Red Bull, ufficiale: Helmut Marko non è più dirigente del team
F1 2025

Red Bull, si chiude ancora un'(altra) era: le dimissioni di Helmut Marko


Avatar di Alessio Ricci, il 10/12/25

2 ore fa - Si chiude così una storia lunga più di 20 anni, ha scoperto Verstappen

Si chiude così una storia lunga più di 20 anni: dopo aver scoperto, tra gli altri, Vettel e Verstappen, l'addio (polemico) al team

La Formula 1 continua a correre velocissima, anche dopo la fine del campionato. Neanche il tempo di commentare il titolo Mondiale di Lando Norris, che c'è da mettere a referto un'altra notizia clamorosa ed epocale per la storia della massima serie automobilistica: dopo aver dato l'addio negli ultimi mesi a tutti i vecchi dirigenti, da Adrian Newey a Jonathan Wheatley, da Rob Marshal all'ex team principal dei record, Christian Horner, la Red Bull Racing chiude definitivamente i conti con il glorioso passato e volta pagina ufficializzando l'uscita di scena di Helmut Marko. L'ex pilota austriaco, 82 anni, ancora sotto contratto in teoria per tutta la stagione 2026, ha infatti deciso di dimettersi dal suo ruolo di dirigente-consulente per la scuderia di Milton Keynes. 

Chi è Helmut Marko

A comunicarlo è la stessa squadra anglo-austriaca, che conferma quindi a tempo di record le voci che si erano iniziate a diffondere a mezzo stampa già poche ore dopo la bandiera a scacchi del GP di Abu Dhabi, vinto da Max Verstappen senza però riuscire a completare la clamorosa rimonta in classifica nei confronti di un Norris in grado di festeggiare il primo titolo in carriera con soli 2 punti di vantaggio. Negli ultimi 20 anni Helmut Marko era stato prima braccio destro e amico fraterno del grande patron della Red Bull, Dietrich Mateschitz, morto nel 2022, e poi vulcanico, energico e mai banale scopritore di talenti, padre padrone del glorioso Red Bull Junior Team che ha portato in Formula 1 profili come quelli di Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo, Carlos Sainz, Pierre Gasly, Alex Albon e, soprattutto, Max Verstappen.

Sua fu ad esempio la scelta nel 2015 di promuovere - tra le polemiche dell'ambiente - il super talento olandese nell'allora team Toro Rosso (oggi Racing Bulls dopo una breve parentesi col nome AlphaTauri) facendolo debuttare in Formula 1 a poco più di 17 anni d'età. Una scelta coraggiosa e un po' folle, ma lucidissima nella visione generale, che ha permesso al campione di scrivere e riscrivere ogni tipo di record possibile e immaginabile, nonché di diventare oggi, a soli 28 anni, uno dei veterani tra i piloti in attività con tanti successi già in bacheca nonostante l'ancora giovane età. L'esempio più palese del grande fiuto di Marko per i talenti del volante e anche per gli affari, sviluppato negli anni in cui lui stesso era un pilota di Formula 1 prima del ritiro forzato da un incidente che gli fece perdere la vista da un occhio mettendo fine alla sua carriera in macchina nel GP di Francia del 1972.

Più recentemente, Marko era stato peraltro anche al centro della faida interna al box della scuderia anglo-austriaca, dopo essere entrato in rotta di collisione nel corso del campionato 2024 (insieme a Jos Verstappen, papà di Max) con l'allora team principal Christian Horner. Con il licenziamento del manager inglese si pensava che fosse stata proprio la ''fazione austriaco-olandese'' ad aver avuto la meglio, ma evidentemente quella battaglia di potere si è chiusa in realtà senza un vero vincitore, visto che entrambi sono usciti dall'azienda nel giro di sei mesi.

L'addio alla Red Bull Racing

''Sono coinvolto nel mondo degli sport motoristici ormai da sessant'anni - spiega Helmut Marko nel comunicato ufficiale della Red Bull - e gli ultimi vent'anni trascorsi in questa squadra sono stati un viaggio straordinario e di grande successo. È stato un periodo meraviglioso, che ho potuto contribuire a plasmare e condividere con tante persone di talento. Tutto ciò che abbiamo costruito e realizzato insieme mi riempie di orgoglio. Il fatto di aver mancato per un soffio il campionato mondiale in questa stagione mi ha commosso profondamente e mi ha fatto capire che ora è il momento giusto per me, personalmente, di chiudere questo capitolo molto lungo, intenso e ricco di successi. Auguro all'intero team un successo continuo e sono convinto che l'anno prossimo lotteranno nuovamente per entrambi i titoli mondiali''

''Helmut mi ha comunicato la sua intenzione di lasciare il ruolo di consulente motorsport - aggiunge l'amministratore delegato della galassia sportiva Red Bull, Oliver Mintzlaff - alla fine dell'anno. Sono profondamente dispiaciuto per la sua decisione, poiché è stato una figura influente per oltre due decenni e la sua partenza segna la fine di un'era straordinaria. In oltre 20 anni, Helmut ha ottenuto meriti incomparabili per il nostro team e per l'intera famiglia Red Bull motorsport. Ha svolto un ruolo decisivo in tutte le decisioni strategiche chiave che hanno reso la Red Bull Racing ciò che è oggi. Una squadra pluricampione del mondo, motore dell'innovazione e pietra miliare del motorsport internazionale. Il suo istinto per i talenti eccezionali non solo ha plasmato il nostro programma junior, ma ha anche lasciato un impatto duraturo sulla Formula 1 nel suo complesso. Nomi come Sebastian Vettel e Max Verstappen rappresentano i numerosi piloti che sono stati scoperti, sostenuti e guidati verso il vertice sotto la sua guida. La sua passione, il suo coraggio nel prendere decisioni chiare e la sua capacità di individuare il potenziale rimarranno indimenticabili''.

''Dopo una lunga e intensa conversazione - conclude Mintzlaff - ho capito che dovevo rispettare i suoi desideri, poiché ho avuto l'impressione che fosse il momento giusto per lui per compiere questo passo. Anche se la sua partenza lascerà un vuoto significativo, il nostro rispetto per la sua decisione e la nostra gratitudine per tutto ciò che ha fatto per la Red Bull Racing superano di gran lunga questo aspetto. Helmut Marko ci mancherà profondamente, sia dal punto di vista personale che professionale. Gli auguriamo tutto il meglio per il futuro e speriamo che rimanga strettamente e calorosamente legato al team''.

I reali motivi della separazione anticipata

Al di là delle parole di circostanza, sembrerebbe invece che proprio tra Mintzlaff e Marko si sia consumata una progressiva rottura nelle scorse settimane. Secondo quanto riportato nei giorni scorsi dal The Telegraph, dapprima la nuova dirigenza della squadra non avrebbe apprezzato la scelta dell'ex pilota austriaco di promuovereArvid Lindblad in Racing Bulls per il 2026, e poi avrebbe criticato anche l'intenzione di ingaggiare il giovane - fuoriuscito da poco dall'Academy McLaren - Alexander Dunne facendogli firmare un preaccordo poi stralciato dalla squadra attraverso il pagamento di pesanti penali. Infine, la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stata il commento negativo sull'errore di Andrea Kimi Antonelli negli ultimi giri del GP del Qatar, pubblicamente accusato da Marko (che aveva poi chiesto scusa nei giorni seguenti) di aver volutamente lasciato passare Lando Norris.

Ricostruzioni che lo stesso Helmut Marko ha smentito nelle scorse ore. La sua figura in Red Bull al momento non sarà comunque rimpiazzata. 

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Pubblicato da Alessio Ricci, 10/12/2025
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