Peugeot Polygon Concept è la nuova concept car con cui la Casa del Leone svela il suo manifesto per la mobilità di domani.
Compatta (meno di 4 metri), dinamica e audace come solo le show car possono essere, ricerca una sintesi tra tecnologia, sostenibilità e piacere di guida.
Lo fa introducendo lo Steer-by-Wire, ossia lo sterzo elettronico che collega il volante con le ruote solo attraverso cavi elettrici. Niente piantone dello sterzo! Questa formula ha lo scopo di rendere l'auto più agile, più divertente e a prova di futuro. Guarda qui sotto la presentazione video ufficiale (in inglese) di Peugeot Polygon Concept.
- Peugeot Polygon Concept: la presentazione in video
- Il volante Hypersquare
- Il debutto su Fortnite
- Precedenti famosi di auto con lo sterzo elettronico
- Un i-Cockpit reinventato
- Design colorato e interni modulari
- Ma perché si chiama Polygon?
Peugeot Polygon Concept: la presentazione in video
Il volante Hypersquare: addio alla tradizione
Polygon non è solo un esercizio di stile, ma una concept car reale e funzionante, già testata su strada e — curiosamente — presentata in anteprima su Fortnite, nell’isola digitale “Polygon City”. Perché il futuro, prima di arrivare sulle strade, passa ormai dal metaverso: guarda il video più in basso.
Guardandola, l'occhio cade sul volante quadrato Hypersquare. Comodo o scomodo? Certo, per fare manovra con le auto normali, il volante rotondo è ancora il top, ma le cose cambiano quando il comando manuale sia abbinato alla tecnologia Steer-by-Wire, che elimina ogni collegamento meccanico tra volante e ruote.
Ci pensano gli attuatori elettronici a cambiare il rapporto di demoltiplicazione tra volante e sterzatura delle ruote secondo le circostanze, per esaltare reattività e precisione tra le curve; stabilità a velocità elevate e movimenti e sforzi ridotti in manovra.
A bassa velocità bastano piccoli movimenti per parcheggiare o manovrare — solo 170° di rotazione per lato (meno di mezzo giro), contro i tre giri completi di un volante tradizionale. In autostrada, invece, il sistema regola automaticamente il rapporto di sterzo, rendendo il tutto più stabile e naturale.
Peugeot Polygon Concept: il debutto su Fortnite
Precedenti famosi di auto con lo sterzo elettronico
Questo tipo di controllo è ispirato all’aeronautica, con un feeling che filtra le vibrazioni indesiderate ma lascia percepire la strada. E certo Peugeot non è la prima a proporlo. Prima di lei, anzi di tutte quante, è stata la berlina sportiva premium Infiniti Q50 (gruppo Nissan) ad averlo di serie.
E con vari sistemi, anche altri marchi hanno cercato di rendere variabile il rapporto di sterzo. BMW l'aveva chiamato Active Steering e l'aveva introdotto sulla Serie 5 nel 2003.
Dei due, lo sterzo Infiniti era più radicale e permetteva anche un'integrazione della risposta del volante con il controllo di stabilità ESP. Proprio come desiderato, eliminava le vibrazioni, ma così facendo faceva sparire anche molte delle informazioni tattili che aiutano a sentire meglio la guida.
E se alla fine il sistema Infiniti non ha avuto seguito (con il marchio giapponese che è pure uscito dal mercato italiano qualche anno fa) il sistema BMW non ha avuto miglior fortuna: qualche problema di affidabilità di troppo ha dimostrato che si trattava di una soluzione complicata a un problema inesistente.
Ma tant'è, Peugeot Polygon ci riprova e quando arriverà il modello di serie che adotterà lo Steer-by-Wire, allora vedremo se la Casa del Leone avrà saputo davvero alzare l'asticella o se, semplicemente, i tempi saranno più maturi per accogliere una simile innovazione.

Un i-Cockpit reinventato
Ma lo sterzo elettronico non è l'unico asso nella manica della Polygon. Sulla nuova concept, il Peugeot i-Cockpit non è più solo un posto di guida, ma un ambiente immersivo.
Dietro al volante Hypersquare, infatti, il cruscotto scompare e lascia spazio a un pannello Micro-LED che riflette tutte le informazioni sul parabrezza. Uno Head-Up Display gigante, insomma, che si può leggere anche dall'esterno dell'auto per vedere, ad esempio, il livello della batteria in ricarica.
Lo schermo? Virtuale, ma gigantesco: 24 cm di larghezza per 74 di altezza, l’equivalente di un display da 31 pollici. E naturalmente personalizzabile con colori, animazioni e atmosfera interna, in sincronia con l’illuminazione esterna, in base alle modalità di guida Cruise, Fun e Hyper.

Design colorato e interni modulari
Il frontale del Peugeot Polygon Concept reinventa l’iconica firma a tre artigli. Ora i Micro-LED disegnano una grafica orizzontale dinamica che si anima tra parte anteriore e posteriore, in un gioco di luci sincronizzato.
Le forme sono pure, geometriche, tese. È il nuovo linguaggio estetico Peugeot, destinato a influenzare i modelli di serie dal 2027. Sul montante C, un display Micro-LED aggiuntivo mostra lo stato di ricarica accanto al connettore del cavo a scomparsa.
Ma soprattutto Polygon è colorata e ''infinitamente personalizzabile'', con accenti vivaci e pannelli intercambiabili, pneumatici incisi al laser e dettagli giocosi.

Uno spazio modulare e personalizzabile
Polygon Concept rompe i muri tra ergonomia e creatività. L’abitacolo, ridisegnato per ospitare il nuovo i-Cockpit, libera spazio grazie all’assenza del piantone di sterzo tradizionale. Risultato: più luce, più aria, più libertà.
Ogni passeggero anteriore può personalizzare il proprio spazio con supporti modulari per oggetti personali — smartphone, cuffie, zaini o persino skateboard.
Le porte ad ali di gabbiano XXL semplificano l’accesso e riducono il numero di componenti. Un’idea che unisce design spettacolare ed efficienza produttiva.

Sedili stampati in 3D: comfort e sostenibilità
Le sedute del Polygon Concept sono un piccolo capolavoro di ingegneria. Sono fatte di pochissimi pezzi, con una scocca in plastica riciclata R-PET, realizzata con la stampa 3D, e un'imbottitura in schiuma sagomata monopezzo, sviluppata con Sixinch e rivestita con uno strato colorato protettivo.
Il design è geometrico e pulito, impossibile da ottenere con i materiali tradizionali, ma soprattutto, quando vuoi cambiare look o forma del sedile ti basta sostituire la parte in schiuma - ci vogliono solo pochi minuti. Lo stesso vale per l’Hypersquare, i copriruota e gli elementi del cruscotto.
Tutto ciò va incontro non solo al concetto di personalizzazione senza limiti, ma anche alla sostenibilità: meno parti, più riciclo, più efficienza. Il Peugeot Polygon Concept è infatti costruito secondo principi di eco-design circolare: ogni dettaglio è ottimizzato per ridurre peso, consumo e sprechi.
Meno parti significa meno peso e maggiore efficienza, ma anche facilità di smontaggio alla fine del ciclo di vita. E naturalmente i materiali sono stati scelti ad hoc per ridurre l'impatto ambientale, tra sostanze riciclate e modalità produttive smart.
I tessuti interni, per esempio, sono realizzati da sedili Peugeot dismessi; la vernice interna sfrutta componenti derivati da pneumatici riciclati. Pavimento, soffitto e pannelli porta sono in ''tessuto forgiato'' (una lavorazione che consente texture innovative) e i copriruota sono in plastica riciclata stampati in un unico pezzo.

Ma perché si chiama Polygon?
Peugeot definisce il Polygon Concept come un’auto “con più lati” e lo dimostra con tre configurazioni principali, presentate su Fortnite:
Urban: compatta, raffinata, pensata per la città
Player: sportiva e audace, silhouette dinamica
Explorer: robusta e rialzata, pronta per l’avventura
Ogni versione esprime una personalità diversa, ma con lo stesso DNA: innovazione, stile e piacere di guida. A questo punto non vedo l'ora di scoprire il modello che per primo ne porterà su strada le soluzioni.






















