Un addio improvviso
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno nella mattinata del 9 luglio: Christian Horner non è più il team principal della Red Bull Racing. Martedì 8 luglio, alle 11 del mattino, il personale della scuderia è stato informato ufficialmente della fine del lungo regno del manager inglese, in carica fin dal debutto della squadra in Formula 1 nel 2005. Il licenziamento, non ancora comunicato ufficialmente, anticipato dalla stampa tedesca e confermato da Red Bull, ha effetto immediato. Nonostante un contratto in scadenza nel 2030, Horner è stato rimosso in seguito a una riunione straordinaria tra i vertici della compagnia: Chalerm Yoovidhya, Mark Mateschitz e Oliver Mintzlaff, quest’ultimo tra i principali promotori della scelta.
BREAKING: Christian Horner is to exit Red Bull Racing with immediate effect#F1pic.twitter.com/v50mwnBlV6
— Formula 1 (@F1) July 9, 2025
I motivi della rottura
Tre sarebbero le cause principali alla base dell’uscita: placare il malumore di Max Verstappen, frustrato dall’attuale situazione tecnica; contrastare l’eccessivo accentramento di potere da parte di Horner, ormai malvisto dai vertici; e infine, gestire con anticipo gli strascichi dello scandalo interno che lo aveva coinvolto nel 2024. Anche se era stato scagionato, la vicenda rischiava di riaccendersi con il processo previsto per il 2026. Sul piano sportivo, inoltre, Red Bull attraversa un periodo complicato: quarta nel mondiale costruttori 2025, ha perso pezzi fondamentali come Adrian Newey e Jonathan Wheatley, mentre la monoposto ha mostrato segnali di regressione già dalla scorsa stagione.
Un futuro tutto da scrivere
A raccogliere l’eredità di Horner sarà Laurent Mekies, ex Racing Bulls, mentre Alan Permane prenderà il suo posto nella scuderia satellite. Mekies eredita una squadra di successo – otto titoli piloti e sei costruttori con Horner al timone – ma in evidente fase di transizione. L’incertezza tecnica, il progetto ambizioso con i motori Red Bull Powertrains in collaborazione con Ford e le voci su un possibile addio di Verstappen (corteggiato da Mercedes) rendono il futuro della scuderia tutt’altro che lineare. Dopo due decenni di dominio e leadership carismatica, si apre ora un nuovo capitolo per la casa austriaca, e sarà tutto da scrivere.
20 years, 14 titles 🏆
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