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Atomik 500


Avatar Redazionale , il 08/06/10

13 anni fa - Mentre la Fiat lascia ancora tutti un po' con il fiato sospeso circa molti aspetti del futuro della 500 elettrica, mostrata con marchio Crhysler, in Francia c'è chi usa la stessa macchina come base per il progetto di una super(city)car davvero... "elettri

Mentre la Fiat lascia ancora tutti un po' con il fiato sospeso circa molti aspetti del futuro della 500 elettrica, mostrata con marchio Crhysler, in Francia c'è chi usa la stessa macchina come base per il progetto di una super(city)car davvero... "elettrizzante".

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L'APPARENZA INGANNA A giudicare dalle foto, questa 500 sembra un remake dei vecchi cinquini da sparo di una volta. Ruotine da soli 13 pollici, gommate addirittura 205/55 davanti e 245/50 dietro, passaruota spallati e faccia cattiva della serie "anche le citycar nel loro piccolo s'inc…" sono indizi che lasciano poco spazio ai dubbi. E invece l'Atomik 500 è qualcosa in più di un'erede magari smarmittata delle Abarth e delle Giannini.

TUNING? NO, GRAZIE Stavolta infatti il tuning non c'entra, almeno non nel senso classico, anche se nella storia della parigina Atomik le special sono un ritornello, così come nel curriculum di Monsieur Gallix, al timone di questo atelier parigino. Questa 500 è elettrica e prima di tutto attenta all'ambiente. Ciò non toglie comunque che l'aria grintosa trovi riscontro in una dotazione tecnica di prim'ordine che dovrebbe fare da presupposto a prestazioni di altissimo livello, tanto che dal quartier generale qualcuno parla della prima city supercar elettrica.

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BIMOTORE La 500 atomica monta due motori, uno sull'asse anteriore e uno su quello posteriore, per confezionare una trazione integrale permanente sui generis. Entrambe le unità sono accreditate di una potenza massima di 109 cv ma quella montata al retrotreno vanta il doppio della coppia, per una ripartizione base della forza motrice 33-67. Ad alimentare i motori ci sono modernissime batterie LiFePO4, ovvero al litio-ferro fosfato, che promettono un'autonomia di oltre 200 km con tempi di ricarica ragionevoli. Attaccati a una normale presa di corrente, in 10 ore si ripristina l'80% della carica, mentre lavorando con 380V i tempi oscillano tra un'ora e tre ore e mezza.

A TUTTA FORZA Complici un peso nell'ordine dei 1.400 kg, la Atomik 500 sbandiera un tempo inferiore ai 5 secondi nello scatto 0-100. La velocità massima è invece di 180 km/h ma solo perché la centralina tarpa le ali a un allungo che porterebbe altrimenti ben oltre i 200 km/h. A dire la verità, l'Atomik 500 ha un'aria abbastanza provvisoria ma l'esperienza insegna che talvolta le piccole realtà riescono a bruciare le tappe. La macchina potrebbe arrivare sul mercato prima ancora della 500 elettrica ufficiale del Gruppo Fiat, attesa nel 2012 con il marchio Chrysler. E intanto da Parigi fanno sapere anche che la stessa piattaforma tecnologica potrebbe essere applicata anche a modelli diversi dalla 500. Se son rose…


Pubblicato da Paolo Sardi, 08/06/2010
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