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Formula 1: arriva il film sulla Ferrari 312B


Avatar di Marco Congiu , il 14/06/17

6 anni fa - Rivive il mito della monoposto di Forghieri a "motore piatto"

Formula 1: arriva il film sulla Ferrari 312B

La Ferrari 312B ha rappresentato una rivoluzione nel mondo della F1: fu la prima dotata di "motore piatto"

MOTORE PIATTO La Ferrari 312B nasce nel 1970 dal genio di Mauro Forghieri. Il leggendario progettista ebbe l'intuizione di installare a bordo della vettura di Formula 1 un motore a 12 cilindri contrapposti - "piatto", come ama ripetere egli stesso - per abbassare ulteriormente il baricentro della vettura e renderla più facile da pilotare, mantenendo invariati i rapporti di potenza rispetto ai V12 standard. Un guagadno niente male, non c'è che dire. Nell'anno del debutto, Jacky Icks e Clay Regazzoni lottano per il titolo mondiale di F1, che andò poi postumo - primo e unico caso nella storia - a Jochen Rindt, scomparso a Monza durante le qualificazioni del Gran Premio d'Italia. Proprio dalla 312B videro la luce alcune delle monoposto più belle e vincenti della sotria del Cavallino Rampante. Ma andiamo con ordine.
 
DAL MITO AL FILM Se è vero che negli anni '70 la Ferrari dominò quasi in lungo e in largo, con i titoli mondiali di Lauda e Schecker, è altrettanto vero che il ricordo di quegli anni è tornato in auge anche grazie al film Rush di Ron Howard del 2013. E proprio un film vuole raccontare la storia della leggendaria Ferrari 312B. Sotto la regia di Andrea Marini, la pellicola vedrà la luce nei prossimi mesi di lavorazione, per poi debuttare in Italia dal 9 all'undici novembre prossimi e in altri 50 paesi del resto del mondo. 
 
RITORNO ALLE CORSE Il film racconterà la storia di un sogno: ritornare alle corse con la Ferrari 312B. Ovviamente, è impossibile sperare di confrontare direttamente la Rossa con le altre monoposto della F1 moderna, quindi verrà schierata all'Historic GP di Montecarlo, dopo essere stata nuovamente affidata alle sapienti cure dell'ingegner Forghieri e prima di tornare nuovamente tra le mani di Paolo Barilla, ex pilota. 

Pubblicato da Marco Congiu, 14/06/2017
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