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Hit Parade

JD Power 2014: le auto più affidabili in USA


Avatar di Andrea  Rapelli , il 13/02/14

10 anni fa - Sul podio Lexus, Mercedes e Cadillac

La classifica JD Power ha preso in esame 41.000 proprietari di auto con 3 anni sulle spalle. Le sorprese non sono mancate.

AFFIDABILITA' Terrore degli addetti ai lavori, la classifica stilata da JD Power & Associates è ormai un vero e proprio classico. L'ultima hit parade, realizzata nel 2013 e dedicata al mercato statunitense, ha preso in esame 41.000 proprietari di auto con almeno 3 anni d'età. E le sorprese, manco a dirlo, non sono mancate.

POTENZE DELL'ASSE Ai primi due posti della classifica JD Power ci sono Lexus e Mercedes con, rispettivamente, 68 e 104 difetti segnalati ogni 100 veicoli presi in esame. Neppure gli USA, comunque, se la passano male: la Cadillac occupa fieramente il terzo gradino del podio, con 3 punti in più rispetto alla Stella. Parallelamente, sorprende notare che la Toyota, che pure utilizza la tecnologia Lexus, sia precipitata dalla quinta all'ottava piazza, dietro Honda e Lincoln.

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E L'EUROPA? Dopo l'argento di Mercedes, la prima Casa europea in classifica è Porsche, in nona posizione, seguita da Bmw (undicesima) e Jaguar, quattordicesima. Purtroppo, sotto la minacciosa linea della “media industriale di difettosità” - come la definisce JD Power – posta a quota 133, si trovano un bel po' di brand del Vecchio ContinenteAudi, Volvo, Volkswagen (158 segnalazioni), Land Rover e Mini, fanalino di coda con ben 185 guasti. Nemmeno la Corea ride, con Kia (151) e Hyundai (169) ben al di sotto della media.

PEGGIO DI PRIMA Durante le indagini, JD Power ha scoperto che uno dei maggiori motivi di insoddisfazione del cliente medio americano è legato al downsizing: i piccoli 4 cilindri turbo hanno causato un aumento delle lamentele rispetto ai vecchi e robusti motori più frazionati. Tanto che, per la prima volta da 15 anni a questa parte, la già citata “media industriale di difettosità” (133 punti) si è alzata di ben 6 lunghezze percentuali rispetto all'indagine dell'anno scorso. Riguardo all'affidabilità, insomma, c'è ancora un bel po' da lavorare.


Pubblicato da Andrea Rapelli, 13/02/2014
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