Dico a te, che hai il coraggio di lamentarti se ordini un'utilitaria e ti comunicano tempi di consegna di tre mesi. Allora mettiti nei panni di chi la sua ''utilitaria'' l'ha attesa cent'anni.
Ma ad aspettare un secolo che dal negozio ti richiamino, varrà la pena? Mah, se l'auto è Rolls-Royce Phantom ''Centenary Private Collection'', un gioiello su ruote con più oro di una gioielleria e più classe di un film d’altri tempi, forse sì?

Solo 25 fortunati potranno parcheggiarla nel proprio garage (o nella propria galleria di arte moderna). Già, guardala bene (sotto, gallery): la Phantom del Centenario (si accettano battute sull'autore dell'articolo) non è un' automobile, è una scultura su quattro ruote.
L’esterno sembra uscito dal red carpet di Hollywood. A cominciare dalla doppia tonalità Arctic White e nero profondo, resa ancora più scintillante da minuscole particelle di vetro frantumato miscelate nella vernice. Sì, hai capito bene: vetro vero.

Ma la vera star è la mitica Spirit of Ecstasy, la statuetta sul cofano che ora luccica in oro massiccio 18 carati, rivestita da uno strato di oro 24 carati per garantirle un bagliore eterno (e un pizzico di sana vanità).
Persino la base su cui poggia è in smalto bianco col logo “Phantom Centenary”, mentre altri dettagli dorati decorano i badge e i cerchi esclusivi, ognuno con 25 incisioni per ricordare le 25 vetture prodotte. Aspetta, che mica è finita qui.
Apri le portiere e ti sembra di entrare in una graphic novel di lusso. I sedili posteriori raccontano la storia della Phantom attraverso tre livelli artistici: uno sfondo stampato in alta risoluzione che raffigura luoghi storici legati al marchio, come la sede di Conduit Street o i dipinti di Henry Royce; un secondo strato che mostra le Phantom più leggendarie, disegnate nei minimi dettagli; un terzo livello ricamato, che rappresenta sette celebri proprietari nel corso dei decenni.

Gente, si parla di un'impresa tessile titanica: oltre un anno di lavoro e ben 160.000 punti di ricamo.
Curiosità: i sedili posteriori sono in tessuto, un omaggio ai tempi in cui solo i conducenti avevano la pelle sotto... il sedere.
Davanti, invece, i sedili sono decorati con incisioni laser: uno schizzo con il nome in codice “Seagull” del primo Phantom del 1923 e un coniglietto che strizza l’occhio al “Roger Rabbit”, soprannome interno del rilancio Rolls-Royce nel 2003.
Niente è lasciato al caso: le portiere ospitano pannelli in Blackwood lavorato con tecniche miste - incisione laser, stratificazione 3D e foglia d’oro - per creare illusioni ottiche e profondità.

C’è persino una “strada dorata” incastonata nel legno, come se l’auto stessa ti invitasse a seguire il percorso del lusso.
Le finiture comprendono un cruscotto in Piano Black con polvere d’oro, un quadrante placcato 24 carati e, ovviamente, il maestoso motore V12 da 6.75 litri decorato come se dovesse partecipare a una mostra d’arte contemporanea.
Il tocco finale è il cielo stellato Starlight Headliner, ricamato con 440.000 punti luminosi che narrano momenti iconici dei cento anni del Fantasma.

Sviolinata finale: Phantom Centenary Private Collection una macchina del tempo dorata della quale ogni curva, ogni cucitura, ogni scintilla racconta una storia da sogno.
Il prezzo? Questa è un'altra storia ancora e, anche se lo sapessimo, non te lo sveleremmo. Non vogliamo che tu cada in depressione.















