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Nissan GT-R


Avatar Redazionale , il 17/10/07

16 anni fa - Ritorna un mito sportivo orientale

Ritorna un mito sportivo orientale, non solo per i fanatici della serie. La Gran Turismo Racer su base Skyline promette sogni e batticuore, e di giocarsela alla pari con star come la 911 Turbo e Corvette Z06. A una settimana dal debutto iniziano a trapelare immagini e dettagli.

BENTORNATA In tanti la aspettavano. Molti la sognavano.Dopo l'antipasto estetico della Proto (2005) tutto è pronto per il ritorno in grande stile della GT-R. Il debutto è programmato tra una settimana, al Salone di Tokyo, ma come al solito in rete iniziano a circolare più o meno clandestinamente alcune immagini. Da quelle mascherate fino al muso cattivo che campeggia nella home page del sito ufficiale, insieme al countdown e alla storia del modello. Che parla di un coupé educato e tranquillo (la Skyline, appunto, che accompagna da tanti anni la gamma Nissan e che si traveste da Infiniti su alcuni mercati) che nel tempo ha messo su carattere e forza. GT-R, con il trattino a separare la parola Racer dalle altre due, Gran Turismo. Tanto per mettere in chiaro le cose.

MUSCLE CAR E' dal 1989 che i piedoni fini si deliziano di nuovo con la sportiva in salsa jap di riferimento, esaltata per doti telaistiche e di cattiveria, dopo l'oblio degli Anni 70. Se le celebrate Case europee creano dei vestiti e dei telai sartoriali ad hoc per le celebrate supersportive, la GT-R è cosa altra. Il risultato e le ricette sono diversi. Ma lo spirito alla fine rimane lo stesso. Estremo. Un po' come le muscle car: su una base tranquilla si innestano motori strapotenti. Ma non solo. Oltre agli alettoni da videogame, invero indigesti agli esteti raffinati, i tecnici Nissan con pragmatismo tipicamente nipponico cesellano da sempre i particolari esaltanti, dal telaio alle sospensioni. Per andare forte, non solo nel dritto.

PALESTRA Le prime foto mascherate della GT-R 2008 si sono viste in rete qualche tempo fa. E non si trattava di una normale Skyline. Mascherata d'accordo, ma abbastanza veloce per corricchiare al Nurburgring insieme alle concorrenti di riferimento. Un nome a caso? La Porsche 911 turbo. Ma anche Corvette Z06 o quello che si vuole immaginare.Oggi si vedono le linee vere. Fatte di tratti maschili e definiti.

EMOZIONI STILISTICHE Basta guardarla: una coupé quasi normale, con dettagli che svelano la vera natura da racer. Pulita nel generale, cattiva nel particolare. Le branchie smodate sulle fiancate. La bocca spalancata non per fare immagine ma pensata per far respirare il motore. I due occhi affilati quasi in verticale. E dietro quattro fari tondi da vera scuola sportiva. Con quattro tubi di scarico talmente grandi e affettati da intimorire. E poi i dettagli aerodinamici. La forma piegata alla sostanza.

DOUBLE FACE I giochi di chiaroscuro, con particolari bruniti si alternano alle cromie metallizzate e parlano il linguaggio della pista. E anticipano personalità in chiaroscuro. Se si apre il bagagliaio si trovano spazi inaspettati. Che promettono una Skyline perfetta per il gentleman driver alla ricerca di emozioni per tutti i giorni. Pazienza se qualche raffinato avrà da ridire sullo stile. Gli intenditori e chi ci ha passato le notti giocando a Gran Turismo ammireranno incondizionatamente.

EMOZIONI NUMERICHE A proposito di sostanza, sul quadro prestazionale - da confermare - non mancano le promesse di mirabilie. Posto che il bello di queste auto é guidarle ed ascoltarle, uno zero-cento in 3,5 secondi e una velocità massima annunciata oltre i 300 Km/h non ammettono discussioni. Cuore del sistema un turbo da 3,5 litri con sei cilindri a V. Play again?


Pubblicato da Luca Pezzoni, 17/10/2007
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