(Contro)strategie

Jaguar caccia il capo del design: una lettura maliziosa


Avatar di Lorenzo Centenari, il 03/12/25

1 giorno fa - Licenziando McGovern, JLR ammette il fallimento del re-branding "shock"?

Licenziando McGovern, JLR ammette il fallimento del re-branding "shock"? La Jaguar rosa aveva suscitato, ehm... imbarazzo

La notizia è ufficiale, o quasi: se frequenti i siti web di auto quotidianamente (cioè: non solo quando devi cambiare auto), stamattina avrai letto dappertutto che Jaguar Land Rover ha deciso di “licenziare con effetto immediato” Gerry McGovern, storico Chief Creative Officer del Gruppo, ma soprattutto figura chiave del recente restyling radicale del brand Jaguar.

Gerry McGovern, (ex) capo del design Jaguar Land RoverGerry McGovern, (ex) capo del design Jaguar Land Rover

Non sembra essere stato esattamente il classico divorzio consensuale: voci dicono McGovern sia stato scortato fuori dall’ufficio, senza rilasciare dichiarazioni pubbliche.

Gossip a parte: proviamo a dargli un significato, alla vicenda? Appunto, ci proviamo (non siamo onniscenti).

Dal successo Evoque a Jaguar... rosa

Devi sapere che McGovern guidava il design JLR da oltre vent’anni, con un curriculum che include modelli come Range Rover Evoque, Range Rover Velar e la nuova generazione di Land Rover Defender, tutte quante impostesi come vere e proprie icone del design contemporaneo.

Range Rover Evoque (2010): un successo clamorosoRange Rover Evoque (2010): un successo clamoroso

Negli ultimi mesi, era stato McGovern a orchestrare il salto quantico di Jaguar sia verso l’elettrico, sia verso il lusso “avanguardistico”: nuovo logo, nuova identità visiva e l’idea di un marchio profondamente rinnovato, incarnata soprattutto nella concept car Jaguar Type 00.

Pubblicizzato come “Exuberant Modernism” e basato sul motto “Copy Nothing”, il piano attirò l’attenzione per il suo coraggio. Ma fin da subito scatenò anche aspre polemiche: campagne evocative senza nemmeno una vettura mostrata, reazioni negative sui social, ironie riguardo al look estetico. In sintesi, pioggia di critiche per un’operazione troppo lontana dal dna tradizionale Jaguar.

Il nuovo logo Jaguar: divisivoIl nuovo logo Jaguar: divisivo

Forti tensioni attorno al Gruppo, ma anche risultati non all’altezza delle attese: in tanti, ora, interpretano l'uscita di McGovern come parte di una più ampia “rifondazione” sotto la guida del nuovo CEO PB Balaji (ex CFO di ''mamma'' Tata Motors), entrato in carica nelle scorse settimane.

Cosa implica (verosimilmente) per Jaguar

Dietro l’addio lampo di McGovern si intravede una operazione di facciata con più piani di lettura.

McGovern era divisivo. Per alcuni, un visionario. Per altri, il responsabile del ''disastro rosa”. La sua uscita può essere interpretata come atto di mea culpa strategico per riappacificare il mercato.

Il cambio al vertice rifletterebbe insomma una correzione di rotta: da rebrand audace a un approccio più conservativo, incentrato su vendibilità ed equilibrio tra heritage e novità.

Infine, il tempismo suggerisce che l’addio fosse già scritto: con l’arrivo di PB Balaji la linea creativa (e culturale) di JLR doveva cambiare. E McGovern, simbolo di quella era “ribelle”, era incompatibile con la nuova governance

McGovern capro espiatorio?McGovern capro espiatorio?

Ora: chi sarà il successore, e con quale filosofia di design? Un ritorno all’eleganza classica, una re-interpretazione più sobria del lusso elettrico, nessuna delle due cose?

Inoltre: quanto influirà questo terremoto sul lancio commerciale di Jaguar Type 00 e degli altri nuovi modelli EV? Possibile ritardo o mutamento estetico sostanziale?

Infine: sarà solo un epilogo, o l’inizio di una serie di “teste alte” rotolate in casa JLR?

Ti piacciono i romanzi gialli, vero? Ben più di una Jaguar rosa, vero?

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Pubblicato da Lorenzo Centenari, 03/12/2025
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