Al Red Bull Ring in Austria sì è appena concluso il weekend di gara della MotoGP, con il solitoMarquez dominanteche gioca per metà gara con gli avversari per poi infilarli senza diritto di replica e involarsi verso il traguardo… insomma, non il campionato più avvincente. Decisamente più combattuta e spettacolare è stata un’altra sfida, quella tra il drone più veloce del mondo, sviluppato da Red Bull, e una KTM RC16 guidata dall’ex pilota MotoGP e attuale collaudatore ufficiale, Jonas Folger.
DRONI FPV: RIVOLUZIONE PER SPORT E SPETTACOLO
In principio furono le action cam, poi i droni, oggi – se vuoi un video spettacolare e immersivo – non puoi non avere le immagini di un drone FPV, ovvero un drone guidato in prima persona dal suo operatore, capace di manovre e velocità impossibili da raggiungere con nessun’altra tipologia di “telecamera volante”. Tra le aziende che più stanno spingendo su questa tecnologia c’è Red Bull, che ha progettato Drone 1, dichiarato il più veloce al mondo.
Prestazioni da capogiro
- Velocità massima Drone 1: 217 mph (circa 350 km/h)
- Accelerazione: da 60 a 186 mph in appena 2 secondi
- Autonomia di volo: circa 3 minuti quando viaggia a velocità paragonabili a quelle di una MotoGP
Per Drone 1 non è la prima sfida, dato che qualche tempo fa se l’è dovuta vedere nientemeno che con il velocissimo Max Verstappen a Silverstone. Stavolta, però, la sfida non è con le quattro ruote, ma con una moto da oltre 250 cavalli. Com’è andata a finire? Qua sotto potete controllare voi stessi.
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DRONE CONTRO MOTOGP: CHI VINCE DAVVERO?
Il confronto mette in evidenza quanto il Drone 1 sia competitivo persino contro un prototipo da corsa come la RC16, anche se dal footage video si nota come in alcuni frangenti l’accelerazione in uscita di curva della moto sia superiore a quella della camera volante.