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Autonomous driving

Auto senza conducente, una patente ad hoc per (non) guidare?


Avatar di Lorenzo Centenari , il 17/04/18

6 anni fa - Dovremo essere vigili anche con pilota automatico attivo. Ecco perché

Auto a guida autonoma, servirà una patente speciale per (non) guidarla

Dovremo mantenere un alto grado di vigilanza anche con pilota automatico inserito. Possibile anche riforma delle licenze di guida

GUIDA (NON SEMPRE) AUTONOMA Sbaglia chi è convinto che, un giorno che la guida autonoma sarà realtà, potrà mettere in moto, e subito dopo appisolarsi sui sedili. Non potrà nemmeno immergersi nella propria lettura preferita, né guardare la tv o scrollare il display del proprio smartphone per curiosare i social network. L'auto senza conducente imporrà comunque un alto tasso di attenzione, e i trasgressori verranno sanzionati. Perché la guida autonoma non è infallibile. E in caso di emergenza, chi siede al posto guida dovrà sempre essere in grado di riprendere i comandi in pochi istanti.

LEGGI ANTI-DISTRAZIONE Una ricerca di Venturer, consorzio britannico che studia sistemi di guida autonoma e connettività per l'auto del futuro, giunge alla seguente conclusione: nessun livello di autonomous driving, nemmeno il più avanzato (Level 5), solleverà mai il guidatore almeno da un minimo grado di responsabilità di ciò che accade a bordo e all'esterno del veicolo. La diffusione di massa di self driving cars dovrà perciò essere accompagnata sia da campagne di sensibilizzazione e di educazione, sia anche da un pacchetto di leggi ad hoc.

FUORI STRADA IN 2 SECONDI La progressiva conquista di autonomia da parte delle automobili avrà forti implicazioni sulla capacità di attenzione degli utenti comuni. E in caso di pericolo, l'abitudine a non prestare attenzione alla marcia potrebbe in futuro rivelarsi un'autentica piaga stradale. Test specifici dimostrano tra l'altro come il conducente di un'auto a guida autonoma, prima di riprendere il controllo totale del mezzo, abbia bisogno di circa 2 secondi di tempo. Significa che a 80 km/h, in circostanze di emergenza l'auto può avanzare fuori controllo anche per 45 interminabili metri.

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AUTONOMOUS DRIVING LICENSE La guida autonoma comporterà una rivoluzione della mobilità senza precedenti, e della quale la comunità scientifica e industriale sta maturando coscienza un passo alla volta. Ecco perché il britannico Institute for Transport Studies ha già proposto di riformulare il percorso stesso per ottenere la licenza di guida. Le autoscuole dovranno riprogrammare la propria formazione, mentre anche l'esame stesso di idoneità dovrà misurare le abilità del candidato sotto una prospettiva differente rispetto ai giorni nostri. Come, appunto, riprendere i comandi dell'auto nel minor tempo possibile.

CAPITOLO ASSICURAZIONE Lo studio di Venturer tocca infine il tema RC Auto. In caso di incidenti che coinvolgessero auto a guida autonoma, la sfera assicurativa già avrebbe accettato la prassi del risarcimento sia al proprietario, sia al costruttore. Quale che sia, di volta in volta, il responsabile diretto del sinistro. Ma esisterebbe ancora una zona grigia: quando cioè il guidatore avesse avuto il tempo sufficiente per riprendere il controllo. Anche i costi delle polizze verranno riclassificati: un automobilista giovane ha tempi di reazione più rapidi che non un anziano. Minori probabilità di incidente, uguale premi più bassi.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 17/04/2018
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