzioni ora riconsiderano la tabella di marcia sull’eliminazione dei motori termici.
Questione di giorni, forse ore, e la Commissione europea allenterà o addirittura annullerà il blocco totale delle vendite di auto a combustione dal 2035, permettendo una percentuale di veicoli termici o ibridi oltre quella data e nuove deroghe per tecnologie alternative.
E adesso? Il futuro dell’elettrico è in stand-by? Forse no, ma certamente è meno linearmente elettrico e più pragmaticamente “multi-tecnologico”.
Con Ford che ripensa la propria offerta e l’UE che rivede il calendario della transizione, sembra che il mondo automotive stia abbracciando un futuro più flessibile e meno dogmatico.
Forse, il futuro migliore tra quelli a propria disposizione.




