Magazine auto: anteprime, attualità e Saloni | Pagina 953
Un anno a pensarci su e oggi il via libera. La peugeottina si farà, deciso. Così come l'abbiamo vista al Salone di Parigi lo scorso anno (si chiamava Sésame), con l'aspetto da monovolumino e le porte scorrevoli. Il debutto sempre a Parigi, autunno 2004, poi il via alle vendite.
Sarà la nuova Lupo? Volkswagen smentisce. Ma le nostre fonti sembrano piuttosto sicure: dal 2005 sostituirà la piccola di Casa. E in effetti la Fox, sembra destinata ad attraversare l'atlantico (è infatti stata presentata in Brasile qualche settimana fa) per invadere l'Europa. A fianco - meglio, al di sotto - ...
Uno spot per ricordare a tutti di controllare i pneumatici. Intenti assolutamente non-commerciali, piglio ironico - e l'immancabile tocco sexy - per descrivere una situazione potenzialmente molto pericolosa. Lo vedremo in TV da dicembre, con una protagonista che alle telecamere è abituata: Alessia Merz.
Della serie "hanno la faccia come il... posteriore". E' l'ultima tendenza jap in fatto di design automobilistico: le estremità così somiglianti da rischiare di confondere il davanti con il dietro e un abitacolo simmetrico che in un attimo si trasforma in camera con vista. A 360 gradi.
Un'esperienza simile a quella in sella ad una moto da enduro o ad una dune buggy: sole, vento nei capelli, sport estremi.
Non si può sbagliare: il coefficiente di penetrazione aerodinamica di 0,19 che stabilisce un nuovo record mondiale lascia pochi dubbi sulle reali intenzioni di questa vettura sperimentale.
Ha il muso arrabbiato di una sport-utility che vuole mangiarsi gli ostacoli. E gli scarponi adatti per la montagna. Eppure è lunga come una piccola da città: una Citroën C3 con la faccia da mutante, insomma.
Si attacca alla spina come un condizionatore domestico. È elettrica, e talmente piccola che quattro adulti non ci entrano. Ma il musetto è molto più aggressivo di quello di una Smart.
Chissà se qualche costruttore seguirà questa strada Tra una Smart da due posti e due metri e mezzo e una Panda da quattro passeggeri e tre metri e mezzo, ci doveva essere per forza qualcuno che si immaginasse una terza via.
Un'auto molto "beach", molto "fun", molto "trend", e anche, perché no, molto "frog", non solo per il colore, ma anche per il nome, lo stesso di un'auto da spiaggia Renault di una quindicina di anni fa.
Sarà la nuova Ibiza? Chissà. Di sicuro le future Seat saranno così: con una linea da fare girare la testa. E fra i cromosomi c'è anche la A di Audi.
Buon sangue non mente: Nissan è da qualche anno nell'orbita Renault, e i risultati si fanno vedere. In alcuni casi, con evidenza eccessiva: la C-Note non nasconde la sua parentela con quella berlina media a due volumi rispondente al nome di Mégane.
La Panda, passaparola. Quella nuova, anzi nuovissima. Potrebbe essere così l'auto del futuro. Flessibile, sicura quanto basta, parca nei consumi. E da oggi anche ecologica, a emissioni nocive uguali a zero. C'è solo un difetto. E' l'unico esemplare e non è in vendita.
Toglietevi quel sorrisino dalla faccia, per favore. Siamo seri. Nonostante il nome con assonanze imbarazzanti, la Fuga è un auto, è bella e fa mostra di sé al salone di Tokio. E non ci stupiremmo se fosse l'anticipazione di qualche modello di futura produzione.
Il nome sembra dire tutto: Nissan è in cerca di tranquillità. E se per quanto riguarda il conto economico sembra averla trovata, grazie all'aiuto di mamma Renault e all'impegno dell'amministratore delegato Carlos Ghosn, dal punto di vista del design c'è ancora un po' di confusione e di tensione nell'aria.
S-Ride, guida da S. Una S che secondo i progettisti riprende quella delle moto - Suzuki naturalmente. Almeno nelle intenzioni: due posti uno dietro l'altro, cupolino aerodinamico e styling da mordere le curve. Senza piegare però.
Il nome forse farà arrabbiare qualcuno dalle parti di Longbridge. Ma iniziali a parte questa piccola Suzuki non ha niente in comune con le blasonatissime fuoristrada Rover. A partire dalla lunghezza, che eguaglia una city-car coreana.
Il più interessante e credibile dei tre prototipi presentati da Toyota. Una berlina-monovolume dalle linee tese e sportive che, grazie all'alimentazione ad Idrogeno-fuel cell, riesce ad offrire soluzioni di design e abitabilità non in contrasto l'uno con l'altra (qualcuno ha detto Avantime?).
Sembra il pullmino di Barbie: forme tondeggianti, aspetto plasticoso e colori fluo presi in prestito da un mobile Kartell. Ma le frivolezze da salone nascondono una tecnologia ben più sostanziosa.
Non fatevi ingannare dai paroloni: la RX Concept con Hybrid Synergy Drive prova a camuffare la tecnologia ibrida in una linea da SUV ormai conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Quella della RX300.
E così anche Lexus prepara il suo "vetturone". Si prende una station wagon, la si rende un po' più alta, con le ruote un po' più grandi, le si dona una bella linea filante e trendy, oltre che una serie di accorgimenti che facciano tanto praticità e viaggio comodo, e ...
La sigla spiega tutto: è la futura berlina del marchio Toyota dedicato alle auto di lusso. Lexus Future Sedan, appunto.
Una cabina-uovo, con due occhi per fari che ricordano qualche insetto di un film d'animazione, le ruote anteriori senza mozzo, prese a prestito da un prototipo di Sbarro degli anni ottanta, e quelle dietro, luminose, rubate alla moto di Tron.
L'auto per i Beach Boys del 2004. Oppure per tutti i giovani metropolitani che vogliono un mezzo molto active ma sono stanchi di lottare all'ultimo metro per il parcheggio. Più corta di una Seicento, più pulita di una Vespa, molto più maschile di una Smart. È la citycar di domani, ...