3 ore fa - Il costruttore giapponese riorganizza produzione e forniture
Avviato un piano globale di riduzione delle spese guidato dall'esperto manager Tatsuzo Tomita per affrontare la crisi e semplificare la produzione
Ridurre i costi è diventata una priorità centrale per Nissan (guarda la homepage di Nissan Italia), che si trova a gestire una fase delicata della propria storia industriale. La casa giapponese ha avviato una revisione profonda delle proprie attività, che include la chiusura di alcuni stabilimenti e la riduzione della produzione in altri siti.
Per coordinare il processo è stato creato un team dedicato, guidato da Tatsuzo Tomita, figura di spicco nel settore e già soprannominato dallo stesso comparto mediatico lo ''zar del taglio dei costi''. Il manager e il gruppo di lavoro hanno trovato numerosi punti critici.
Per esempio, lo stesso Tomita ha dichiarato: ''I componenti per i poggiatesta sono attualmente stoccati in un magazzino di un fornitore, che copre un'area pari a circa due campi da tennis. Ogni giorno i dipendenti devono percorrere fino a 30.000 passi solo per recuperarli. Se Nissan riducesse la varietà di poggiatesta offerti, potrebbe dimezzare questo spazio''.Ma vediamo in sintesi alcune delle proposte messe sul tavolo dal team.
Nissan: la nuova Leaf potrebbe essere coinvolta nell'ottimizzazione dei costi produttivi
In soli tre mesi sono stete prsentate oltre 4.000 proposte, di cui circa 1.600 considerate fattibili. Gli interventi riguardano diversi ambiti:
Componenti interni: riduzione della varietà di poggiatesta, con conseguente ottimizzazione degli spazi di stoccaggio.
Illuminazione: fari anteriori con specifiche standardizzate, per diminuire il numero di componenti personalizzati.
Materiali: utilizzo di tinture per tessuti meno costose e meno resistenti all’azione del sole, rese possibili dalle proprietà dei vetri attuali che già bloccano i raggi ultravioletti.
Logistica: pre-assemblaggio di componenti per tagliare i costi di trasporto e assemblaggio.
Revisione della catena di fornitura
La strategia non riguarda solo la produzione, ma anche l’approvvigionamento. Nissan sta valutando una maggiore collaborazione con fornitori cinesi, in grado di offrire prezzi più competitivi. Tatsuzo Tomita ha precisato che tutte le misure sono analizzate con attenzione per evitare impatti negativi sulla qualità percepita dai clienti.
Nissan: Tatsuzo Tomita, a capo del team per l'ottimizzazione dei costi del costruttore giapponese
Secondo il manager, che ha parlato con i media statunitensi (leggi tutta l’intervista su Automotive News), i costi e la complessità sono cresciuti negli anni a causa dell’eccessivo numero di varianti e specifiche. «Abbiamo introdotto troppe variazioni di prezzo e troppe specifiche esclusive Nissan», ha affermato Tomita, sottolineando come questo abbia rallentato la capacità decisionale dell’azienda.
Un contesto di crisi
Le misure arrivano in una fase di crisi per il marchio. Nissan ha confermato che l’elettrica Ariya uscirà gradualmente dalla produzione dopo il 2025 (guarda la prova video di Nissan Ariya). La decisione rientra in un piano più ampio di riorganizzazione della gamma, con l’obiettivo di puntare su efficienza e redditività.
Le prospettive per il futuro di Nissan
Il percorso di Nissan appare complesso, ma la direzione è chiara: razionalizzare l’offerta, tagliare i costi superflui e creare una struttura produttiva più snella prima che sia troppo tardi per la casa automobilistica asiatica, oggi in difficoltà.