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Venturi Fétish


Avatar Redazionale , il 07/10/04

19 anni fa - Sportiva, di serie e a motore elettrico

La prima sportiva di serie a motore elettrico arriva dalla Francia. Ha un nome ammiccante, ma a stroncare ogni velleità d'approccio ci pensa il prezzo. Davvero fulminante...


STRAPPO ALLA REGOLA La regola che vuole che le auto a motore elettrico siano piccole utilitarie dalle prestazioni modeste ha ora la sua brava eccezione. Al Salone di Parigi ha infatti debuttato la Fétish, che la Venturi, gonfiando orgogliosa il petto, definisce la prima sportiva elettrica a essere prodotta in serie nella storia dell'automobile.

ELETTRO...CHOC I toni dell'annuncio paiono un po' trionfalistici, visto che la Fétish viene in effetti costruita a mano solo su ordinazione allo strabiliante prezzo di 540.000 euro (una miliardata abbondante di lire del vecchio conio, come direbbe l'ottimo Bonolis). Ma tant'è: questa Venturi non è più una bella statuina e, con tutte le omologazioni del caso in tasca, è ormai pronta a calcare le strade.

SPORTIVA D.O.C. Lunga 3887 mm, larga 1884 e alta 1200, la Fétish è una roadster senza troppi compromessi, a partire dal look. Complici i giochi di colore e l'ampia V che parte dalla mascherina e sale lungo il cofano, il frontale ha un aspetto rapace e molto grintoso.

VISTA DA DIETRO La coda non è certo da meno, tondeggiante e ben piantata a terra, con un ampio sfogo per l'aria nella parte inferiore. Anche i faretti tondi, i passaruota massicci, le fiancate scavate e il rollbar danno il loro bravo contributo alla causa, definendo un quadro che più sportivo non si può.

TUTTA D'UN PEZZO

L'apparenza non inganna e anche sotto la pelle si ritrovano soluzioni tecniche degne di un'auto da corsa. Il telaio è monoscocca in carbonio, con largo impiego di parti a nido d'ape e in alluminio. Le sospensioni anteriori sono a triangoli sovrapposti mentre quelle posteriori hanno uno schema multilink. I freni sono a disco mentre le ruote sono da 18" davanti e da 19" dietro.

NIENTE CATENE

Nell'abitacolo la pelle abbonda ma a dispetto del nome Fétish, non c'è traccia di latex, borchie e catene. Padrone della scena è l'enorme tunnel centrale, largo e piatto come a cassapanca, che separa senz'appello il pilota dal suo compagno di viaggio. La strumentazione è digitale, racchiusa in un cruscotto ovale di dimensioni molto contenute.

COME UN TELEFONINO

Il motore elettrico prende l'energia necessaria da 100 batterie agli ioni di litio, tecnologia largamente impiegata anche per i cellulari. Gli accumulatori sono disposti a T nella cellula centrale del telaio. E' una scelta che permette di ottenere una distribuzione dei pesi simile a quella che si avrebbe con un motore posteriore centrale, a tutto vantaggio della guidabilità. La potenza erogata è di 180 kW, con una coppia di 220 Nm.

ELETTRIZZANTE

Con un peso di soli 1100 kg, 350 dei quali relativi alle batterie, la Fétish tocca una velocità massima di 170 km/h. La Venturi dà però il meglio di sé nella canonica prova di accelerazione 0-100 km/h, superata con l'elettrizzante tempo di 4,5 secondi. Quanto basta per lasciare con un palmo di naso la maggioranza delle più accreditate sportive a benzina, turbo comprese.

GUSTOLUNGO

La tecnologia impiegata consente ottimi risultati anche sul fronte dell'autonomia, tradizionale tallone d'Achille delle auto elettriche. Con un "pieno" la Fétish percorre oltre 350 km mentre la ricarica avviene in tempi tutto sommato ragionevoli. Con a disposizione 80 ampère, le pile tornano in forma ottimale in sole tre ore e mezza, mentre con 16 ampère (la presa di casa) l'operazione si svolge in sedici ore e mezza.
Pubblicato da Paolo Sardi, 07/10/2004
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