Stellantis brevetta nuovi freni a tamburo contro le emissioni
Emissioni

Stellantis torna ai freni a tamburo per frenare... le polveri sottili


Avatar di Emanuele Colombo, il 11/09/25

8 ore fa - Euro 7 e freni a tamburo magnetici: la soluzione Stellantis contro le polveri sottili

In vista della normativa Euro 7, che limita anche le emissioni dei freni, Stellantis brevetta i freni a tamburo magnetici

Il 29 novembre 2026 entrerà in vigore la nuova normativa Euro 7, che porrà un limite anche alle emissioni di particolato dei freni, con l'obiettivo di ridurre l'inquinamento da polveri sottili. Non sembra casuale che Stellantis abbia appena depositato un brevetto per una nuova tecnologia che riporta in auge una tecnologia vecchissima: i freni a tamburo. Ma con un'importante miglioria.

Freno a disco vs freno a tamburo - Foto da Spinny.comFreno a disco vs freno a tamburo - Foto da Spinny.com

Disco vs tamburo

Tutti, o quasi, sanno che i freni a disco hanno soppiantato negli anni i freni a tamburo. Nei freni a disco, ganasce idrauliche premono sui dischi in rotazione le cosiddette pastiglie: materiali d'attrito che, per frizione, rallentano il rotolamento della ruota. Tutta la meccanica è in bella vista e facile da raggiungere.

I freni a tamburo, al contrario, hanno una meccanica per così dire interna, visto che le ganasce di rallentamento sono appunto dentro a un tamburo solidale al mozzo della ruota: lo rallentano venendo spinte verso l'esterno, con un attrito che si esercita sul bordo interno della parete del tamburo.

È intuitivo capire che i freni a disco hanno una manutenzione più semplice, si raffreddano meglio e possono quindi esercitare una potenza maggiore.

Ma è anche intuitivo che, le particelle che si staccano per attrito (da cui il consumo dei freni) siano più facili da contenere in un tamburo chiuso che in un disco aperto. E secondo alcuni studi, queste particelle rappresentano addirittura il 21% delle micro polveri prodotte dal traffico veicolare.

Dove sta l'innovazione

E qui arriva l'innovazione oggetto di brevetto: gli ingegneri Stellantis propongono di applicare un sottile strato magnetico sulle superfici del sistema frenante e un magnete all'interno del tamburo: le particelle ferrose rilasciate durante l’attrito verrebbero così catturate dal magnete.

Il tutto guarda avanti, anche in direzione delle auto elettriche, che grazie alla frenata rigenerativa riducono il carico di lavoro sui freni meccanici veri e propri, nonostante il maggior peso che si portano dietro per via delle batterie.

Per questo, i freni con la trappola magnetica per le emissioni ferrose non dovrebbe richiedere una manutenzione particolare, se non la pulizia del magnete durante i normali controlli.

Il sistema non sarebbe in grado di catturare tutte le particelle (quelle non ferrose resterebbero comunque disperse nell’aria), ma rappresenterebbe un passo avanti concreto nella riduzione delle emissioni.

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Pubblicato da Emanuele Colombo, 11/09/2025
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