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Toyota Auris


Avatar di Mario Cornicchia , il 26/01/07

17 anni fa - Finisce in -is come Yaris e non per caso

Dal nome si capisce quanto Toyota conti sulla grande sorella della Yaris. Stile pulito, elegante ma non arrapante, qualità maison e grande spazio all'interno offerti a un prezzo a cui non si può dire di no.

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COM'E' Soltanto in Australia continua la stirpe della Corolla. Nel resto del mondo l'ultima generazione della media compatta di Toyota cambia nome. Finisce in -is come Yaris e non è un caso: la nuova generazione si presenta come una grande sorella della Yaris, moderna ed efficiente, e si propone di bissare il successo del piccolo genio. E di portare una fortuna d'oro alle casse del primo costruttore mondiale di attrezzi quattro ruotati.

AURIS, CHI? Disegnata, progettata e costruita in Europa, la Auris si presenta con una mise sobria, senza eccessi. Lamiere lisce, nasone salva pedoni da Yaris, fiancate paffute come guanciotte a mo' di muscolo e grandi luci, davanti e dietro a segnare la diversità. La linea dei vetri laterali, che sale agli estremi è l'altra firma originale. Discreta ed elegante, ma forse troppo uguale a tante altre medie e troppo sobria per competere con le sue colleghe di segmento C, vestite da sarti più audaci, nuova Fiat Bravo in primis.

PONTE SULLO STRETTO Se all'esterno Auris riserva poche sorpresestilistiche, all'interno i creativi delle tre ellissi hanno avuto carta bianca per inventare nuove forme. Liscia e piatta all'esterno e tridimensionale come nessun'altra dentro. A partire dalla consolle/tunnel centrale a ponte, una campata che parte dalla plancia e scende fino in mezzo ai sedili anteriori. Idea originale e furba per porgere tutti i comandi, dalla leva del cambio ai soliti pulsanti e pomelli da consolle centrale fino al freno a mano, a portata di mano. Ben fatto, e sotto il ponte possono dormire oggetti vari in una comoda vaschetta.

TREDDI' Anche per gli strumenti la Auris è coerente con la scelta 3D, a partire dalla forma del cruscotto con due palpebre così evidenti da sembrare una caricatura Disney di quello di un'auto sportiva. Sotto le palpebre si trovano due occhioni gialli con tecnologia Optitron, quella che fino a pochi anni fa si trovava soltanto sulle Lexus, divisi su due piani: piano basso, per contagiri e tachimetro, e un piano rialzato centrale stile torta nuziale per le informazioni accessorie, come temperatura acqua e livello carburante. Nell'insieme un gran bel cruscotto, originale e funzionale.

GENIO MEDIO Auris segue la formula Yaris anche nelle proporzioni, piccola fuori e grande dentro. Nei suoi 422 centimetri di lunghezza massima Auris racchiude un abitacolo spazioso come a volte non si trova nemmeno sulle quattro-metri-emmezzo e un bagagliaio degno di tale nome: 354 litri ampliabili facilmente, grazie al sistema Easy Flat che al tocco fa sparire gli schienali posteriori a filo piano di carico, fino a 761 litri.

CUORE NUOVO Per il lancio la Auris si presenta agguerrita sul fronte motori rispetto alla concorrenza, con due quattro cilindri a benzina e tre a gasolio. Un collaudato 1.4 da 97 cavalli e il nuovo 1.6 Dual Vvt-i da 124 cavalli a benzina verde. A gasolio 1.4 (90 cv) e 2.0 (126cv) D4-D e il 2.2 D-Cat da 177 cavalli. Cambio a cinque marce per i motori meno potenti, a sei marce per i diesel 2.0 e 2.2 e tra gli optional c'è anche l'efficace cambio manuale robotizzato a cinque marce MMT, disponibile soltanto per i due millesei .

CINQUE STELLE Toyota si è impegnata sul fronte sicurezza ad è stata premiata da EuroNCap con il punteggio massimo. La Auris in allestimento base ha una ottima dotazione di sicurezza, con airbag frontali, laterali, a tendina e per le ginocchia del pilota e controllo elettronico della stabilità Vsc con controllo di trazione TRC.

BRILLA IL SOL Per gli allestimenti Auris segue la formula collaudata di Toyota, con una versione "base", una Sol, un pacchetto Luxury e una lista di accessori. Oltre alla dotazione di sicurezza comune a tutte le Auris, la base offre radio con Cd e lettore MP3 con 4 casse, ma il climatizzatore è optional. È di serie, invece, per la Sol, automatico e bi-zona, insieme a volante e pomello cambio in pelle, stereo con sei altoparlanti e comandi al volante. I prezzi della Auris vanno dai 14.500 euro della 1.4 Vvt-i tre porte, fino ai 23.000 della 2.2 D-cat Sol 5 porte.

COME VA Le guanciotte snelliscono le fiancate, ma la Auris è un'auto alta: 152cm, un record tra concorrenti. Anche la posizione di guida è conseguentemente alta e si spiega il ponte attrezzato tra i sedili, indispensabile per non doversi munire di protesi allungatrice per raggiungere comandi e leva del cambio. Si sta un po' sul piedistallo ma non ci si sente troppo in piedi, i sedili anteriori hanno un buon supporto laterale e uno schienale molto imbottito, per sostenere i lombi, che accorcia la seduta se lo si tiene molto verticale. Le regolazioni del volante, altezza e profondità, non sono infinite ma si adattano bene alla seduta. Anche i più alti e perfino quelli con partner infedeli, poi, trovano parecchio spazio sopra la testa.

ADDIO PLANCIA PIATTA La conformazione tridimensionale della plancia oltre che originale è funzionale e piacevole. La leva del cambio è corta come quella di una sportiva ma a portata di mano come su una monovolume. I comandi sulla consolle sono più vicini che sulle plance piatte e lo schermo del navigatore satellitare è ben orientato, anche se la finiture simil-titanio della console centrale creano riflessi sui tasti che impediscono di leggere la funzione. Meno a portata di mano è la vaschetta sotto il ponte, soprattutto infingarda nel nascondere alla vista il suo contenuto. Per lo stivaggio nascosto, davanti al passeggero ci sono ben due vani, ampi e comodi.

A VISTA D'OCCHIO Gli strumenti tridimensionali sono furbi. Non sono soltanto belli da vedere, ma anche funzionali: si leggono bene grazie alla tecnologia Optitron. In ogni condizione di luce e il gioco dei due livelli riesce a tenere separate le informazioni durante la lettura, invece di impappare una serie di dati che vanno cercati ogni volta.

KNOCK KNOCK Tutto all'interno della Auris sembra fatto bene, di buona qualità, ma al tocco le plastiche sono durette, poco inclini a fare amicizia con i polpastrelli pur trasmettendo la sensazione di voler durare a lungo, fino a stufarsene. Anche su questo fronte segue la strada aperta dalla Yaris, con sostanza invariata rispetto agli standard Toyota, ma apparenza più vicina alla media.

CELLA DI ISOLAMENTO Tocco dei materiali a parte, la Auris trasmette unapiacevole sensazione di qualità, con comandi precisi e dal buon feeling e montaggi rigorosi. L'isolamento dall'esterno è degno del segmento del mercato superiore, la strada scorre liscia e silenziosa sotto il fondoschiena e in corsa soltanto qualche fruscio aerodinamico turba il comfort offerto da Auris.

EASY DRIVING Il comfort di marcia va di pari passo con la facilità di guida, grazie a un telaio sicuro, mai sfacciato nelle reazioni anche quando si cerca di stuzzicarlo. Le ruote sembrano attratte magneticamente dall'asfalto anche quando la strada fa di tutto per evitare il contatto. Freni sempre adeguati, facili da dosare e votati al lavoro duro. Cambi ottimi per la posizione, la leva corta e la facilità con cui si selezionano le marce, nella guida al passo come nelle cambiate violente.

MILLESEI Il nuovo motore a benzina non fa rimpiangere la coppia di un buon turbodiesel moderno, sempre pronto a reagire anche quando si tende a farlo sonnecchiare con marce alte e bassi giri. È sempre molto disponibile, promette consumi da utilitaria (Toyota dichiara 14 km/litro nel ciclo combinato e 11,5 in città) ed è silenzioso fino a quando non si preme a fondo sull'acceleratore e lo si fa salire di giri.

2.0 DIFORDI Motore ideale per Auris se non si preferisce orientarsi verso il millesei a benzina fatto due conti sulla differenza di prezzo. Ha la giusta potenza e coppia per andare veloci quando si ha fretta o al passo quando si marcia nel traffico e non si vuole dedicare l'attività di troppi neuroni alla guida. È sempre molto silenzioso e assolutamente attento a non trasmettere la minima vibrazione all'abitacolo.


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Pubblicato da M.A. Corniche, 26/01/2007
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Engine of the year 2008: da 2.0 a 2.5 litri