Honda CBR500R Four - La decisione di Honda di rientrare nel mercato delle piccole quattro cilindri con nuove moto di 400 e 500 cc è stata confermata al salone cinese CIMA dello sorso settembre, dove allo stand della Casa erano presenti la nuda CB500 Super Four e la sportiva CBR500R Four. Entrambe le moto erano esposte senza però alcun dato ufficiale a corredo e, successivamente, non sono state mostrate a EICMA, nonostante ciò che ci si aspettava.

Ora, finalmente, abbiamo i primi dati concreti grazie a un documento di omologazione cinese riferito alla carenata CBR500R Four, che svela potenza, peso e dimensioni principali.
Andando al punto, la potenza massima della moto è dichiarata in 70,8 CV, erogati da un motore quattro cilindri in linea di 502 cc con alesaggio di 60 mm. Un rapido calcolo suggerisce che a questo alesaggio debba corrispondere una corsa di 44,4 mm per raggiungere la cilindrata di 502 cc. Tuttavia, il valore di 60 mm ricavato dalla sigla del motore WH460MR-A (che indica quattro cilindri, alesaggio di 60 mm e produzione Wuyang-Honda in Cina) è arrotondato all’unità, quindi i dati reali potrebbero essere leggermente diversi. Ad esempio, anche una combinazione di alesaggio 44,1 mm e corsa 60,2 mm porta a 502 cc.
Il dato di potenza non spicca nella categoria. La CFMoto RR500S raggiunge 77 CV da 475 cc, mentre la Kawasaki ZX-4RR arriva a 77 CV col 20% di cilindrata in meno (399 cc). Il costruttore cinese ZXMoto, invece, propone una sportiva da 470 cc, la 500RR, con un quattro cilindri da 84 CV a 13.500 giri/min.
La situazione è simile anche per quanto riguarda il peso. Con 189 kg equivale la ZX-4RR ma è decisamente più massiccia rispetto ai 168 kg dichiarati col pieno per la ZXMoto 500RR. Tuttavia, Honda raramente gioca la partita dei numeri, quindi questi valori poco eclatanti non significano necessariamente che la CBR500R Four sia fuori dai giochi.
Il nuovo motore quattro cilindri è dotato della seconda generazione del sistema E-Clutch Honda. A differenza delle CBR650R e CB650R originali che hanno debuttato con la frizione automatizzata, la CBR500R Four utilizza l’acceleratore ride-by-wire, che consente l’auto-blip in scalata per rendere più fluido il cambio senza frizione. Inoltre, gli attuatori che comandano la frizione sono stati riposizionati sul lato destro del motore per rendere l’insieme più compatto. Come sugli altri modelli E-Clutch, resta comunque la leva tradizionale che può escludere il sistema automatico, permettendo un utilizzo completamente convenzionale.

Il motore è inserito in un telaio in acciaio, con forcella rovesciata (probabilmente Showa) e freni Nissin a quattro pistoncini con attacco radiale, oltre a un forcellone in alluminio che lavora su un monoammortizzatore posteriore. L’interasse è di 1.412 mm, con gomme 120/70 davanti e 160/60 dietro, su cerchi in alluminio di 17 pollici.
In quali mercati sarà disponibile la Honda? In assenza di conferme ufficiali, possiamo trarre qualche indizio dalle domande di registrazione dei marchi già depositate da Honda. Il nome “CBR500R Four” è stato registrato in Giappone, Messico, Unione Europea, Regno Unito, Colombia e Turchia, mentre è prevista anche una versione ridotta da 400 cc, pensata per adeguarsi alle normative su patente e tasse di alcuni Paesi, con la denominazione “CBR400R Four” registrata in Giappone e Singapore.
Le prime moto, come quelle viste finora, sono prodotte nello stabilimento della joint venture Wuyang-Honda in Cina, ma al momento non è chiaro se questo impianto verrà utilizzato anche per la produzione globale.
La versione naked CB500 Super Four, mostrata accanto alla CBR500R Four in Cina a settembre, non è ancora stata omologata, ma dovrebbe condividere specifiche quasi identiche, con lo stesso motore e telaio, differenziandosi solo per la carrozzeria e la posizione di guida più orientata all’uso stradale.





