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Revival:

Volvo Polar 2009


Avatar Redazionale , il 12/06/09

14 anni fa - Il nome è quello vecchio e la ricetta di marketing senza tempo, anche se riprende le suggestioni del passato. Tornano le Polar di Casa Volvo, in memoria della cura al gerovital applicata alla mitica station 240. Ma oggi riguarda tutta la gamma e si legge

Il nome è quello vecchio e la ricetta di marketing senza tempo, anche se riprende le suggestioni del passato. Tornano le Polar di Casa Volvo, in memoria della cura al gerovital applicata alla mitica station 240. Ma oggi riguarda tutta la gamma e si legge come "poco di più... a molto meno".


BUONE NOTIZIE In Casa Volvo hanno rispolverato una ricetta applicata vent'anni orsono alla mitica 240 station wagon che, giunta a fine carriera, conobbe ancora anni di gloria grazie ad un allestimento completo ma senza troppi sfarzi. E, soprattutto, al prezzo giusto. Ora arrivano sul mercato le Volvo Polar contemporanee: dalla C30 alla V70, passando per XC90 e V50. Tutte con un denominatore e vantaggio comune per l'acquirente: di più a meno, e senza la tristezza del low cost dichiarato.

RICETTA VECCHIA In fondo, ogni crisi nasconde delle opportunità, ci si confronta con nuove situazioni, a volte preoccupazioni, e bisogna aguzzare l'ingegno per far quadrare i conti, magari invogliando il cliente pauroso a investire nel "bene" automobile. L'operazione Polar non fa una piega ed è un grande classico del marketing, prende origine dalla più vecchia legge di mercato che ci sia: se in tanti comprano i prezzi salgono, se i clienti diminuiscono anche i prezzi scendono. Volvo si inventa un correttivo dunque, ma lo fa con classe e raffinatezza.


MEMORIE COLLETTIVE La ricetta Polar appare convincente sotto il profilo economico, ma anche dell'immagine: ha il pregio di strizzare l'occhio alla memoria storica degli aficionados del marchio svedese. Il caso Polar ha fatto scuola nel marketing automobilistico e ha cresciuto generazioni di giovani e meno giovani, desiderosi di diventare Volvisti. Prima di avventurarsi nelle memorie e nei distinguo di una ricetta che al tempo venne applicata ad un'autentica fuoriclasse, la 240, meglio buttare l'occhio sull'offerta di mezza estate.

NUMERI IMPORTANTI Non ci vuole molto a farsi un'idea, per non dire convincersi, della convenienza della nuova gamma Polar. La line up riguarda i pilastri della gamma, la compatta che voleva essere modaiola, la C30, la shick V50, la Volvo station per eccellenza, la V70, e la Suv muscolare XC90. Per tutti i gusti e per tutti i portafogli. L'allestimento speciale, per tutte, parte dalla versione Kinetic o base. Che nel linguaggio Volvo identifica il livello di ingresso, quello più spartano ma non per questo incompleto.


PIATTO RICCO? Tanto per fare un esempio, comprendono tutte dotazioni, come il controllo di stabilità e batterie complete di airbag compresi quelli a tendina (come da tradizione nessun risparmio sulla sicurezza). Su XC90 e V70 poi si aggiungono anche il Cruise Control e il clima automatico. Su tutte comunque (ad eccezione della C30) c'è il clima a controllo automatico. E i prezzi, tagliati di qualche migliaio di euro, basterebbero a ingolosire i buongustai desiderosi di auto giuste a prezzo equo.

AGGIUNTA L'aggiunta specifica Polar arricchisce il piatto, con un pacchetto ben assortito di sfiziosità e utilità assortite. Sulla V50 ci sono i cerchi in lega da 16 pollici e arriva in omaggio anche l'allestimento DRIVe con rapporti allungati e accorgimenti salvaconsumi. Sulla C30 arriva in regalo il clima elettronico, non previsto sulla Kinetic e che d'estate fa tanto comodo, oltre ai cerchi in lega e al filtro Fap sulla diesel. Sulla V70 vengono regalate modanature estetiche a completamento di una dotazione già completa, mentre sulla XC90, sempre in spirito "sicurezza", arriva l'interruttore per disattivare l'airbag del passeggero in modo da trasportare i bambini nel seggiolino.


SCONTO E OFFERTONA Nulla di travolgente, ma volendo poi arricchire la propria Polar si può attingere ad un pacchetto specifico più incline al lusso o alla dotazione da globetrotter, ad esempio con un navigatore Tom Tom specifico. E, comunque, bisogna tenere conto che confrontando i prezzi del listino si risparmiano in tutti i casi almeno 2.000 euro secchi, senza contare il valore degli optional gratuiti!

BUONA LA POLAR! A fondo pagina riportiamo le aggiunte specifiche modello per modello. Prima invece riportiamo un breve ripassino sulla Polar originale, ormai di un ventennio fa. Perché se qualcuno in Casa Volvo ha deciso che era ora di tirare fuori la ricetta taumaturgica. La motivazione si deve ad una felice intuizione di marketing nata proprio in Italia. A proposito, se la memoria non ci tradisce, siamo di fronte ad uno dei pochissimi casi, se non l'unico, di "revival marketing" automobilistico.

LE POLAR DEL TEMPO CHE FU Correva l'anno 1989. La 240 Station aveva attraversato in varie versioni i contraddittori Anni 70 e gli Anni 80 da bere, ma sempre fedele alle quattro linee base tirate col righello. E in un certo senso rappresentava una "bestia" strana anche nella gamma Volvo. Un modello talmente azzeccato e legato al marchio da continuare a vivere ed essere venduto oltre le aspettative (e i programmi) della Casa.


ICONE IMMARCESICIBILI E proprio come accade a tutti i modelli di successo assurti a icona, sostituirla diventava un problema. Le ipotetiche eredi venivano affiancate e posizionate più in alto (o più in basso) con gamme diverse ma senza mai riuscire a far mettere in panchina la "titolare". Niente di strano: nel mondo automobilistico del passato i casi erano se non frequenti almeno possibili, basti pensare al Maggiolino, alla Mini, piuttosto che, in tempi recenti, alla Peugeot 205 e 206.

STRATEGIA FURBA. Ebbene, nell'89 la filiale italiana di Volvo decise che era tempo di varare l'allestimento Polar della 240. Una versione povera, ma solo sulla carta, perché aveva tutto quello che serviva. E, soprattutto, con un prezzo allettante, meno di venticinque milioni del vecchio conio, per attirare una clientela desiderosa di un'auto nuova al prezzo dell'usato. E, obiettivo non dichiarato ma evidente, con il bonus di ringiovanire l'età media degli affezionati: le Volvo erano (e sono) auto di costo e qualità superiore alla media e non tutti coloro che le vogliono… potevano comprarsele.

LA STORIA CONTINUA Il successo fu tale da spiazzare la filiale italiana e la stessa Casa produttrice. Si pensava di venderne poche centinaia e invece, solo nel 1990 vennero consegnate oltre 5000 Polar con il motore 2 litri da 109 cavalli a benzina. In epoca di superbollo il diesel asfittico pre-common rail non attirava. Negli anni successivi arrivò anche la Super Polar, sempre basica nello spirito ma più ricca nell'apparenza, per accontentare i palati fini con interni in pelle e molto altro ma con prezzo sempre sotto i trenta milioni delle vecchie lire.

VALUE FOR MONEY A quell'epoca, con quella cifra si portava a casa, a malapena, una Golf ben accessoriata. Tra i motivi del successo dell'operazione di marketing di fine carriera: il value for money, il timing giusto e – decisivo – il fattore moda. Per avere successo servono le circostanze fortunate: con Mani Pulite alle porte e un rifiuto del lusso esibito, nei primi Anni 90 avere una Polar, normale o Super, era diventato improvvisamente chic e raffinato.

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MONITORAGGIO CONTINUO La ricetta ebbe successo non solo a Genova e dintorni, dove si sa le palanche son sempre palanche, ma anche fuori dai bagni di Forte dei Marmi, piuttosto che nelle grandi città industriali del Nord. La Polar era un oggetto da esibire senza vergogna, anzi con un filo di fantomatico mistero perché interclassista e simpatica. E poi, fattore da non sottovalutare, la ricetta di successo era applicata a un'auto straordinaria. Era "La" familiare, portatrice di tanti valori positivi.

RAGIONI DI CASSA Tanto che la leggenda dice che negli ultimi anni Volvo avesse continuato a produrla più per compiacere i clienti fedelissimi alla linea, piuttosto che per ragioni di cassa. Anzi, la linea produttiva sarebbe stata in perdita: non ci si pensa ma i modelli vecchi sono più costosi da costruire perchè ingegnerizzazione e automazione in continua evoluzione dei nuovi modelli aiutano le Case a risparmiare su larga scala. L'operazione Polar, prima del revival odierno, venne estesa anche alla 940 qualche anno più tardi, ma non con lo stesso riscontro di pubblico.

Le Polar contemporanee - dotazioni aggiuntive rispetto alle Kinetic
Volvo C30 Polar:
- cerchi in lega Cordelia da 16''
- interni in Tessuto/T-tech Kalix Antracite/Quarzo
- climatizzatore a controllo elettronico
- sistema IAQS per la qualità dell'aria in abitacolo
- Filtro FAP (per il 1.6 D)
Volvo V50 Polar:
- cerchi in lega Cordelia da 16"
Volvo V70 Polar:
- modanature inferiori in colore coordinato alla carrozzeria
- nuova griglia anteriore con Iron Mark grande
- cornice del vano per la chiave di accensione in metallo satinato
Volvo XC90 Polar:
- chiave di attivazione/disattivazione airbag lato passeggero
- comando elettrico di sicurezza per i bambini
- inserti in manganite
- fari alogeni

Prezzi non Polari (tra parentesi i prezzi delle versioni Kinetic)
Volvo C30 Polar
C30 1.6 - 17.450 Euro (20.650)
C30 1.6D DRIVe - 19.800 Euro (23.100)
1.6D DRIVe Start/Stop - 20.150 Euro
Volvo V50 Polar
V50 1.6 - 21.200 Euro (23.975)
V50 1.6D DRIVe - 23.800 Euro (26.625)
1.6D DRIVe Start/Stop - 24.150 Euro
Volvo V70 Polar
V70 2.0 Polar - 30.950 Euro (35.750)
V70 2.0D Polar - 32.950 Euro (37.750)
Volvo XC90 Polar
XC90 D5 POLAR 7p - 42.800 Euro (51.100 - con 7 posti)


Pubblicato da , 12/06/2009
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