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JD Power: alto gradimento per le tedesche


Avatar di Luca Cereda , il 27/07/09

14 anni fa - Sono le tedesche quelle che danno più soddisfazione. E' quanto emerge dallo studio che valuta il gradimento dei clienti verso i nuovi modelli di auto a distanza di tre mesi dall'acquisto. L'indice di soddisfazione si alza e sopra a tutti svetta Porsche. M

Sono le tedesche quelle che danno più soddisfazione. E' quanto emerge dallo studio che valuta il gradimento dei clienti verso i nuovi modelli di auto a distanza di tre mesi dall'acquisto. L'indice di soddisfazione si alza e sopra a tutti svetta Porsche. Mentre Volkswagen e Mercedes fanno incetta di "awards".

STUDIA, STUDIA… Il laboratorio statistico di J.D. Power non conosce tregua, nemmeno in estate inoltrata. E dopo il VOSS (Vehicle Ownership Satisfaction Study), pubblica un altro dei suoi studi sul gradimento complessivo dei clienti nei confronti delle proprie auto. Stavolta l'acronimo si scrive APEAL e si legge Automotive Performance, Execution and Layout.

TRE MESI Cinque diverse voci raccolgono giudizi su vari aspetti dell'auto (motore e trasmissione, guida e maneggevolezza, estetica, comfort e praticità, plancia e comandi, impianto di ventilazione, sedili e impianto audio) per poi combinarsi in un'unica, sintetica valutazione fornita da ciascuno degli 89,900 americani intervistati: gente che ha acquistato/noleggiato un'auto di ultimo modello nel 2009, pronta a fare il punto della situazione dopo tre mesi di utilizzo.


PIACE BIONDA Dalla ricerca, e dalle classifiche successivamente stilate, emergono su tutti due aspetti interessanti. Innanzitutto che l'indice medio di soddisfazione verso i model year 2009 (modelli completamente nuovi o ridisegnati) – espresso in un punteggio millesimale - è il più alto (779) registrato da tre anni a questa parte (+11 sul punti sulla media del 2008 e +15 sue quella del 2007). Ma soprattutto, che tra gli americani e le tedesche il feeling pare essere al top: ben quattro marchi teutonici figurano tra i primi sei più apprezzati in assoluto.

DALL'ALTO AL BASSO Sul gradino più alto del podio (per il quinto anno consecutivo) svetta la Porsche, che con 869 punti stacca di una decina netta una Casa come Jaguar (859 punti) e di una quindicina un'icona autoctona del calibro di Cadillac (852 punti). Subito dietro si piazzano Audi, Bmw e Mercedes-Benz, un terzetto tutto tedesco raccolto in un fazzoletto di punti (da 846 a 837). Scendendo gli scalini della graduatoria si incontrano poi Lexus, Infiniti, Land Rover e Lincoln. Ma un'ulteriore prova dell'apprezzamento in USA verso le "valchirie” arriva dagli "awards” raccolti nelle classifiche di segmento (che non includono solo modelli nuovi o ridisegnati).

AWARDS Nelle "top 3" stilate da JD Power per ogni categoria di veicolo, nove primati su diciassette sono andati ad auto tedesche. La Samrt Fortwo (preferita a Scion XD e Honda Jazz) ha dominato il ranking della city-car, mentre tra le berline compatte ha sbaragliato la concorrenza la Mini Cooper. La Volksvagen Golf GT è la Sporty Car più gradita tra quelle a portata di portafoglio, classificate separatamente dalle sportive Premium, gruppo in cui la Mercedes SLK ha fatto incetta di preferenze (superando la Nissan Z). Proseguendo nel palmares si riscontrano i primati della Passat CC (nella categoria "Entry Premium Vehicle”), della Mercedes Classe S (nelle "Large Premium") e della Volkswagen Passat (al top tra le berline medie).

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LE ALTRE Poi c'è la Volkswagen Tiguan, giudicata la migliore dei SUV compatti. SUV (o MAV, come li chiamano gli americani) che sono stati suddivisi in quattro categorie per taglia (compact, midsize e large) e blasone (premium): manco a dirlo, tra le più costose gli americani prediligono la Porsche Cayenne, seguita a ruota dalla BMW X-5 e dalla Mercedes Classe M. Il resto dei primati sono finiti esclusivamente a modelli fuori dal nostro mercato: Dodge Challenger, Hyundai Genesis, Nissan Maxima, Ford Flex, Nissan Armada, Chevrolet Avalanche e Ford F-150 (alla pari), Honda Ridgeline e Honda Odissey.    

FACCIAMO 2 + 2? Certamente l'APEAL offre un punto di vista che è solo parziale: riflette la soddisfazione di un certo tipo di pubblico, in un preciso momento del suo rapporto con la vettura e in relazione a uno specifico mercato. E valuta l'estetica tanto quanto la qualità costruttiva, il comfort e l'efficienza di un'automobile. Tuttavia, non possiamo esimerci dallo stabilire una relazione tra questi risultati e quelli di "Engine of the Year 2009”, visto che lì – tra Volkswagen, Mercedes, Porsche e Bmw - i motori made in Germany si sono portati via 11 premi sui 12 attribuiti dalla giuria. Puro caso?

NESSO Sebbene il giudizio venga emesso da parti differenti (da un lato un segmento di clienti specifico, dall'altro i giornalisti) e, nel caso dell'APEAL, coinvolga altri parametri oltre al motore, viene difficile negare una correlazione tra i due responsi. E il fatto che l'indice di soddisfazione di un cliente dipenda molto dall'efficienza del motore,  appare abbastanza evidente.

TRE PERCHE' Non a caso lo stesso David Sargent - vice presidente dell' ”automotive research” all'interno della JD Power and Associates - ha posto l'accento proprio sui motori per spiegare i risultati dell'APEAL:  sottolineando come molti acquirenti abbiano virato verso modelli dotati di motori più efficienti nel rapporto consumi/prestazioni e come la capacità dei costruttori di assecondare questa specifica esigenza abbia influito sull'aumento medio del gradimento medio verso i model year 2009. Insieme alla diminuzione dei prezzi della benzina e all'attuale capacità delle Case di disegnare auto che favoriscano bassi consumi.


Pubblicato da Luca Cereda, 27/07/2009
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