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F1 2024

Horner e Ben Sulayem: scandali e destini incrociati


Avatar di Luca Manacorda , il 06/03/24

1 mese fa - I due casi che hanno scosso la F1 potrebbero essere collegati

Horner e Ben Sulayem: scandali, lotte di potere e vendette
Mentre in Arabia Saudita si preannuncia un altro weekend testo, i due casi che hanno scosso la F1 potrebbero essere collegati

Preoccupata per un anno che potrebbe risultare monotono in pista dopo il dominio mostrato da Max Verstappen nella prima gara della stagione, la F1 si trova a vivere settimane particolarmente movimentate e ricche di sorprese fuori dai circuiti. Mentre lo scandalo che ha travolto Chris Horner, team principal, non accenna a placarsi, ora anche il presidentde della FIA Mohammed Ben Sulayem finisce nell'occhio del ciclone.

HORNER, SCONTRO FINALE? In questo fine settimana il Circus si sposta in Arabia Saudita, dove si disputa il secondo gran premio del 2024. Il circuito di Gedda farà da teatro a un nuovo capitolo della vicenda che coinvolge il team campione del mondo in carica e che vede schierate agli antipodi le due fazioni che si contendono il controllo della Red Bull. Da un lato il detentore di maggioranza tailandese (51%) nonché figlio di uno dei due fondatori del colosso delle bevande energetiche, Chalerm Yoovidhya, sostenitore di Horner. Dall'altra gli stakeholder austriaci (il 49% di quote è detenuto da Mark Mateschitz, figlio dello scomparso Dietrich) che di fatto guidano l'impero economico, che vorrebbero la testa di Horner e che sono rappresentati dal nuovo co-CEO Oliver Mintziaff. Quest'ultimo è atteso in Arabia Saudita durante il weekend, mentre Yoovidhya è già stato visto portare il proprio supporto a Horner nel GP Bahrain della scorsa settimana.

F1 2024, GP Bahrain: Chris Horner con Chalerm Yoovidhya e moglie | Foto XPB F1 2024, GP Bahrain: Chris Horner con Chalerm Yoovidhya e moglie | Foto XPB

LA VARIABILE JOS E IL GOSSIP Il weekend dunque potrebbe essere particolarmente teso in casa Red Bull. Nel frattempo le speculazioni sulla vicenda si sprecano. Negli ultimi giorni è stato Jos Verstappen a rincarare la dose, mostrandosi come uno dei principali detrattori di Horner: ''È lui il problema, deve andarsene'' ha dichiarato l'olandese al Daily Mail. Una situazione che mette in clamorosa discussione il futuro del figlio Max, che secondo la testata tedesca Auto Motor und Sport sarebbe addirittura in pole position per il sedile che verrà liberato da Lewis Hamilton in Mercedes a fine anno. Nei giorni scorsi Horner ha incontrato il manager di Verstappen, Raymond Vermeulen, per una riunione che non tutti gli addetti ai lavori ritengono si sia conclusa bene. Le voci si inseguno all'impazzata, dando spazio anche al gossip più incredibile: dalla Spagna, Marca rilancia spiegando come il nervosismo di papà Jos sia addirittura legato al fatto che la dipendente oggetto delle presunte attenzioni di Horner fosse la sua amante.

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PARTNER SCONTENTI Insomma, una situazione poco edificante che stride con i risultati strepitosi degli ultimi anni. Ford, che fornirà i motori a Red Bull a partire dal 2026, ha già espresso il suo malcontento a riguardo, augurandosi che il team faccia chiarezza e chiuda la questione il più rapidamente possibile. Sulla stessa frequenza d'onda l'attuale partner motoristico, Honda. La casa giapponese ha chiesto trasparenza sulla vicenda, indicando come sia arrivato il momento di affrontare di petto la questione. Koji Watanabe, presidente di HRC, ha specificato: ''Non abbiamo ricevuto alcuna spiegazione diretta da parte della Red Bull in merito a questa questione''.

LA BUFERA SU BEN SULAYEM Non bastasse il caso Horner, questa settimana la F1 è stata travolta da un altro scandalo. A rimanere coinvolto è nientemeno che il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem. Due le accuse mosse nei suoi confronti: l'emiratino avrebbe interferito per togliere (come poi avvenuto) la penalità di 10 secondi che nel GP Arabia Saudita 2023 aveva fatto perdere il podio a Fernando Alonso e avrebbe cercato di far saltare l'approvazione del circuito sede del GP Las Vegas. Due episodi, sopratutto il secondo, che ben rientrano in quella lotta di potere tra FIA e Liberty Media già emersa negli scorsi anni, tanto che Ben Sulayem giusto un anno fa aveva comunicato pubblicamente di voler fare un passo indietro per non interferire nell'organizzazione del Mondiale di F1. Un portavoce della Federazione al momento si è limitato a confermare che un'indagine è in corso, ma senza fare nomi: ''La FIA conferma che il Compliance Officer ha ricevuto un rapporto che dettaglia le potenziali accuse che coinvolgono alcuni membri dei suoi organi direttivi''.

F1: Mohammed Ben Sulayem (FIA) e Stefano Domenicali | Foto: XPB F1: Mohammed Ben Sulayem (FIA) e Stefano Domenicali | Foto: XPB

CASI COLLEGATI? L'ultimo colpo di scena di questi giorni riguarda la possibile connessione tra lo scandalo Horner e le accuse mosse a Ben Sulayem. Ralf Bach e Bianca Garloff dell'emittente tedesca Sport1 hanno rilanciato una clamorosa indiscrezione: ''Si dice che Horner abbia minacciato di trascinare altri protagonisti alla rovina se avesse perso il lavoro''. Una ricostruzione tutta da verificare, ma che evidenzia ancora una volta come l'attuale F1 si appresti a vivere altre giornate turbolente e ricche di colpi scena. Al momento, purtroppo, più fuori dalla pista che dentro.


Pubblicato da Luca Manacorda, 06/03/2024
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